Dopo il distacco dalla Repubblica cecoslovacca dei territorî sudetici e polacchi, e quello, previsto prossimo, dei territorî ungheresi, i dati offertici dagli ultimi censimenti cecoslovacchi presentano [...] di disciplina o al raggiungimento dei 65 anni (legge 4 luglio 1934).
Diritto e processopenale. - Sono ancora in vigore i vecchi codici penale e di procedura penale austriaci (del 1852 e 1873) e ungheresi, secondo che si tratti della Boemia, Moravia ...
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NEUROSCIENZE.
Giovanni Maria Flick
– Diritto penale. L’incontro del diritto penale con le neuroscienze: gli opposti estremismi. Cogito ergo sum o sum ergo cogito? Neuroscienze e libero arbitrio. Il [...] ambiti in cui è più emblematica l’interazione fra n. e diritto, con riguardo alle tre figure fondamentali del processopenale: imputato, testimone e giudice. Quanto al primo, ci si deve soffermare sui profili della responsabilità, del libero arbitrio ...
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È "l'insolvenza, dolosa o colposa, del commerciante". Nel Medioevo, tutti i falliti erano ritenuti frodatori e bancarottieri: decoctus, ergo fraudator. La bancarotta appartiene alla categoria dei reati [...] al principio generale dell'autorità della sentenza civile nel processopenale. Tale principio, ribadito nel codice di procedura penale del 1913, porta a concludere che il giudice penale non può rimettere in discussione gli elementi accertati nella ...
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La specificazione e la caratterizzazione dipendono dalle definizioni che la legge dà della violazione della norma, dalla natura del conflitto, e dall'uso che di quelle definizioni viene fatto nel concreto [...] , Torino 1971; F. Mencarelli, Delinquenza minorile e disadattamento, Roma 1971; G. Milanesi, Devianza, in Dizionario di Sociologia, ivi 1976; P. Pittaro, Criminalità, ibid.; F. Gianniti, Prospettive criminologiche e processopenale, Milano 1977. ...
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Il decreto legislativo 31 maggio 1946, n. 560, che su progetto approvato dalla Consulta nazionale ripristinava la giuria tradizionale per i giudizî di competenza della Corte d'assise, nonostante la successwa [...] Corti di Assise, 2ª ed. aggiorn., Milano 1953 (e bibliogr., ivi p. 3 segg.); G. Lattanzi, La legge sulle corti di assise, Milano 1952; G. Sabatini, Trattato dei procedimenti speciali e complementari nel processopenale, Torino 1956, pp. 318-452. ...
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. È una delle forme di difesa del convenuto in un processo civile, talvolta anche dell'accusato in un processopenale: suo carattere distintivo è di non negare il diritto vantato dall'attore né l'obiettività [...] un determinato possessore e il debitore.
Ad analoghi conflitti di norme si riporta pure l'uso dell'eccezione nel processopenale: ad es., non punibilità del fatto commesso col consenso dell'avente diritto, dell'adulterio in caso di analogo delitto ...
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Questo istituto ha la sua origine in alcuni statuti medievali che prescrivevano la tenuta di libri o di registri destinati a raccogliere e a conservare notizia dei procedimenti penali, specialmente quando [...] .
Il casellario ha scopi giudiziarî, amministrativi, scientifici. Le notizie che esso conserva sono indispensabili nel processopenale per rendere possibile l'applicazione delle norme sulla recidiva, sul cumulo delle pene, sulla condanna condizionale ...
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È, nei rapporti con gl'individui, l'esplicazione massima della potestà discrezionale di comando spettante al magistrato romano. Vi rientrano l'arresto (in vincula ducere), la fustigazione (verberatio), [...] 300 a. C.) fecero dipendere dall'approvazione comiziale l'applicazione delle condanne capitali, con che differenziarono il processopenale (iudicatio) dall'esercizio del potere disciplinare (coercitio); e dai Gracchi in poi le leggi sulle quaestiones ...
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Una causa particolare di estinzione delle contravvenzioni è la conciliazione amministrativa. Essa consiste nel pagamento di una somma determinata dalla legge, corrispondente alla pena pecuniaria stabilita [...] possibilità di un'oblazione volontaria innanzi al giudice. A torto si vuol vedere in tale atto un'ingerenza dell'amministrazione sul processopenale. Appunto perché lo precede e lo evita, esso ne è al di fuori: esso resta, quale è, una conciliazione ...
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Giurista, nato a Genova il 29 marzo 1859. Cresciuto alla scuola di F. Serafini, insegnò diritto romano nelle università di Camerino, Modena, Genova. Di quest'ultima è professore emerito. Spaziò su tutta [...] l'area del diritto romano e moderno affermando anche nei dibattiti forensi, e così nel processo civile come nel processopenale, il vigore del suo ingegno e la solidità della sua preparazione dottrinale. È senatore del regno dal 1933.
Opere: ...
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processo
procèsso s. m. [dal lat. processus -us, propr. «avanzamento, progresso», der. di procedĕre «procedere»; il sign. giuridico è del lat. mediev. (ellissi di processus iudici «svolgimento del giudizio»); già classico invece il sign. anatomico...
penale
agg. e s. f. [dal lat. poenalis «che concerne la pena, il castigo», der. di poena «pena»]. – 1. agg. a. Che riguarda le pene giudiziarie, o le norme che le prevedono, o i fatti giuridici da cui possono conseguire: diritto p., il complesso...