(gr. Σίβυλλα, lat. Sibylla) Nell’antichità classica, fin dal periodo arcaico della Grecia, particolare tipo di veggente femminile. I primi dati letterari (da Eraclito in poi) parlano di una S., al singolare [...] aurea di Iacopo da Varazze, alle sacre rappresentazioni. La raffigurazione delle S. in gruppo, per lo più associate ai profeti, si diffuse a partire dal 14° sec., ma soprattutto dopo l’edizione a stampa delle Institutiones divinae di Lattanzio ...
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Teologie
Giuseppe Ruggieri
Tra la fine del 20° e l'inizio del 21° sec. non ci sono state nuove acquisizioni capaci di sconvolgere il paesaggio teologico. Semmai si è consolidata una certa diversità [...] termini essenziali posti da Käsemann. Giacché resterebbe pur sempre di sapere in che cosa sia consistita la singolarità di questo profeta, taumaturgo, maestro, tale da provocare la sua morte, e di fissare al tempo stesso i criteri che permettono di ...
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Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] rapporto epistolare10. Ancora a metà del VI secolo, nelle Storie monastiche di Cirillo di Scitopoli il monaco è il nuovo profeta per eccellenza: grazie al dono della parrêsia che gli viene direttamente da Dio, egli condiziona il potere11. Il monaco ...
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ELIA il Giovane, santo
Vera Falkenhausen
Secondo l'anonima Vita greca, fonte principale per la sua biografia, nacque verso l'823 ad Enna in Sicilia e fu battezzato col nome di Giovanni. Nelle fonti [...] comunque a Gerusalemme dal cui patriarca, Elia, ricevette la tonsura. Avendo assunto da religioso il nome di Elia in onore del profeta, che era uno dei principali modelli degli asceti bizantini, per distinguerlo da questo gli fu aggiunto in seguito l ...
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TELESFORO, santo
Francesco Scorza Barcellona
Tra i vescovi di Roma citati nella sua lista, Ireneo di Lione ricorda solo di T. che "rese gloriosamente la testimonianza", cioè che morì martire. Eusebio [...] attribuita una delle decretali pseudoisidoriane. L'antica tradizione carmelitana, che pretendeva di far risalire le origini dell'Ordine al profeta Elia, annoverava tra i suoi adepti T., per la fama di anacoreta che gli veniva dalla notizia del Liber ...
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(gr. ᾿Αποκάλυψις) Titolo di scritti, canonici o apocrifi, contenenti rivelazioni relative ai destini ultimi dell’umanità e del mondo. Il più noto è il libro accolto nel canone del Nuovo Testamento. Nelle [...] giudaica si ravvisano la sempre più angosciosa constatazione dello stato di umiliazione in cui, in antitesi con le predizioni dei profeti, si trovano il popolo d’Israele e, in esso, i più tribolati e afflitti e la convinzione che l’ispirazione ...
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WAHHĀBITI
Carlo Alfonso Nallino
. In arabo wahhābiyyah, al sing. wahhābī, è il nome che gli avversarî, seguiti dagli scrittori europei, diedero e dànno ai seguaci del movimento di rigorismo musulmano [...] il far condividere da esseri umani l'onnipotenza e il volere di Dio. In base a un detto attribuito al Profeta, si proibiva e dichiarava peccato capitale l'erigere mausolei sulle tombe (che invece dovrebbero appena sporgere dalla terra), il farne ...
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SALTERIO
K. Corrigan
Libro in cui sono raccolti i centocinquanta salmi dell'Antico Testamento, recitati nella liturgia cristiana nel corso della settimana secondo le varie ore canoniche.Tradizionalmente [...] 12-19); la Vergine in preghiera oppure il fulcro della preghiera (ode della Theotókos o Magnificat; Lc. 1, 46-55); il profeta Zaccaria (ode di Zaccaria; Lc. 1, 68-79).
Altri salteri
Esistono s. bizantini che non possono essere classificati né come s ...
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Magia
Francesco Spagna
Il termine indica, in generale, la pratica e la forma di sapere esoterico e iniziatico che si presentano come capaci di controllare le forze della natura. La magia è stata oggetto, [...] detti i sacerdoti zoroastriani, esperti nelle arti astrologiche e divinatorie. I seguaci di Zoroastro, figura leggendaria di profeta e iniziato vissuto in Persia attorno al 1000 a.C., possono rappresentare un interessante punto di riferimento. Dai ...
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BERZI, Angelo
Carlo Bellò
Nacque a Chiuduno (Bergamo) l'8 maggio 1815. Studiò nel seminario diocesano, dove, successivamente all'ordinazione sacerdotale, insegnò letteratura e poi filosofia fino al [...] L. Fossati, Don A. B., Brescia 1943, pp. 411-417 (con appendice bibbografica per i manoscritti); A. P., Un infelice e smentito Profeta, in L'Italia (Milano),10 genn. 1944; C. Bellò, Geremia Bonomelli, Brescia 1961, pp. 30-34; Enc. cattolica, II, coll ...
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profeta
profèta s. m. [dal lat. tardo propheta, gr. προϕήτης, der. di πρόϕημι «preannunciare, predire», comp. di προ- «avanti» e ϕημί «dire»] (pl. -i, ant. -e). – 1. a. In generale, persona che parla per ispirazione di una divinità, manifestandone...
profetare
v. tr. e intr. [dal lat. tardo prophetare] (io profèto, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Predire il futuro, preannunciare per ispirazione divina, con riferimento a profeti o a chi è dotato di spirito profetico: s’avverò tutto...