MANASSE
Giuseppe RICCIOTTI
Alfredo Vitti
. Re di Giuda, regnò circa dal 689 al 641 a. C., succedendo in età di 12 anni a suo padre Ezechia (v.). Il suo regno lunghissimo (di 55 anni secondo II [IV] [...] il periodo di suo padre Ezechia: come Ezechia era stato ardente fautore dello jahvismo, sotto l'ispirazione specialmente del profeta Isaia, e ostile a influenze straniere sul nazionalismo giudaico, così M., rientrato nell'influenza della civiltà dell ...
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ISPIRAZIONE (lat. inspiratio)
Umberto Fracassini
È l'azione di uno spirito sopra l'uomo, per farlo pensare, parlare, scrivere, agire come esso vuole. A questo scopo, secondo la concezione volgare e una [...] angelo allo scrittore umano, come il Corano presso i musulmani; o perché rivelati nel loro contenuto in visione al profeta e posteriormente da lui messi in scritto, come le Apocalissi (vedi apocalittica, letteratura); o perché composti dallo Spirito ...
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QURAISH
. Tribù araba, che sin dalla fine del sec. V d. C. appare stanziata alla Mecca, e ivi godente una posizione di supremazia sociale e politica, fondata su un'attiva vita commerciale. Dal ramo quraishita [...] nuova dottrina e al nuovo stato, consolidati da Maometto a Medina, la tribù di Quraish ebbe la ventura, alla morte del profeta, e grazie all'autorità di Abū Bekr e ‛Omar, ragguardevoli quraishiti e insieme musulmani della prima ora, di assicurare nel ...
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. Una delle città di Manasse (Gios., XVII, 11), a 4 miglia romane a sud del Tabor, non lungi da Naim. Stando al Salmo LXXXII, 11, Endor andò celebrata per la vittoria riportata dagli Ebrei sull'esercito [...] della battaglia di Gelboe, atterrito dal silenzio degli oracoli, venne di notte per indurre una pitonessa a evocargli l'ombra di Samuele e per intendere poi dal profeta la terrificante rivelazione della sorte che lo attendeva (I Re, XXVIII, 18-25). ...
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Vedi MADABA dell'anno: 1961 - 1995
MADAΒA (Μήδαβα, Madaba; v. vol. IV p. 760)
M. Piccirillo
Città dell'altopiano di Moab, nell'odierna Giordania, 30 km a S di Philadelphia ('Ammān) sul percorso della [...] della strada (per interessamento di un prete che si chiamava anch'egli Sergio), la cripti di S. Eliano. La chiesa del Profeta Elia fu terminata nel 608, al tempo del successore Leonzio, con le offerte di Mena e di Teodosio. Strutturalmente la cripta ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gregorio Magno è un grande organizzatore della Chiesa, uomo politico e insieme letterato. Nella sua poliedrica [...] medio comprensibile a tutti, i protagonisti di una Chiesa spirituale vicina al popolo delle campagne.
Gregorio Magno
Benedetto il Profeta
Dialoghi, II, 14
Al tempo dei Goti il loro re Totila, avendo sentito dire che Benedetto possedeva lo spirito ...
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SCALCHI, Sofia
Federica Camata
– Nacque a Torino il 29 novembre 1850.
Studiò con Augusta Boccabadati ed esordì sedicenne a Mantova come Ulrica in Un ballo in maschera di Verdi. Nel settembre del 1867 [...] Con gli anni maturò artisticamente anche sotto il profilo teatrale, tanto che il New York Tribune, nel recensire Il profeta del marzo 1884, mise in luce la potenza drammatica della sua esibizione, tale da bilanciare taluni difetti nel canto (Seltsam ...
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Arabia
Francesco Gabrieli
. È ricordata una volta sola da D. col suo nome, nella determinazione della data di morte di Beatrice, secondo l'usanza d'Arabia (Vn XXIX 1), secondo cioè il computo del tempo [...] e l'ovest in basso. L'A. perciò, come la Libia e l'Etiopia, è per D. essenzialmente una immite generatrice di serpenti e di mostri. Per quanto riguarda il suo popolo, il suo profeta e la sua fede, si vedano rispettivamente ARABI; MAOMETTO; ISLAM. ...
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Teologo e riformatore musulmano (Qalamūn, Tripoli di Siria, 1865 - Il Cairo 1935). Formatosi secondo la tradizione islamica, si recò poi in Egitto dove conobbe Muḥammad ῾Abduh, che lo iniziò alle teorie [...] . Tutta la sua opera è volta alla rivivificazione dell'Islam attraverso il ritorno alle fonti originarie (Corano e Sunna del Profeta), così da giungere a una reale modernizzazione del mondo arabo, ma su basi islamiche. R. R. trattò anche la questione ...
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TEOCRAZIA
Antonio FALCHI
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Questo termine, usato per primo da Flavio Giuseppe (C. Apion, II, 16) e forse da lui foggiato, sul modulo di "aristocrazia", "democrazia" e simili, denota, come l'etimo indica [...] divinità e suo rappresentante in terra; e come una teocrazia può essere considerato lo stesso Islām al tempo di Maometto, veggente, profeta e capo di stato insieme, e nella corrente shi'ita, con la concezione dell'imām, capo religioso-politico che le ...
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profeta
profèta s. m. [dal lat. tardo propheta, gr. προϕήτης, der. di πρόϕημι «preannunciare, predire», comp. di προ- «avanti» e ϕημί «dire»] (pl. -i, ant. -e). – 1. a. In generale, persona che parla per ispirazione di una divinità, manifestandone...
profetare
v. tr. e intr. [dal lat. tardo prophetare] (io profèto, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Predire il futuro, preannunciare per ispirazione divina, con riferimento a profeti o a chi è dotato di spirito profetico: s’avverò tutto...