Filosofo neoplatonico (sec. 6º d. C.), appartenente alla scuola di Atene. Dopo la chiusura della scuola (529) si recò in Persia, alla corte di Cosroe I. Di lui rimangono gli scritti Solutiones eorum de quibus dubitavit Chosroes Persarum rex (solo in trad. latina) e Μετάϕρασις τῶν Θεοϕράστου περί αἰσϑήσεως ("Commentario ai libri di Teofrasto sulla sensazione") ...
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Medico (sec. 5º d. C.); vissuto a Roma, fu scolaro del medico Vindiciano Afro; autore di una Medicina praesentanea, scritta in greco e tradotta da lui stesso in latino, che comprende ricette pratiche e un trattato di terapia; ne sono rimasti 3 libri sulle malattie esterne, interne, femminili e frammenti di un quarto. T. ricorre spesso a nozioni e pratiche magiche ...
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Grammatico latino (sec. 5º-6º d. C.) di Cesarea in Mauritania; visse a Bisanzio, dove insegnò lingua latina sotto l'imperatore Anastasio. Compose la maggiore opera di grammatica latina a noi pervenuta, la Institutio de arte grammatica, in 18 libri: i primi 16 (Priscianus maior) la vera e propria grammatica, gli ultimi 2 (Priscianus minor) la sintassi. P. traduce e riduce da grammatici greci (Erodiano ...
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Grammatico latino (5º sec. d. C.), autore di un'Ars de nomine et verbo per uso scolastico, somigliante all'Ars di Prisciano e derivante forse dalla stessa fonte di quella. Scrisse anche una Vita di Virgilio [...] in esametri con introduzione in strofe saffiche, derivata da Elio Donato, in cui insiste sul periodo giovanile del poeta trascurando l'Eneide ...
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Grammatico e scrittore di metrica latina (4º sec. d. C.); della sua opera, Ars grammatica ad Constantium imperatorem, si trovano tracce nell'opera di Prisciano. ...
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Monaco irlandese (sec. 8º-9º), autore del Liber de mensura orbis terrae (825), dove si descrivono e si danno le dimensioni delle tre parti del mondo allora note. Fonti principali sono Plinio, Prisciano, [...] Isidoro di Siviglia, ma D. sfrutta anche notizie del suo tempo (viaggi alle Färöer, in Islanda, Terrasanta) ...
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Vescovo di Frisinga (m. 854) e già abate di Kempten, fu maestro e si occupò di grammatica lasciando due commentarî su Donato minor e maior, ampliandone talvolta il testo e attenendosi principalmente a [...] Prisciano. Come vescovo dettò una lettera contro gli inganni nelle reliquie. ...
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Grammatico (sec. 12º), spesso citato dai grammatici medievali, e ritenuto autore di tutte le innovazioni metodologiche, alle quali invece egli aprì soltanto la via con la sua Summa de arte grammatica; [...] è questa un commento di Prisciano, originale per la giustificazione logica della grammatica; fu largamente utilizzata da Vincenzo di Beauvais nello Speculum doctrinale. ...
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Filosofo (n. 1080 circa - m. dopo il 1154), uno dei maggiori rappresentanti del platonismo del 12º sec. Maestro della scuola di Chartres, è autore di commenti al De consolatione philosophiae di Boezio, [...] alle Institutiones di Prisciano, a Macrobio, nonché al Timeo (ne abbiamo due redazioni); parallelamente a questi commenti scrisse trattati sui principî della filosofia e sulla costituzione del mondo (Philosophia mundi, scritto giovanile, ampliato poi ...
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Medico (4º sec. d. C.), attivo a Cartagine nell'età di s. Agostino, che da lui fu indotto a rinunciare alle sue convinzioni astrologiche. Negli anni 379-382 fu proconsole della provincia d'Africa. Maestro [...] di Teodoro Prisciano, tradusse alcune opere di Ippocrate e scrisse opere di medicina, di cui conserviamo soltanto frammenti. ...
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prisco
agg. [dal lat. priscus, affine a prior e primus (v. priore e primo)] (pl. m. -chi), poet. – Che appartiene a età antichissima, che risale a tempi remoti: le p. genti; la p. nobiltà, la nobiltà degli antichi, o dei progenitori; un mio...
ogamico
ogàmico agg. [der. dell’irland. ógham, medio irland. ogom o ogum, che è il nome della scrittura] (pl. m. -ci). – Denominazione dell’alfabeto (e quindi della scrittura) usato in Irlanda nei primi secoli dell’era cristiana e successivamente...