DE PRIMIS (De Prima, De Primo, De Primi, De Prim), Giovanni
Salvatore Fodale
Fu comunemente chiamato Giovanni di Sicilia. Si ignora la data della sua nascita, che avvenne sicuramente a Catania. Ottenne [...] giovani confratelli.
Nel 1427 partecipò al capitolo generale della Congregazione di S. Giustina, riunito nel monastero bolognese di S. Proclo, svolgendovi le funzioni di definitor e di scriba, e vi venne eletto priore dell'abbazia di S. Paolo fuori ...
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PITAGORA e PITAGORISMO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giorgio DIAZ DE SANTILLANA
Alfonso LIDONNICI
. La tradizione che riguarda Pitagora è in tal modo collegata con quella concernente il pitagorismo [...] è attribuita a Pitagora da Plutarco (Epic., c. 11), da Diogene Laerzio (VIII, 12) e da Ateneo (X, 13); e Proclo (Commento all'Euclide) accoglie anche la tradizione "secondo quanto riferiscono le antiche storie" del sacrifizio di un bove offerto agli ...
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RUFINO, Flavio (Flavius Rufīnus; Φλάβιος Ρουϕῖνος)
Angelo Pernice
Ministro di Teodosio I e di Arcadio imperatori romani. Nacque in Elusa (odierna Eauze) nella Gallia meridionale intorno al 335 d. C. [...] la destituzione di Taziano, suo predecessore nella prefettura d'Oriente, e la condanna a morte del di lui figlio, Proclo, prefetto di Costantinopoli, che sono i due delitti specificatamente a lui attribuiti, non regge a un'indagine critica delle ...
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Scienza greco-romana. Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Giuseppe Cambiano
Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Sapere globale e distinzioni tra discipline
Nella Grecia antica, [...] altre téchnai (Gorgias, 450 b 3-e 2; Politicus, 258 c 3-e 5). Nel In primum Euclidis elementorum librum commentarii, Proclo riferisce che già alla fine del V sec. esistevano alcuni scritti di geometria e, precisamente, quelli di Ippocrate di Chio ...
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GERARCHIE ANGELICHE
M. Bussagli
Scala gerarchica della tradizione cristiana costituita - secondo le indicazioni dello pseudo-Dionigi (De coel. hierar., VII-IX) e di s. Tommaso d'Aquino (Summa theol., [...] dallo pseudo-Dionigi, del pensiero neoplatonico (Lilla, 1984, col. 2832) e in particolare della speculazione di Proclo (412-487 ca.), basata sul processo dialettico triadico di moné, próodos, epistrophé ('permanenza', 'processione', 'conversione ...
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pseudo-Aristotele arabo
Autore non noto del più importante nucleo di scritti filosofici che circolò (forse in epoca successiva rispetto a quella delle traduzioni) sotto il nome di Aristotele (Arisṭūṭālīs [...] corpo delle Enneadi, nell’edizione di Porfirio). I Procliana arabica comprendono invece alcuni frammenti della Στοιχείοσις Θεολογική di Proclo e un testo composito di grande importanza (vi è utilizzato anche Plotino ed è giunto in almeno due versioni ...
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Nacque da nobile famiglia a Hochheim presso Gotha circa il 1260, ed entrato nell'ordine domenicano, fu successivamente vicario di Turingia, provinciale di Sassonia, vicario generale di Boemia, provinciale [...] essa implicito.
Le fonti filosofiche di Meister Eckhart sono Aristotele, Dionisio l'Areopagita, il Liber de Causis (Proclo), Agostino, Origene, Giovanni Damasceno, Avicenna, Bernardo, Tommaso, ch'egli sfrutta con largo eclettismo a dare espressione ...
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Vescovo di questa città (nel Ponto), successe ad Eulalio che, cacciato da Amasea per opera degli ariani, vi ritornò dopo la morte di Valente (9 agosto 378); nell'omelia contro la festa delle calende parla [...] pp. 16-17 e 308 segg.). Un'altra (In S. Stephanum protomartyrem) era stata da Vincenzo Riccardi (Roma 1630) attribuita a Proclo, ma venne dal Combefis rivendicata ad Asterio. Sette omelie sui Salmi V, VI e VIII furono pubblicate dal Cotelier (in Eccl ...
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Nella letteratura bizantina è una predica in versi, che consta di circa 18-24 strofe aventi un'uguale struttura metrica, e di un proemio (κουκούλιον) di metro differente. Il ritornello finale del proemio [...] da ricercarsi nella poesia siriaca dei secoli IV e V, in Metodio d'Olimpo, e nei dialoghi acrostici delle omelie di S. Proclo. Il contacio raggiunse la piena fioritura nel sec. VI con S. Romano, con Anastasio, Domizio, Ciriaco e con parecchi inni ...
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cagione
Alfonso Maierù
. Nell'uso filosofico il termine ‛ causa ' (ma la forma prevalente in D. è c.) designa i principi operatori e giustificativi della vita, del movimento e di tutto ciò che accade [...] 312 E e VI 323 D]; VI 8 18: l'Uno è c. della C. cioè la C. è il ‛ Nous ', da cui tutto emana) in specie con Proclo (Elementatio theologica): dal Bene-Uno, fonte di tutto, deriva ogni cosa in una catena gerarchica di c., per cui le c. seconde operano ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...