Pittore (n. Brescia tra il 1480 e il 1485 - m. forse a Venezia dopo il 1548). Sono scarse le notizie sulla formazione di S., che almeno dal 1520 è attivo in Veneto. La sua personalità si situa nel contesto [...] Giorgione, L. Lotto), non senza un'attenzione per le novità nordiche e la corrente leonardesca. Tra le prime opere, Il profeta Elia (Washington, National gallery of art) e i SS. eremiti Antonio e Paolo (Venezia, gallerie dell'Accademia), databili al ...
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Famoso tradizionista (muḥaddith) musulmano, nato verosimilmente nella Persia orientale, nel 202 dell'ègira (817-818 d. C.), ma vissuto per lo più a Baghdād e ad al-Baṣrah (Bassorah), ove morì nel 275 (10 [...] , di cui il più famoso è la collezione di tradizioni o ḥadīth (v.) intitolata as-Sunan (Le consuetudini del Profeta), e considerata dai musulmani sunniti come uno dei "sei libri" fondamentali per la conoscenza delle tradizioni canoniche relative a ...
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Ortodossia ed eterodossia
Enzo Pace
di Enzo Pace
Ortodossia ed eterodossia
Introduzione
L'origine del termine 'ortodossia' e del complementare concetto di eterodossia va ricercata nella storia del [...] ', perché nella confezione di un testo sacro si selezionano gli aspetti ritenuti più significativi del messaggio originario annunciato da un profeta o dal fondatore di una nuova religione e se ne scartano altri. Ed è anche un 'far fare', perché, dal ...
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Sennacherib
Giuseppe Mazzotta
Re degli Assiri, celebre per la sua folle superbia; succedette al padre Salmanassar V, e regnò a Ninive dal 704 al 681 a. Cristo.
Dopo aver depredato e ridotto in suo potere [...] sua empietà, bestemmiò contro il Dio d'Israele. Fu appunto la blasfemia di S. che Dio, esaudendo le preghiere di Ezechia e del profeta Isaia (Is. 36, 1-37; 38), volle punire. L'angelo del Signore discese nel campo assiro, e in una sola notte ben 185 ...
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Re di Giuda nel 608 a.C., figlio e successore di Giosia (II Re 23, 31-34), è detto anche IoacazSellum (Geremia 22, 11). Prevalse nella successione al primogenito Eliacim, ma, sgradito al faraone Nekao [...] nome in IoacazIoachim (ebr. Yĕhō’yāqīm). Restato vassallo dell’Egitto, incontrò all’interno una forte opposizione guidata dal profeta Geremia. In conseguenza della sua politica, quando i Babilonesi vinsero gli Egiziani, Gerusalemme fu assediata e il ...
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wahhabita Movimento rigorista musulmano sorto nel Neged (Arabia centrale) alla metà del 18° sec. e dal 1925 esteso anche al Hegiaz. Fondatore fu Muḥammad ibn ‛Abd al-Wahhāb (n. 1703 - m. 1792), le cui [...] giudicata contrastante o introdotta posteriormente ai primi insegnamenti dell’islamismo, e tra queste il culto dei santi e delle loro tombe (compresa quella del Profeta stesso); rifiutano inoltre il misticismo e la teologia speculativa (kalām). ...
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VILLIERS de SAINT-ÉTIENNE, Cosme
Pio PASCHINI
Nato a SaintDenis presso Parigi l'8 settembre 1683, morto nel 1758. A 17 anni entrò fra i frati carmelitani a Tours; ordinato prete nel 1709, insegnò per [...] et illustrationibus illustrata (Orléans 1752), in due tomi in-folio; in essa difende le leggende sull'origine dell'ordine carmelitano dal profeta Elia, e passando per gli Esseni e i Terapeuti, giunge agli eremiti del Carmelo e a Bocado (1139), ad ...
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GERUSALEMME (A. T., 88-89)
Roberto ALMAGIA
Donato BALDI
Francesco COGNASSO
Luigi GRAMATICA
Città della Palestina, situata a circa 31°48′ lat. e 35° 11′ long. E., sull'altipiano centrale, e anzi [...] Spirito Santo è (fin dal sec. XV) in mano dei musulmani sotto il nome di Moschea di Nabī Dāwūd, dalla pretesa tomba del profeta David che essi credono di possedervi. La sala rettangolare che si vede ancora oggi (15,30 su 9,40 m.) fu dai francescani ...
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OMAYYADI
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ernst KUHNEL
. Forma europeizzata del nome arabo Banū Umayyah "i figli (discendenti) di Umayyah" (che è l'eponimo di una delle principali famiglie della tribù dei [...] fede; ma dopo il trionfo di Maometto si affrettò ad accogliere il nuovo ordine di cose e a riconciliarsi col profeta, al punto che questi sposò, certo per considerazioni politiche, una figlia dello stesso Abū Sufyān: sicché gli Omayyadi ripresero ...
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Cultura araba
Bruna Soravia
La cultura spirituale arabo-islamica in età federiciana è caratterizzata dagli effetti del revival del sunnismo, fenomeno che, iniziato nel sec. XI, condusse lungo il corso [...] 'Islam fin dal primo grande scisma dell'anno 661 (40 dell'Egira), quando la sunna, ossia la 'via' ortodossa indicata dal profeta Muḥammad, fu opposta alla shi῾a ('partito', sc. 'di ῾Alī'), lo sciismo, ossia alle posizioni dei partigiani del cugino e ...
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profeta
profèta s. m. [dal lat. tardo propheta, gr. προϕήτης, der. di πρόϕημι «preannunciare, predire», comp. di προ- «avanti» e ϕημί «dire»] (pl. -i, ant. -e). – 1. a. In generale, persona che parla per ispirazione di una divinità, manifestandone...
profetare
v. tr. e intr. [dal lat. tardo prophetare] (io profèto, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Predire il futuro, preannunciare per ispirazione divina, con riferimento a profeti o a chi è dotato di spirito profetico: s’avverò tutto...