BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] da parte dell'anima umana. La terminologia di estrazione ficiniana (risalente a Platone, Plotino, Dionigi l'Areopagita, lamblico, Proclo, ecc.) rischia di far perdere di vista il carattere "naturale e fisico" del discorso bruniano, quale dall'autore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Mattia Doria
Giulia Belgioioso
Paolo Mattia Doria ha inteso la filosofia come un sapere dal quale attingere i precetti utili a formare il principe virtuoso e a edificare la ‘perfetta repubblica’. [...] dei padri orientali, Giustino, Clemente Alessandrino, Origene, Basilio di Cesarea e quella del neoplatonismo (Plotino, Proclo, Porfirio, Giamblico) e del platonismo rinascimentale (Marsilio Ficino, Sebastián Fox Morcillo) con le sue propaggini ...
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Scienza greco-romana. Le sfere celesti e le origini della trigonometria
John L. Berggren
Le sfere celesti e le origini della trigonometria
La comparsa della sfera nella geometria è una diretta conseguenza [...] del giorno o della notte.
Con Teone si conclude questa rapida esposizione della storia della sferica greca. È vero che Proclo, basandosi fortemente su Gemino, scrisse un’opera intitolata Sphaera, ma questa va considerata più come uno sviluppo di una ...
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Perché la matematica?
Marco Rigoli
Lo scopo di questo saggio è presentare al lettore, invitandolo nel contempo a una personale riflessione, alcuni aspetti della matematica che permeano gran parte della [...] non si intersecano a distanza finita trascende l’esperienza. Già nell’antichità i matematici (fra cui il filosofo greco Proclo, 412-485) si erano sforzati invano per cercare di risolvere il problema. Tutto cambiò quando nell’Ottocento il matematico ...
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Logica, matematica, evoluzione biologica
Carlo Cellucci
L’influenza della tradizione antievoluzionista
Nei primi anni del nuovo secolo si è imposta all’attenzione una questione che nel Novecento era [...] », in cui Euclide «non incluse tutte quelle cose che avrebbe potuto raccogliervi ma solo quelle che potevano servire da elementi» (Proclo, Commento al I libro degli Elementi di Euclide, 69.6-9).
L’uso di Euclide della dimostrazione assiomatica negli ...
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cielo
Andrea Mariani
Ideale Capasso - Giorgio Tabarroni **
. Termine dalle moltissime occorrenze, compare nell'opera dantesca 349 volte (e 2 nel Fiore). Più spesso è usato nel Convivio, ma anche nelle [...] a D. anche tramite gli scritti dello Pseudo-Dionigi, il Liber de causis e l'Elementatio theologica di Proclo). Avicenna, applicando il fondamentale principio neoplatonico della derivazione del molteplice dall'Uno, aveva postulato una causa prima e ...
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MARTELLO, Pier Jacopo
Marco Catucci
MARTELLO (Martelli), Pier Jacopo (Pietro Jacopo, Pieriacopo). – Nacque a Bologna il 28 apr. 1665, da Giovanni Battista, medico e dottore in filosofia, e da Margherita [...] quale erano stati invitati lo stesso M. e il senatore Alamanno Isolani. Sulla tomba del M., sepolto nella chiesa di S. Proclo a Bologna, fu posta un’epigrafe dettata da E. Manfredi.
Opere. Bologna, Biblioteca comunale dell’Archiginnasio, Mss., B.1, B ...
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La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] (IV-VI) di Plotino, come il libretto De causis, spesso creduto d'A., era un estratto dell'Institutio theologica di Proclo.
La più importante sintesi del pensiero aristotelico col neoplatonismo si deve ad Avicenna. Dopo di lui, con al-Ghazālī, prende ...
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Città della repubblica di Turchia, situata a 41° di lat. N. e 28°55′ di long. E. di Greenwich.
Sulle rive della Propontide (Mar di Marmara) all'ingresso del Bosforo i Megaresi fondarono Bisanzio (v.) verso [...] ecclesiastica. Non soltanto prelati ambiziosi, ma anche santi come S. Giovanni Crisostomo (398-404) e S. Proclo (434-446) seguirono questa linea di condotta, trascinati come erano dall'influenza grande, spesso eccessiva, degl'imperatori ...
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Il Rinascimento. L'astronomia
J.V. Field
L'astronomia
Gli storici dell'arte e delle discipline umanistiche si sentirebbero forse a proprio agio definendo 'Rinascimento' il periodo che va dal 1400 al [...] ragionevole classificare le opinioni filosofiche di Kepler come platoniche, sebbene egli abbia anche letto autori neoplatonici come Proclo (410-485 d.C.) ‒ gli studiosi rinascimentali non separavano, infatti, gli autori del periodo 'classico' da ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...