Poeta didascalico greco (2º sec. d. C.), autore (124 d. C.) di una Periegesi della Terra, poemetto in 1187 eleganti esametri, che fu parafrasato in 1393 esametri latini da Avieno (4º sec. d. C.) e ritradotto [...] poi da Prisciano in 1087 esametri (5º sec. d. C.). Usato come libro di scuola; le descrizioni dell'Africa, dell'Europa e dell'Asia risentono delle limitate conoscenze dell'autore, tra le cui fonti geografiche è certamente Posidonio, da cui dipende ...
Leggi Tutto
Retore latino del 4º-5º sec. d. C., autore di un commento al De inventione di Cicerone, conservato solo in parte, importante perché talvolta cita da orazioni ciceroniane non pervenuteci. È forse da identificare [...] con lui il G. citato da Prisciano come autore di un'opera ad Vergilium de accentibus. ...
Leggi Tutto
Sotto questo nome si indica l'autore di un lessico (sec. 11º) largamente usato nelle scuole sino ai tempi dell'umanesimo, intitolato: Elementarium doctrinae rudimentum o De significatione verborum o, più [...] vasta compilazione enciclopedica in ordine alfabetico, per la quale l'autore utilizzò un gran numero di fonti e soprattutto Isidoro e Prisciano, con inserzione anche di non poche voci greche desunte da glossarî greco-latini; l'opera è anche ricca di ...
Leggi Tutto
Benedettino (n. dopo 841 - m. 908 circa) nell'abbazia di S. Germano di Auxerre, ne diresse la scuola (876 circa), e passò poi a insegnare a Reims e Parigi; può considerarsi uno dei maggiori rappresentanti [...] , e la sua produzione letteraria, sono strettamente legati al commento di grammatici della tarda antichità (Donato, Prisciano, Foca, Eutiche) e di scrittori latini (Giovenale, Prudenzio, Sedulio e Disticha Catonis). Di notevole importanza il ...
Leggi Tutto
GILIBERTI, Domenico (Domenico da Vespolate, Domenico da Vespolà)
Arnaldo Ganda
Figlio di Arasmino, nacque intorno al 1445 a Vespolate, località nei pressi di Novara, al cui vescovo era stata infeudata [...] di morte del Giliberti.
Il G. non fece uso di marche tipografiche. Oltre al carattere greco (brevi citazioni in Papias, Servio, Prisciano, 1476) e al gotico G 84 (Paolo Veneto, 1478), utilizzò due caratteri romani: il 108 R (di proprietà dei cartai ...
Leggi Tutto
Grammatico (metà del sec. 13º). Cancelliere del re Enrico VI Menved in Danimarca, fu poi maestro di teologia e canonico a Parigi. La sua opera più nota è il Tractatus de modis significandi (1250 circa), [...] seguito, quella della "grammatica speculativa". M. si ricollega nella sua trattazione alle opere logiche dell'inizio del sec. 13º e al commento a Prisciano di Pietro Elia. Commentò anche le opere logiche di Aristotele e il Liber sex principiorum. ...
Leggi Tutto
ILDERICO di Montecassino
Mariano Dell'Omo
Osta a che si identifichi senza incertezze la figura di I. il fatto che questo nome sia attribuito a più soggetti tutti apparentemente distinti l'uno dall'altro, [...] Medioevo. Guida storica e critica, a cura di G. Cavallo, Bari 1977, pp. 108 s., 273; M. De Nonno, Le citazioni di Prisciano da autori latini nella testimonianza del Vat. lat. 3313, in Riv. di filologia e di istruzione classica, CV (1977), pp. 386 s ...
Leggi Tutto
BONIFACIO da Morano
Girolamo Arnaldi
Apparteneva a una famiglia che nella prima metà del secolo XIV si stabilì definitivamente a Modena e che traeva origine, e avrebbe tratto il nome, da una terra dell'alto [...] quest'ultima conclusione il Muratori era arrivato anche mettendo a confronto ciò che B. (sempre, naturalmente, nella versione di Prisciano) racconta a proposito del 1306 e ciò che di questo stesso anno si leggeva nella cronaca del modenese Alessandro ...
Leggi Tutto
FOSIO (Fossi), Annibale (Annibale da Foxio da Parma, Hannibal Foxius)
Tiziana Plebani
Figlio di Filippo di Andrea, fu attivo come tipografo negli anni Ottanta del secolo XV.
Non abbiamo sue sicure notizie [...] ultimi è resa possibile da un secondo lavoro che la compagnia portò a termine a qualche giorno di distanza dal Prisciano, ossia la stampa delle Canzonette di Leonardo Giustinian (IGI, n. 4330), nel cui colophon sottoscrissero anche gli altri soci che ...
Leggi Tutto
CARLINO, Marco Antonio (Ateneo)
Claudio Mutini
Sull'incertezza che può sussistere circa il nome è lo stesso C. a fornire spiegazioni: in un capitolo della sua opera, La grammatica volgar dell'Atheneo [...] traduce alla lettera la definizione prisciana del "genere dubbio". La principale fonte del capitolo sul "novero" è Carisio: mentre infatti Prisciano distingue soltanto in base a natura e uso le serie dei nomi singolari e plurali e ne fa un'indagine ...
Leggi Tutto
prisco
agg. [dal lat. priscus, affine a prior e primus (v. priore e primo)] (pl. m. -chi), poet. – Che appartiene a età antichissima, che risale a tempi remoti: le p. genti; la p. nobiltà, la nobiltà degli antichi, o dei progenitori; un mio...
ogamico
ogàmico agg. [der. dell’irland. ógham, medio irland. ogom o ogum, che è il nome della scrittura] (pl. m. -ci). – Denominazione dell’alfabeto (e quindi della scrittura) usato in Irlanda nei primi secoli dell’era cristiana e successivamente...