CARPANI, Giuseppe Enrico
Francesco Raco
Nato a Roma il 2 marzo (secondo il Mazzuchelli) o il 2 maggio (come scrive il Sommervogel) 1683, entrò nella Compagnia di Gesù il 5 luglio 1704. Dopo il consueto [...] (Theologia moralis universa ad usum parochorum et confessariorum, s.l. 1726) e del domenicano D. Concina (Storia del probabilismo, Lucca 1743).
In modo particolare l'opera era stata occasionata da una nuova edizione della Theologia moralis dell ...
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GRAVINA, Gian Vincenzo
Carla San Mauro
Nacque a Roggiano, nei pressi di Cosenza, il 18 febbr. 1664, da Gennaro e Anna Lombardi, ambedue di famiglia facoltosa. Dopo avere ricevuto la prima istruzione [...] da Alessandro VIII: sebbene il vero bersaglio siano i gesuiti, le loro dottrine, i loro metodi capziosi e il loro probabilismo, in nome di un ritorno a una religiosità autentica basata sulla fede e sulla Scrittura.
L'avversione per forme devozionali ...
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LAGOMARSINI, Girolamo
Franco Arato
Nacque a Puerto de Santa María (presso Cadice, in Spagna) il 30 sett. 1698 da un mercante genovese e da madre spagnola, e trascorse l'infanzia tra Cadice e Siviglia: [...] fase finale del concilio Tridentino, non senza un intento apologetico dell'opera dei teologi gesuiti. Alle controversie intorno al probabilismo è riferito infine un suo scritto di assai più corto respiro contro il domenicano V.M. Dinelli (Litterarum ...
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probabilismo
s. m. [der. del lat. probabĭlis «probabile» (o meglio, coniato su probabilista, che ha datazione anteriore)]. – 1. In gnoseologia, teoria che afferma l’impossibilità di avere una conoscenza oggettivamente sicura della realtà,...
probabile
probàbile agg. [dal lat. probabĭlis, der. di probare «approvare»]. – 1. Propriam., che si può approvare. In partic.: a. Di fatto o avvenimento che, in base a serî motivi (i quali però non costituiscono vere prove e non danno quindi...