Con tale espressione si intende indicare una vasta e varia gamma di industrie interessate al trattamento dei cibi. In genere la materia prima, derivante direttamente dall'agricoltura, viene trasformata in prodotti di consumo più o meno immediato o conservabili, in maniera naturale o elaborata, con caratteri organolettici accettabili e valore nutritivo non molto diverso dall'originario. Un tempo alcune ...
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I progressi in tema di a. sono rappresentati tanto dalle continue scoperte di sostanze dotate di tali attività, quanto dall'approfondimento dei problemi generali relativi alla loro azione antibatterica, e dalla loro applicazione a problemi biologici diversi della lotta contro le malattie.
Sensibilità e resistenza dei microrganismi agli antibiotici. - La sensibilità dei microrganismi verso i varî a. ...
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Coricio di Gaza
Oratore (prima metà 6° sec. d.C.). Allievo di Procopio, scrisse (in greco) panegirici, epitalami, declamazioni, seguendo il più rigoroso atticismo; cristiano, ma alieno dalle questioni [...] teologiche e filosofiche, per ragioni stilistiche vela il suo cristianesimo di concetti ed espressioni pagane ...
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Fu, dopo la morte del maestro Procopio, il principale sofista e oratore ufficiale di Gaza nella prima metà del sec. VI. Scrisse: otto orazioni (λόγοι) in forma di panegirici, epitalamî ed epitaffî; 12 [...] declamazioni (μελέται) di argomento mitologico, storico ed etologico; 25 brevi discussioni (διαλέξεις) per esercizio scolastico. Puro retore, C. è alieno dalle questioni teologiche e filosofiche; cristiano, ...
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Sofista (prima metà 6º sec. d. C.) e oratore ufficiale di Gaza, scolaro di Procopio. Scrisse panegirici, epitalamî, declamazioni, ecc., in cui velava il suo cristianesimo con espressioni pagane; seguì [...] l'atticismo ...
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ULMETUM
E. Dorutiu
Centro militare e civile romano, identificato con l'Ούλμιτῶν ricordato da Procopio (De aedif., iv, 7, 17), oggi Pantelimonul de Sus, presso HîrŞova, al punto d'incrocio tra la via [...] sotto la pressione dell'attacco gotico, o forse nel sec. IV dev'essere stato costruito il castro che, secondo Procopio, sarebbe stato distrutto dagli Slavi. In ogni caso, tanto la cinta delle mura quanto le costruzioni all'interno di esse ...
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IBIDA (᾿Ιβιδαᾒ)
G. Bordenache
Città romano-bizantina nella Dobrugia settentrionale, presso Babadag, ricordata da Procopio (De aedif., iv, 7,19), della quale si vedono ancor oggi i resti monumentali a [...] O dell'attuale villaggio di Slava Rusa, su un'altura di circa 150 m.
La città, d'una superficie di circa due ettari e mezzo, è cinta da una cerchia di mura irta di torri, con tre sole porte. Nonostante ...
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AMALASUNTA
Paolo Lamma
Figlia di Teodorico e di Audefleda, sposò nel 515 Eutarico, da cui ebbe un figlio, Atalarico, e una figlia, Matasunta. Dal 526,dopo la morte di Teodorico, resse il regno ostrogoto [...] un modo di vivere e di governare non certo in armonia con il rispetto e la deferenza verso l'impero d'Oriente. Del resto Procopio stesso non ci parla di un avvicinamento e di una ricerca di protezione di A. da parte di Giustiniano, se non dopo che la ...
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Scrittore greco della fine del sec. V d. C. che fu, con Procopio di Gaza, Zaccaria Scolastico, Coricio, Zosimo, uno dei più illustri maestri della scuola retorica di Gaza dove si svolse principalmente [...] la sua attività. Discepolo del neoplatonico Ierocle in Alessandria, ne risentì l'influsso anche nei suoi scritti polemici che egli, cristiano, dettò contro le teorie pagane, quale il dialogo Teofrasto ...
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BADUILA, re degli Ostrogoti
Ottorino Bertolini
Le monete coniate col nome di questo re attestano che esso, nell'uso ufficiale della sua corte, suonava Baduila, Badunila, Baduela. Dei testi narrativi, [...] Nel 542 o 543 trattò con benevolenza le donne di senatori trovate a Cuma, e le lasciò libere senza offese, del che, scrive Procopio, gli venne presso i Romani gran nome di senno e di umanità. Ma, presa Napoli, fece avere al Senato una lettera, nella ...
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