infinito
Ciò che è inesauribile e immisurabile, senza limite o termine.
L’infinito come principio primo
Le prime teorizzazioni sull’i. si incontrano nei presocratici, nel quadro dei tentativi di individuare [...] Alessandrino è il primo a considerare Dio come ἄπειρον, e così più tardi Nicola di Metone nella sua accesa polemica contro Proclo. Nel Medioevo la distinzione aristotelica tra due tipi di i. è riproposta come distinzione tra i. sincategorematico e i ...
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FERRERIO, Giovanni
Enrico Peruzzi
Nasce nel 1502 a Riva presso Chieri (Torino) da Martino e Caterina Finelli.
Nessuna notizia sulla sua vita è nota prima del suo trasferimento a Parigi, avvenuto nel [...] traduzione di Marsilio Ficino (P. Calvarin, 1536), in collaborazione con F. Zampini; della Institutio physica sive De motu di Proclo (Bogard, 1542, con versi di Archibald Hay) e dei Genialium dierum libri sex di Alessandro D'Alessandro (J. Roigny ...
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Guidubaldo da Montefeltro
Anna Falcioni
Nacque il 24 gennaio 1472 a Gubbio, ultimogenito e unico figlio maschio di Federico da Montefeltro e della sua seconda moglie Battista Sforza, che poco tempo [...] di Luca Pacioli e l’edizione del 1499 di Aldo Manuzio dei testi astronomici di Giulio Firmico Materno, Manilio, Arate e Proclo. Per di più anche nel Principe e nei Discorsi di M., che fu testimone oculare delle vicende militari e politiche di ...
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Pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, [...] servizio. Questa visione del cosmo e dell’uomo sta a fondamento della m. ermetica e di quella neoplatonica di Proclo e Giamblico, il quale la intese come scienza suprema, connettendola a una complessa teoria degli esseri intermediari tra l’uomo ...
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È, dopo Archimede, il più originale e profondo di tutti i matematici greci. Nacque verso il 262 a. C. a Perge, in Panfilia, a una quarantina di chilometri dall'attuale Adalia. Visse in Egitto, sotto Tolomeo [...] dice che Apollonio calcolò con maggior precisione di quanto avesse fatto Archimede, il rapporto della circonferenza al diametro. Proclo, nel suo commento ad Euclide, ricorda che Apollonio tentò di dimostrare varî assiomi di Euclide, come ad es ...
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GERARCHIA (dal gr. γέρανος "governo, comando nelle cose sacre")
Umberto FRACASSINI
Guido ZANOBINI
La parola fu usata in origine dai canonisti per designare il complesso delle persone investite di comando [...] .
Questa teoria, i cui principî, come tutte le altre del pseudo Dionigi, si ricollegano a quelli neoplatonici, specie da Proclo, fu portata in Occidente da S. Gregorio Magno; poi, quando gli scritti dell'Areopagita furono tradotti in latino da Scoto ...
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Scienza greco-romana. La scienza greca e l'Oriente
André Pichot
La scienza greca e l'Oriente
La scienza e la filosofia sono state a lungo considerate il frutto del 'miracolo greco', un frutto incomparabile [...] fa incontrare Zoroastro; Isocrate, nel Busiride (28), afferma che avrebbe acquisito le sue conoscenze in Egitto. Secondo Proclo di Costantinopoli, Talete avrebbe appreso la geometria in Egitto (In primum Euclidis elementorum librum commentarii), e ...
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Paradiso
Marcello Aurigemma
Nella letteratura protocristiana con il termine paradisus (greco παράδεισος, " giardino "), s'intese designare l'Eden o giardino delle delizie (paradisus voluptatis) in cui [...] cui vanno aggiunte le suggestioni platoniche presenti nella patristica, nella specifica tradizione neoplatonica (in modo particolare Plotino, Proclo e il Liber de causis) e nella sua versione arabo-latina (Avicenna e Alberto Magno soprattutto).
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il primo recupero dell'eredita greca
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dell’epoca tardoantica nuove concezioni [...] , Alessandria d’Egitto, ha enormemente ridotto la propria influenza sul Mediterraneo. Figure legate al pensiero platonico, come Proclo, o al pensiero aristotelico, come Simplicio, hanno cercato di trovare ambienti culturali più fertili in Grecia e in ...
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intelligenza (intelligenzia)
Cesare Vasoli
Con questo termine, di largo uso nella filosofia del XIII secolo, D. intende principalmente le i. angeliche o celesti (i. celestiali, in Cv II X 11), motrici [...] al Liber de causis (di cui è indiscutibile la sostanziale dipendenza da un tipico testo neoplatonico quale la Στοιχείωσις θεολογική di Proclo), hanno indotto vari studiosi, tra i quali principalmente il Sauter, il Krebs, il Nardi e più di recente il ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...