Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ordini religiosi e scienza
Federica Favino
Lo studio della scienza negli ordini religiosi in età moderna è stato a lungo trascurato. La storiografia di matrice illuminista e positivista, che ha contribuito [...] scienza al suo contesto culturale, rivalutandone gli attori e i prodotti di ogni luogo e di ogni tempo (Romano, in Rome insegnò dal 1750 al 1752, dall’eclettismo aristotelico-cartesiano verso una fisica matematica e sperimentale.
Oltre all’imitazione ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. I Principia di Newton nel Settecento
Niccolò Guicciardini
I Principia di Newton nel Settecento
Nel 1687 furono pubblicati a Londra i Principia di Newton. Quest'opera è oggi [...] masse si esercitasse una forza attrattiva direttamente proporzionale al prodotto fra le masse e inversamente proporzionale al quadrato degli antichi è molto più elegante rispetto a quello cartesiano. Perché Descartes ha raggiunto i suoi risultati per ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Harvey e la circolazione del sangue
Roger French
Harvey e la circolazione del sangue
Se la moderna storiografia si è a lungo interrogata sull'effettiva [...] . Secondo la dottrina galenica, tutto il sangue prodotto dal fegato derivava dal cibo ed era assimilato dai profondamente preoccupato per coloro che, interpretando in senso cartesiano la sua dottrina della circolazione, descrivevano il cuore ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine “estetica” nasce nel 1735 con il filosofo Alexander Gottlieb Baumgarten, seguace [...] all’innatismo dei cartesiani: le idee sono sempre il prodotto di un’attività che ha però un avvio passivo e in modo confuso di “fantasia”, segnala, con le sue critiche a Cartesio, che il razionalismo ha costruito un’idea di scienza che esclude da ...
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La scuola romana di filosofia
Cecilia Castellani
Il legame con Gentile
In due principali significati la scuola romana di filosofia si legò a Gentile.
In primo luogo essa coincise con la nascita della [...] destinata a includere quel che di meglio la Scuola stessa avesse prodotto a opera di studiosi giovani. Furono pubblicati, tra il 1930 e medievale, la cui crisi egli individuava nel mondo cartesiano che veniva così anch’esso a costituire un momento ...
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La filosofia dell’evidenza tra Husserl e Gentile
Jonathan Salina
Nonostante le accuse di arretratezza mosse al pensiero gentiliano nel corso del Novecento, non sono mancati alcuni interpreti i quali, [...] criticasse l’argomentazione scettica. L’aveva fatto correlando ogni prodotto di pensiero alla sua matrice ultima e irriducibile: il potuto negare. La strumentale ripresa husserliana del ‘dubbio cartesiano’ al fine di vagliare con sicurezza il valore ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La diffusione del fenomeno della nuova spiritualità non è prerogativa del nostro tempo. [...] dalla sociologia) tira al pari e magari più di altri prodotti.
Non sempre la crisi religiosa del credente si risolve sic pensiero razionale, compì la sua personale parabola dal rigore cartesiano allo spiritismo dopo la perdita di una persona cara, ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La nascita della matematica moderna: 1600-1700
Enrico Giusti
La nascita della matematica moderna: 1600-1700
Costringere un movimento storico nell'ambito [...] di regole algebriche, per esempio la proprietà distributiva del prodotto e le formule per le potenze di un binomio, sostituite all'ignoranza degli Antichi, si direbbe: quest'uomo è cartesiano. Se credesse alle monadi, si direbbe: è leibniziano. Ma ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’occasionalismo si contraddistingue per il modo di intendere il rapporto tra anima e [...] tra cause ed effetti, ma ne sottolinea l’eterogeneità. Per Cartesio la difficoltà non esiste: che l’anima agisca sul corpo è un corpo può essere conservato solo da quella causa che lo ha prodotto; l’uomo non è in grado di conservare i movimenti del ...
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Giurisdizionalismo
RRaffaele Ajello
Georges De Lagarde, per descrivere i "Prodromi dello Stato moderno", ha tracciato il profilo di cinque diversi modelli secondo cui si sviluppò l'organizzazione delle [...] ne ebbero coesione e vantaggi simili a quelli prodotti dalla futura democrazia.
Sviluppo analogo, e anche a caso il pensiero del filosofo olandese influì largamente sia sul cartesiano D'Andrea, sia sull'anticartesiano Vico.
Nel Mezzogiorno d'Italia, ...
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prodotto2
prodótto2 s. m. [part. pass. sostantivato di produrre]. – 1. Genericam., tutto ciò che la terra produce o che costituisce il risultato di una qualsiasi attività umana: p. agricoli, vegetali; i p. della terra, del suolo, dei campi,...
quadrato2
quadrato2 s. m. [lat. quadratum, neutro sostantivato dell’agg. quadratus (v. la voce prec.)]. – 1. In geometria, figura piana, quadrilatero avente i quattro lati, e così pure i quattro angoli, fra loro uguali: tracciare, disegnare...