SCIALOJA, Vittorio
Emanuele Stolfi
– Nacque a Torino il 24 aprile 1856 da Antonio e da Giulia Achard, figlia di un facoltoso commerciante francese.
La famiglia paterna, originaria di Procida, era di [...] consolidata tradizione liberale sin dai tempi della Repubblica partenopea, per l’adesione alla quale il prozio Antonio fu impiccato e vari suoi congiunti esiliati. La figura del padre, noto economista ...
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Rilievo vulcanico (1.281 m) della Campania, a SE di Napoli. L'apparato fa parte del complesso vulcanico del Somma-V., in una regione caratterizzata dalla presenza di altri edifici vulcanici (Campi Flegrei, [...] Ischia, Procida e Roccamonfina). Alla sua sommità è presente un cratere di ca. 450 m di diametro e profondo almeno 330 m. Dopo l'eruzione del 79 d.C. che distrusse Pompei, Ercolano, Stabia e Oplonti, rilevanti furono quelle del 1631 e del 1944 (l' ...
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DELLIFRANCI (Delli Franchi), Carlo
Vincenzo Rizzo
Maestro marmoraro napoletano, nacque presumibilmente verso il 1680. Nel 1714 aveva acquisito una certa notorietà se il governatore della chiesa della [...] Ss. Annunziata dell'isola di Procida, A. Scotto, gli commissionò, per un compenso di 90 ducati, un altare "con gradini di marmo bianchissimo lavorato" (Napoli, Arch. storico del Banco di Napoli, Banco della Pietà, Giornale di cassa, matr. 1338, 30 ...
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CALACE
Clara Gabanizza
Raoul Meloncelli
Famiglia di liutai e musicisti italiani. Il primo membro della famiglia ricordato per l'attività di liutaio è Nicola, nato nel 1794 a Pignola (Potenza) da Michele, [...] iscritto alla carboneria), si dedicò prevalentemente alla fabbricazione di chitarre. Morì a Procida nel 1869. Suo allievo e continuatore fu il figlio Antonio, nato a Procida nel 1828, il quale, trasferitosi a Napoli, si affermò ben presto quale ...
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Musicista (Liegi 1824 - Gand 1898); studiò nei conservatorî di Liegi e Bruxelles. Prix de Rome nel 1845, prof. del conservatorio di Bruxelles (1850) e direttore del conservatorio di Gand (1871), compose [...] le opere: Il a rêvé (1845), Giovanni da Procida (1847), Madeleine (1849), Les deux prétendants (1850), L'heure de la retraite (1851), l'oratorio Amor lex aeterna, musiche sacre, sinfoniche e da camera. ...
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FLEGREI, Campi
F. Ceci
Territorio vulcanico della Campania settentrionale costiera, attualmente limitato a S dal golfo di Pozzuoli e da Capo Miseno, a Ν dalla piana e dal canale di Quarto; con essi [...] di età neolitica ed eneolitica nella zona tra Baia e Pozzuoli, mentre più significativi sono i materiali da Bellavista (Monte di Procida, culture di Serra d'Alto e Diana), da Ischia (loc. Cafieri, cultura di Diana), da Fondi di Baia (cultura di Diana ...
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NISCO, Nicola
Mario Menghini
Uomo politico, nato a S. Giorgio la Montagna (Benevento) nel 1820, morto a Napoli il 25 agosto 1901. Compiuti gli studî di legge, nel 1845 si fece noto per una biografia [...] di A. Scotti, vescovo di Procida, in cui lasciava intravvedere idee di cattolico liberale, che ribadì nell'opera della quale diede a luce un saggio sui Papi e la moderna civiltà (1846), e più ancora nell'altra sulla Storia dell'amministrazione civile ...
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Figlio terzogenito di Pietro III, poi I di Sicilia, e di Costanza, figlia del re Manfredi svevo, nacque nel 1272, e andò la prima volta in Sicilia ancora fanciullo, nell'aprile 1283, con la madre e il [...] divenne re di Aragona nel 1291, F. fu destinato luogotenente generale in Sicilia. Si recò a Roma nel 1293 col Procida per trattare col papa Bonifacio VIII degli affari del regno. Visto vano ogni sforzo per evitare la cessione della Sicilia agli ...
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Vesuvio (lat. Vesuvius o Vesevius o Vesvius o Vesbius) Rilievo vulcanico della Campania, a SE di Napoli.
L’apparato vulcanico del V. fa parte del complesso del Somma-V. e si colloca in una regione caratterizzata [...] dalla presenza di altri apparati vulcanici (Campi Flegrei, Ischia, Procida e Roccamonfina). Tutti devono la loro formazione all’intensa tettonica estensiva (caratterizzata, cioè, da numerose faglie distensive con direzione NO-SE e NE-SO) che ha ...
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Tragediografo (Bagni di San Giuliano, Pisa, 1782 - Firenze 1861). Repubblicano da giovane (imprigionato nel 1799), fu sempre liberale e anticlericale. Insegnò dal 1807 all'Accademia di belle arti di Firenze. [...] alle politiche: Polissena (1810), Nabucco (1819), in cui intese raffigurare Napoleone, Antonio Foscarini (1827), Giovanni da Procida (1839), Arnaldo da Brescia (1843), Filippo Strozzi (1847), ecc. Classicista quanto alla poetica, si lasciò sempre ...
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procidano
(ant. procitano) agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo all’isola di Pròcida, nella parte occidentale del golfo di Napoli; abitante, nativo, originario di Procida.
detenzione
detenzióne s. f. [dal lat. tardo detentio -onis, der. di detinere «detenere»]. – 1. Il fatto di detenere, di avere cioè la materiale disponibilità di un bene: l’affittuario ha la d., non il possesso, del bene locato. Più spesso...