(gr. Τηλέμαχος, lat. Telemăchus) Personaggio d'origine poetica, secondo Omero unico figlio di Ulisse e di Penelope.
Durante la lunga assenza paterna si trova, giovinetto inerme, alle prese coi Proci che [...] e a Sparta da Menelao in cerca di notizie del padre, ma invano. Tornato a Itaca e sfuggito a un'insidia dei Proci, trova presso Eumeo il padre, ritornato sotto l'aspetto di mendicante. Dopo il riconoscimento, Telemaco aiuta il padre a uccidere i ...
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MELANZIO (Μελάνϑιος)
E. Paribeni
Pastore di Itaca ricordato nell'Odissea come fratello della sfrontata schiava di Penelope Melanthò e, come quest'ultima, infedele al suo vero signore Odisseo e decisamente [...] riconoscere M. nel fregio di Gyölbashi-Trysa, in una figura che appare sulla porta semiaperta nella scena dell'uccisione dei Proci. La punizione di M. appare invece diffusamente trattata in tre episodî sulle pareti di una coppa megarese del museo di ...
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TELEMACO (Τελέμαχος)
E. Paribeni
Il figlio di Odisseo e di Penelope oltre a figurare tra i personaggi principali dell'Odissea negli eventi che preparano il ritorno del padre a Itaca e la terribile vendetta [...] sui Proci, ebbe parte notevole anche nei drammi che ripresero i vecchi temi dell'epica. Nell'ultimo dei poemi ciclici, la Telegonia di Eugammon di Cirene, la storia di T. veniva ad avere una singolare, artificiosa conclusione con le nozze con Calipso ...
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EUMEO (Εὔμαιος, Eumaeus)
Red.
Il fedele porcaro di Ulisse, figlio di Ctesio, re di una favolosa isola Siria, tradito e venduto schiavo da una serva, e comperato da Laerte. Quando Ulisse torna in patria [...] sotto le vesti di mendicante, E. lo ospita e in seguito lo aiuta nella lotta contro i Proci. Per le raffigurazioni di E. v. eurikleia.
Bibl.: Hoefer, in Pauly-Wissowa, VI, 1909, c. 1073, s. v. Eumaios, n. i. ...
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ONASIAS (᾿Ονάσιας)
B. Conticello
Pittore greco del sec. V a. C., probabilmente beota, ricordato da Pausania (ix, 4, 2) come autore di una pittura posta nel pronao del tempio di Atena Arèia a Platea e [...] guidata da Adrasto. La pittura è ricordata anche da Plutarco (Arist., 20) insieme all'altra di Polignoto con l'uccisione dei Proci, che decorava il tempio.
Bibl.: H. Brunn, Geschichte der griechischen Künstler, II, Stoccarda 1889, p. 25; J. Overbeck ...
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OMERICHE, Illustrazioni
K. Bulas
Nel senso più vasto, i poemi omerici comprendono oltre ai due poemi maggiori, anche Ciprie, Etiopide, Ilioupèrsis, la Piccola Iliade, Nòstoi e Telegonia; ma siccome [...] quel quadro. La più antica s'incontra sui due lati del noto sköphos di Tarquinia. Odisseo tira con l'arco contro i Proci, raggruppati davanti e sopra una klìne. Uno è stato già ferito alla schiena, due altri cercano di proteggersi con una clamide e ...
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LEIODES (Λειώδης)
L. Rocchetti
Figlio di Oinops, pretendente di Penelope ad Itaca, fu ucciso da Ulisse. La scena della sua morte è raffigurata su un bicchiere a Berlino: L. è scivolato per terra, mentre [...] del III sec. a. C.
In un frammento di sarcofago ad Atene il Robert ha voluto riconoscere nella scena della strage dei Proci la figura di L., ma vi sono troppo pochi elementi per averne la piena certezza.
Bibl.: Scherling, in Pauly-Wissowa, XII, 1924 ...
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(gr. ᾿Οδυσσεύς, lat. Ulixes) Eroe greco re di Itaca, figlio di Laerte e di Anticlea.
Il personaggio nella letteratura antica
Nell'Iliade è il fedele collaboratore di Agamennone e degli altri eroi, guerriero [...] mito. Sui vasi attici del sec. 5° a.C. sono raffigurati l'incontro con Nausicaa, il riconoscimento della nutrice, l'uccisione dei Proci, la disputa per le armi di Achille; su un vaso italiota compare la discesa all'Ade; sui vasi del sec. 4° l ...
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PENELOPE, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo immediatamente dopo la metà del V sec. a. C.
È considerato un continuatore della corrente rappresentata dal Pittore Lewis, di cui riprende [...] la dignità e l'altezza morale del suo discorso rimangono inalterate sia in scene di azione violente - come l'uccisione dei Proci - che in momenti in cui il dramma sembra risolversi in attesa e sospensione. Il nome è tratto dal vaso di Chiusi ...
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Pittore greco, di Taso (prima metà sec. 5º a. C.). Considerato il maggior pittore dell'antichità, nulla ci resta delle sue opere, descritte in gran parte da Pausania. P. dimorò ad Atene, ma le sue opere [...] . P. lavorò anche fuori d'Atene; a Platea, nel santuario di Atena Areia, dipinse una mnesterophonìa, cioè l'uccisione dei Proci, e i Sette contro Tebe. A Tespie alcuni suoi quadri furono più tardi restaurati da Pausia. Ma le sue opere maggiori erano ...
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prociano
agg. [dal fr. prochain «vicino», che è da un lat. pop. *propeanus, der. di prope «vicino»], ant. – Vicino, prossimo: poria avenire Procian lo ben ch’io spero (Ch. Davanzati).
proco
pròco s. m. [dal lat. procus, affine a prex precis «preghiera»] (pl. -ci, ant. -chi), letter. – Aspirante al matrimonio, pretendente di una donna: Poi lor convenzion ratificaro In man del re quei duo prochi famosi (Ariosto). Più comunem....