Scrittrice ungherese (Csikvánd, presso Kőszeg, 1935 - Neuchâtel 2011), naturalizzata svizzera. Espatriata in Austria nel 1956, dopo la repressione dei moti di Budapest e l’invasione dell’Armata Rossa, [...] e quindi trasferitasi nella Svizzera romanda, è autrice di una produzione letteraria intrisa dei temi della guerra, dell’esilio e della solitudine, svolti attraverso una prosa secca e tagliente che utilizza esclusivamente la lingua francese, appresa ...
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Scrittore statunitense (n. Portland, Maine, 1947). Specializzato in romanzi e racconti horror, la sua prolifica carriera è cominciata nel 1974 con il romanzo Carrie, per poi affermarsi con The Shining [...] è cresciuta rapidamente sino a fare della sua opera un eccezionale caso editoriale, cinematografico e televisivo. Nella ricchissima produzione di romanzi e racconti, nella quale è stata vista un'efficace espressione delle paure profonde proprie dell ...
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Giornalista e scrittore svedese (Härnösand 1882 - Stoccolma 1942). La ricchezza d'interessi sociologici ed economici che animano i suoi reportages (da Stor-Norrland "Grande N.", 1927, a Lort-Swerige "Svezia-spazzatura", [...] 1938) si riflette nella produzione narrativa di N., che dal naturalismo delle prime raccolte di novelle (Fiskare "Pescatori", 1907; Herrar "Gentiluomini", 1910) approda a un fantasioso avvenirismo alla G. Wells (i romanzi Resan till Cythere "Il ...
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Pseudonimo dello scrittore ucraino Pavel U. Hunbenko (Čečva, Poltava, 1889 - Kiev 1956). Più volte arrestato (1920-21; 1933-43), V. seguì poi la linea imposta dal partito. Il periodo più fecondo e originale [...] della sua produzione risale agli anni Venti, in cui pubblicò numerosi romanzi dai toni umoristici e satirici (Komu vesele, a komu sumne "A chi gioia e a chi tristezza", 1924; Rep´jašky "Le lappole", 1924; Ukrajinizuiemos "Ucrainizziamoci", 1926). ...
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Portoghese, letterature di lingua
Simone Celani
Distribuiti su quattro continenti, i Paesi di lingua ufficiale portoghese sono attualmente otto e contano, nell'insieme, oltre 235 milioni di abitanti; [...] Vilar (n. 1936), M. Rivas (n. 1957) o, per l'ambito sudamericano, X. Alcalá (n. 1947). Ma si apre uno spazio anche a una produzione maggiormente rivolta al fantastico, in A. Conde (n. 1945) o P. Martín (n. 1940), o alla narrativa di genere, come in X ...
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Scrittore austriaco (Leopoli 1836 - Lindheim, Assia, 1895). Dapprima storiografo, passò ben presto alle lettere, affermandosi come pubblicista (diresse a Lipsia la rivista Auf der Höhe, 1882-85), ma soprattutto [...] come romanziere e novellista, con una produzione assai vasta anche se monocorde nella ricerca costante di effetti realistici. Fra i numerosi romanzi: Aus dem Tagebuch eines Weltmannes (1869); Die geschiedene Frau (2 voll., 1870); Falscher Hermelin (2 ...
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Poeta libanese (Baalbek 1872 - Il Cairo 1949). Soggiornò a Parigi (1890-92) dove si avvicinò al Romanticismo francese, si trasferì poi in Egitto passandovi gran parte della sua vita, e fu per questo soprannominato [...] fu molto prolifica e varia, all'attività giornalistica si susseguì quella di traduttore di opere teatrali. La sua produzione poetica (numerosi diwān) risentì dell'influenza del Romanticismo francese, anche se Kh. fu ritenuto, insieme ad Aḥmad Shawqī ...
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Umanista (Cantalice 1450 circa - Roma 1515). Insegnò in varie città dell'Italia centrale; poi fu alla corte di Urbino, e infine presso i Borgia a Roma. Vescovo di Atri e Penne nel 1503. Della sua varia [...] produzione latina notevoli sono soprattutto i 12 libri di briosi e garbati epigrammi. ...
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ZAHN, Ernst
Emma Mezzomonti
Scrittore, nato il 24 gennaio 1867 a Zurigo. Vive a Meggen presso Lucerna. A Göschenen, dove (1887-1920), seguendo le orme paterne, si stabilì come albergatore, iniziò la [...] sua vastissima produzione narrativa, ispirata quasi tutta al popolo e alla natura svizzera.
Alle prime novelle Herzenskämpfe (1893) seguirono presto altre (Bergvolk, 1896; Neue Bergnovellen, 1898; Menschen, 1900; Schattenhalb, 1903; Helden des ...
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Poeta, umanista e uomo politico (Cerreto di Spoleto 1429 - Napoli 1503). Intellettuale di spicco della corte aragonese (da lui prese il nome l'Accademia pontaniana), usò un latino duttile e moderno. Nella [...] sua cospicua produzione emergono, oltre ai vivacissimi dialoghi, il poema Urania (1476), e l'egloga Lepidina (1496), in cui una serie di cortei di ninfe e numi minori rappresentano i bei luoghi di Napoli, con le caratteristiche di usi e feste a ...
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produzione
produzióne s. f. [der. di produrre (il lat. productio -onis aveva soltanto il sign. di «allungamento, prolungamento»)]. – 1. a. Il fatto di produrre, di prodursi o di esser prodotto: terreno adatto alla p. di caffè; la reazione...
post-produzione
pòst-produzióne (o postproduzióne) s. f. [comp. di post- e produzione nel sign. 1 d]. – Nel linguaggio cinematografico e televisivo, la serie di operazioni che segue le riprese e il montaggio di un film o una registrazione...