al-Kindi, Abu Yusuf Yaqub ibn Ishaq
al-Kindī, Abū Yūsuf Ya῾qūb ibn Isḥāq
Filosofo e scienziato arabo (n. Baghdad - m. 870 ca.), chiamato in Oriente il filosofo degli Arabi e noto nel mondo occidentale [...] al-ulā) rimastoci solo in parte che, sulla base della Metafisica di Aristotele, affianca ai temi tipici della speculazione di Proclo (la causalità divina è donazione di unità alle cose) la riflessione teologica (per lo più di stampo mu ̔tazilita ...
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Filosofo (Figline Valdarno 1433 - Careggi 1499). Autore di un ampio lavoro di traduzione e di commento dell'opera di Platone, di Plotino e degli scritti ermetici, fece conoscere alla cultura europea un [...] lavoro di traduttore: gli inni attribuiti a Orfeo, quelli attribuiti a Omero, la Teogonia di Esiodo, gli inni di Proclo; seguirono le versioni del Corpus Hermeticum, dei dialoghi di Platone (alcuni dei quali commentò: famoso il commento al Simposio ...
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Filosofo platonico della seconda metà del sec. II d. C., polemizzò energicamente contro la tendenza eclettica prevalsa nell'Accademia, dal tempo di Antioco di Ascalona in poi. Nella sua difesa di un platonismo [...] contro l'eclettismo aristotelizzante sono conservati da Eusebio (Praep. evang., XI, 1-2; XII, 4-9; 12 segg.); mentre Proclo, nel suo commento al Timeo platonico, riporta estratti di un analogo commento di Attico.
Bibl.: K. Prächter, in Hermes, LXVIII ...
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Ateniese del 1º sec., che s. Paolo (Atti 17, 34) converte con il discorso all'Areopago; identificato, dal 9º sec., con Dionigi di Parigi. n Sotto il nome di D. l'Areopagita (la prima attribuzione in questo [...] nominibus, De mystica theologia (le due opere fondamentali di più schietta ispirazione neoplatonica, dipendenti soprattutto da Proclo), De coelesti hierarchia (ove hierarchia indica l'ordine degli angeli determinato dal grado di assimilazione a Dio ...
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OLIMPIODORO ('Ολυμπιόδωρος, Olympiodōrus)
Guido Calogero
Neoplatonico del sec. VI d. C., appartenente alla cosiddetta scuola di Alessandria e scolaro, insieme con Giovanni Filopono e Asclepio, di Ammonio [...] è l'altro neoplatonico dello stesso nome, che nel secolo precedente insegnava anche ad Alessandria e che fu maestro di Proclo.
Gli scritti sopra ricordati sono superstiti ed editi: per le edizioni e per la bibliografia relativa v. Ueberweg-Praechter ...
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De Causis
Attilio Mellone
Causis D. cita più volte come autorità, ma sempre anonimo, il libro de le Cagioni o libro Di Cagioni o De Causis.
Notizie del libro. - Il De C. è un piccolo trattato scritto [...] voor filosofie " XXVIII [1966] 92-98). Fu composto con l'utilizzazione degli Elementi di teologia di Proclo, principale sostenitore dell'emanatismo neoplatonico. Pertanto insegna, tra l'altro, che le cause intermedie producono le inferiori ...
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platonismo
Marta Cristiani
Con questo termine si è soliti indicare quel complesso di temi e dottrine, legato all'influsso delle teorie platoniche e alla rielaborazione di esse operato dalla scuola neoplatonica.
Da [...] secondo la quale il corpo dell'universo è racchiuso nell'Anima, così come l'Anima è nel Nous (Enn. V V 9), Proclo introduce ancora, come intermediario fra l'Anima e l'universo, un corpo immateriale di pura luce (Element. theol.196; cfr. Simplicio In ...
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Umanista (n. forse Canterbury 1460 - m. 1524), tra i fondatori del Royal college of physicians. Contribuì molto a introdurre a Oxford l'insegnamento del greco; fu più studioso che letterato e lasciò soprattutto [...] per l'influenza che ebbe su P. F. Giambullari, il De emendata structura latini sermonis. Ebbe tra i suoi discepoli i maggiori umanisti inglesi, tra cui T. Moro, e fu tutore del principe Arturo, per il quale tradusse il trattato De sphaera di Proclo. ...
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Nato in Etruria, fu prima scolaro di un Lisimaco, poi entrò, nel 246 d. C., nella scuola di Plotino e vi rimase per 24 anni. Poco prima della morte del maestro si recò ad Apamea e dovette restarvi lungo [...] a difesa e chiarimento delle dottrine del maestro. Le molte citazioni di sue opinioni che si trovano nel commentario di Proclo al Timeo platonico fanno supporre che anch'egli abbia illustrato la stessa opera. Si occupò anche della raccolta e dello ...
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metafisica
Termine non utilizzato nella filosofia antica, ed entrato nell’uso in epoca tardo-antica e medievale, dapprima per designare i trattati di Aristotele che seguono quelli di fisica («μετὰ τὰ [...] all’essere stesso, che sarebbe poi andata precisandosi nel neoplatonismo antico, fino a giungere alle posizioni radicali di Plotino e di Proclo: «l’uno è il primo, mentre l’intelligenza [νοῦς], le forme, e l’essere [ὄν] non sono primi» (Enneadi, VI ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...