Antibiotico elaborato da Penicillium notatum. La sua scoperta, che segna l’inizio dell’era degli antibiotici, spetta ad A. Fleming, il quale nel 1932 osservò, in piastre di agar seminate con stafilococchi [...] gel e il segnale ricevuto dal sensore può essere correlato alla concentrazione di p. in una soluzione.
Produzione
La produzione delle p. semisintetiche è sempre più affidata a processi biocatalitici, basati sull’impiego di enzimi immobilizzati. La ...
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Elemento chimico, di simbolo Cr, numero atomico 24, peso atomico 52, di cui sono noti gli isotopi stabili 5024Cr, 5224Cr, 5324Cr e 5424Cr; appartiene al sesto gruppo del sistema periodico degli elementi, [...] cristallizza in cristalli esagonali; è inattaccabile dalle soluzioni alcaline e dagli acidi diluiti. È alla base della produzione di c. mediante il processo silicotermico. Viene altresì impiegato come pigmento in vetreria, in ceramica, nella stampa ...
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Chimico francese (Talloires, Annecy, 1748 - Arcueil 1822), prof. di chimica all'École Normale (1795) e alla École polytechnique dove tenne un corso di lezioni sulla chimica animale. Presidente della commissione [...] alla riforma della nomenclatura chimica (Méthode de nomenclature chimique, 1787). Contribuì a migliorare le tecniche di produzione dell'acciaio. Notevole importanza ebbero le ricerche di B. nel campo della chimica applicata (scoperta del clorato ...
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RIDUZIONE
Sergio FUMASONI
In chimica la r. è il processo inverso a quello di ossidazione (v.). In passato col termine r. si è solitamente designata la sottrazione dell'ossigeno combinato ad un elemento; [...] ciclometilenici per idrogenazione di composti di tipo aromatico, ecc.). In campo inorganico notevole è l'impiego della r. nella produzione di polveri metalliche. Per molibdeno, tungsteno e cobalto la r. dai rispettivi ossidi è il principale metodo di ...
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TANTALIO (XXXIII, p. 239)
Dante Buttinelli
Grazie all'elevata affinità per il carbonio e l'azoto e alla discreta stabilità dei relativi carbo-nitruri il t., insieme col niobio, ha avuto già da diversi [...] all'arco elettrico. Dai lingotti così ottenuti sì preparano poi lamiere, tubi, fili, ecc., per laminazione, trafilatura, ecc.
Nel 1976 la produzione mineraria di t. e niobio è stata di 23.000 t (di cui due terzi circa del primo) e proveniva in ...
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BOERIS, Giovanni
Paolo Gallitelli
Nato a Chivasso il 21 genn. 1867 da Candino e da Teresa Turrina, si laureò in scienze naturali a Pavia nel 1890 e in chimica a Bologna nel 1893 sotto la guida di G. [...] per passare poi a Parma e infine a Bologna, dal 1º nov. 1905, quale successore di L. Bombicci.
La sua produzione scientifica, rappresentata da 57 lavori, e iniziata con una serie di ricerche di chimica organica, svolte in parte in collaborazione con ...
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Elemento chimico di simbolo Fe, numero atomico 26, peso atomico 55,85, densità 7,85 g/cm3, punto di fusione 1536 °C. È il metallo più abbondante della Terra (costituisce il 34,6% della massa della Terra, [...] In Germania si elaborò un metodo di lavorazione a freddo; tra la fine del 14° sec. e il 15° fu notevole la produzione di cancelli,di ferrature di porte, armadi, cofani, scrigni, di elementi decorativi minori. Tra 15° e 16° sec. la perfezione tecnica ...
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solforico, acido Composto chimico contenente lo zolfo esavalente, di formula H2SO4. È un liquido incolore, inodore, fortemente corrosivo, di consistenza oleosa o sciropposa, solubile in acqua in tutti [...] o l’aria impiegata per la combustione dello zolfo (quando questo è il sistema per produrre SO2) o acqua (con conseguente produzione di vapore surriscaldato). Sempre più diffuso è l’impiego di reattori in cui il calore di reazione viene sottratto in ...
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Forma differenziata della dentina (➔ dente), che costituisce le zanne degli elefanti o quelle di tricheco e d’ippopotamo o anche di mammut e mastodonte ( a. fossile). È costituito per 57-60% da sostanze [...] , duomo); con il romanico (paliotto, sec. 11°, Salerno, cattedrale) e soprattutto il gotico, si moltiplicano i centri di produzione e le tipologie di oggetti, da gruppi scultorei o statue, ricavate in un’unica zanna (Incoronazione della Vergine in a ...
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Proteina fibrosa del gruppo delle scleroproteine diffusa nei tessuti di rivestimento; i capelli ne contengono il 13%. Si distingue in: α-c. e β-cheratina. L’α-c. contiene zolfo sotto forma di cistina, [...] sostanze che costituiscono le cellule dello strato corneo della epidermide, delle unghie e dei peli è detto cheratinizzazione. Un’abnorme produzione di c. a carico di tali tessuti o degli epiteli di rivestimento delle mucose (per lo più poveri di c ...
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produzione
produzióne s. f. [der. di produrre (il lat. productio -onis aveva soltanto il sign. di «allungamento, prolungamento»)]. – 1. a. Il fatto di produrre, di prodursi o di esser prodotto: terreno adatto alla p. di caffè; la reazione...
post-produzione
pòst-produzióne (o postproduzióne) s. f. [comp. di post- e produzione nel sign. 1 d]. – Nel linguaggio cinematografico e televisivo, la serie di operazioni che segue le riprese e il montaggio di un film o una registrazione...