Scienza greco-romana. L'astronomia dopo Tolomeo
Alexandre Jones
L’astronomia dopo Tolomeo
Tolomeo rappresenta il culmine dell’astronomia greco-romana e, per certi aspetti, segna anche la fine del suo [...] conclusione che presentano tali modelli come veri e falsi al contempo. La Hypotyposis era l’adempimento di una promessa che Proclo aveva fatto a un ‘amico’, non identificato, durante un anno di ritiro filosofico passato in Lidia; l’autore lo presenta ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Matematica e astronomia
Henri Hugonnard-Roche
Matematica e astronomia
Le testimonianze dirette e indirette della produzione astronomico-matematica in lingua siriaca sono [...] , greca e, più in particolare, alessandrina. La matematica e l'astronomia venivano certamente insegnate ad Atene, in particolare da Proclo (V sec.) che impartì delle lezioni su Euclide e su Tolomeo, le quali confluirono in un commentario al primo ...
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Il Rinascimento. La rinascita del platonismo
Michael J.B. Allen
La rinascita del platonismo
Platone e il suo più noto interprete, Plotino, il fondatore del neoplatonismo, furono fra i più importanti [...] traduzione in latino dell'Expositio di Teone e dei due brevi trattati di Giamblico. Ma soprattutto Ficino conosceva il commentario di Proclo al Timeo (In Timaeum), e compose egli stesso un vasto In Timaeum che, fra l'altro, tratta di una serie di ...
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Matematico e cosmografo veneziano (Candia 1537 - Venezia 1604). Processato dal S. Uffizio (1587) per stregoneria, fu condannato al carcere. Il suo lavoro matematico più importante è Admirandum illud geometricum [...] problema ecc. (1586), in cui tratta principalmente degli asintoti dell'iperbole; da ricordare la sua Cosmographia (1585, trad. it. 1607) e alcune traduzioni, tra cui quella del commento di Proclo a Euclide (1560) e quella di Erone (1572). ...
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Il Rinascimento. Le arti matematiche
Eberhard Knobloch
Ivo Schneider
Le arti matematiche
Il concetto di scienze matematiche
di Eberhard Knobloch
Il Rinascimento riprese dal Medioevo il concetto delle [...] 1643).
Piccolomini sosteneva una posizione intermedia tra l'aristotelismo e il platonismo. Contro Aristotele e i suoi commentatori, o contro Proclo (410-485 d.C.), affermava che la matematica non ha la dignità di una scienza, senza peraltro negarne l ...
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Scienza greco-romana. La scienza del cielo nel periodo pretolemaico
Alan C. Bowen
La scienza del cielo nel periodo pretolemaico
I documenti superstiti della scienza del cielo tra il IV sec. a.C. e [...] cui sia Archimede (287-212) sia Apollonio utilizzarono gli Elementi di Euclide come punto di partenza per le loro indagini. Inoltre, sempre Proclo colloca l’attività di Euclide tra la fine del IV e l’inizio del III sec. a.C.; non c’è dubbio, dunque ...
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Il Rinascimento. Immagini e teorie del mondo
Alfonso Ingegno
Christoph Lüthy
Immagini e teorie del mondo
Cosmologie
di Alfonso Ingegno
Niccolò Cusano
La vicenda scientifica qui descritta è tradizionalmente [...] Platone, che era divenuta quella di Plotino, di Proclo e dello stesso Gemisto Pletone, poteva quindi essere accettata del Timeo platonico, interpretato con l'aiuto del commento di Proclo, per risalire alle conoscenze degli antichi Egizi e del mitico ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. La trasmissione dell'astronomia araba nel mondo bizantino
Efthymios Nicolaïdis
La trasmissione dell'astronomia araba nel mondo bizantino
Il [...] sia stato ispirato in maniera indiretta; ma questa resta una possibilità, anche se Copernico avrebbe potuto ispirarsi pure a Proclo (Veselovsky 1973). In ogni modo, il Vat. gr. 211 mostra la linea di trasmissione in Occidente delle conoscenze della ...
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Scienza greco-romana. Astrologia
Tamsyn Barton
Astrologia
L'esposizione storica dell'astrologia greco-romana presenta alcune difficoltà di ordine cronologico. È difficile, infatti, ricostruire con [...] vita di un individuo e non semplicemente i cambiamenti di carattere generale, come il buono o il cattivo tempo (Proclo, In Platonis Timaeum commentarii, 3, 151).
Una delle opere di Eudosso, i Phaenomena, ha ottenuto una vasta popolarità grazie ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Introduzione
Javier Teixidor
Introduzione
Il siriaco è un dialetto aramaico che nel I sec. d.C. era parlato nel nord della Siria e, nell'Alta Mesopotamia, nella regione [...] principio perché la distruzione di qualsiasi forma causa la nascita di un'altra forma. Nel primo capitolo del libro di Proclo, Attico dice che Platone menziona quattro principî: l'intelligenza, che è il creatore, ovvero Dio; il ricettacolo, ovvero la ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...