Fenomeno per cui una parola, priva di accento proprio, si appoggia a quella precedente in modo da formare con essa un’unità fonetica e spesso anche grafica (per es., parlami, salvalo ecc.). La parola atona, [...] andare, fare, dare, dire, stare, la consonante iniziale dell’enclitica si rafforza (dammi; ant. farollo). Come le proclitiche, così le enclitiche possono anche essere accoppiate: dammelo; diglielo. In italiano, diversamente che nel latino e nel greco ...
Leggi Tutto
Linguistica
Particella grammaticale che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, per identificarlo come essere od oggetto individuato ( a. determinativo o definito) o come essere [...] anaforici, o dittici svuotati dell’antica funzione pronominale: nella generalità delle lingue romanze, l’a. è un allotropo proclitico del pronome dimostrativo ille, illa, illud; da un antico pronome dimostrativo derivano anche il tedesco der, die ...
Leggi Tutto
Si chiamano enclitiche le parole (soprattutto ➔ monosillabi) che, non possedendo accento proprio, si ‘appoggiano’ prosodicamente alla parola precedente, formando con essa un’unità accentuale (a volte anche [...] sintattici: in (12 c.) il dativo può essere solo l’oggetto indiretto di scrivere e non può in quel contesto essere proclitico, come emerge dal confronto con (12 b.).
Il pronome si si comporta in maniera diversa secondo la funzione:
(a) se funge ...
Leggi Tutto
Si chiamano proclitiche quelle parole (di solito ➔ monosillabi) che, non avendo accento autonomo, si appoggiano prosodicamente alla parola seguente, detta ospite, formando con essa un’unità accentuale [...] ossa ce le si fa sul campo
d. *vi ce le si fa
Eccetto il pronome si, non è possibile in genere dislocare un proclitico e un enclitico ai lati di un complesso verbale, a meno che quest’ultimo non contenga complementatori quali di:
(7) a. glielo vedo ...
Leggi Tutto
L’➔imperativo con negazione si esprime, in italiano moderno (a differenza che in altre lingue romanze; ➔ lingue romanze e italiano), con due forme diverse per persona: per la seconda persona singolare, [...] avrai altro Dio fuori che me. Nell’imperativo negativo il pronome clitico (➔ clitici) è, nella tradizione letteraria, perlopiù proclitico, sia con l’imperativo (per la seconda persona plurale: non lo fate), sia con l’infinito iussivo (che supplisce ...
Leggi Tutto
In linguistica, lo stesso che apocope, ossia caduta di uno o più fonemi in fine di parola.
In grammatica italiana, caduta di vocale (o di sillaba) finale che avvenga tanto davanti a vocale quanto davanti [...] per come). Il t. in vocale si può avere in questi casi: a) quando un dittongo discendente finale di parola perde, in posizione proclitica, la vocale debole (per es., a’, co’, da’, de’, ne’, pe’, su’, tra’, per ai, coi, dai, dei, nei, pei, sui, tra i ...
Leggi Tutto
La parola è un’unità centrale nell’organizzazione del linguaggio. L’esistenza di specifiche condizioni e di fenomeni fonologici che si riferiscono alla parola porta all’individuazione di un costituente [...] fonologica e, ai fini della struttura sonora, costituisce un’unità con la parola seguente (è infatti un proclitico; ➔ parole proclitiche).
Un’altra caratteristica della parola fonologica dell’italiano è il fatto che essa deve essere costituita da ...
Leggi Tutto
Le cosiddette forme colloquiali (o colloquialismi) caratterizzano il dialogo informale e spontaneo, ovvero condizioni comunicative proprie del parlato (➔ colloquiale, lingua; ➔ lingua parlata). Esse sono [...] diffusissimo, benché al Sud sia ancora ben radicato, con lo stesso valore, il verbo tenere. Nell’uso scritto il ci proclitico stenta a diffondersi anche per via di difficoltà e incertezze nella sua resa grafica (si scrive infatti ci avevo ma anche c ...
Leggi Tutto
Il sintagma verbale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) costituito da una forma del verbo accompagnata da eventuali altri elementi. La forma del verbo, il suo costituente principale, può anche esserne [...] complemento di verbo di modo non finito, invece di essere enclitico (➔ parole enclitiche), può precedere l’ausiliare e diventare proclitico:
(57) devo scriverlo → lo devo scrivere
(58) sto scrivendolo → lo sto scrivendo
In alcuni casi, se l’ausiliare ...
Leggi Tutto
Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] nove < nŏvem si è pensato a un influsso del latino; bene < bĕne potrebbe aver risentito dell’uso prevalentemente proclitico dell’avverbio (ben detto); lei < illaei potrebbe spiegarsi col passaggio a iod della -i di lei e conseguente chiusura ...
Leggi Tutto
proclitico
proclìtico agg. [der. di proclisi, sul modello di enclitico] (pl. m. -ci). – In grammatica, detto di parola atona che si appoggia nella pronuncia sulla parola seguente (v. proclisi): particella p. (anche s. f., una p., le p.), pronome...
accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...