GIORGIO da Trebisonda
Remigio Sabbadini
Umanista. Volle esser detto Trapezuntius, sebbene fosse cretese. Nato nel 1395, fu chiamato a Venezia da Francesco Barbaro, forse sin dal 1412; nel 1416 era all'università [...] nel 1471 una buona grammatica latina, dove, abbandonato il metodo umanistico, continuazione del medievale, si rifece interamente a Prisciano, ma l'innovazione non trovò seguaci. Invece largo successo conseguì con la Rettorica del 1434, la quale ...
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. Locuzione bibliografica che equivale a libro pubblicato in più esemplari mediante la stampa e posto in commercio, o comunque diffuso, da organismi librarî (v. editore).
Le varie caratteristiche delle [...] ), Geographia di Strabone (Roma 1469), Naturalis historia di Plinio (Venezia 1469), Catilina di Sallustio (Venezia 1470), Opera di Prisciano (Venezia 1470), Opera di Tacito (Venezia c. 1470), Punica di Silio Italico (Roma 1471), Opera di Ovidio (Roma ...
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SCANELLA (Scannella), Agostino
Aldo Onorato
SCANELLA (Scannella), Agostino. – Nacque a Bologna, verso la fine degli anni Venti del Quattrocento, in una famiglia probabilmente di modeste condizioni economiche, [...] allievo molto promettente nel campo degli studi grammaticali, a richiedere con insistenza per tutto il 1446 l’Institutio di Prisciano a Tortelli, al quale comunicava che il prossimo inverno avrebbe letto e corretto l’opera del grammatico latino, che ...
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BARTOLOMEO da San Concordio (Bartolomeo Pisano)
Cesare Segre
Nacque nel 1262 a San Concordio, presso Pisa, dove ricevette gli ordini ed entrò nel convento domenicano di S. Caterina verso i quindici anni. [...] Arch, Latin. Medii Aevi, XII,119-381, pp. 1-26), destinati "sociorum instructioni", e derivati in gran parte da Prisciano, poi da Uguccione e grammatici coeví. Interessante, al massimo, la preferenza per l'ortografia classica rispetto alla medievale ...
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CLERICO (Cherico, Chierico), Ubertino
Laura Onofri
Nacque nella prima metà del sec. XV a Crescentino, piccola città in prov. di Vercelli da cui trasse l'appellativo di "Crescentinate", con cui è spesso [...] di Appiano, le Vitae di Plutarco, i Commentarii di Cesare. Strabone è la fonte geografica; base del commento grammaticale Prisciano. Nonio Marcello, Servio, Aulo Gellio le fonti più propriamente interpretative. Il metodo seguito, come per la maggior ...
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ANGELI (Angelius, Angelio, degli Angeli), Niccolò
Paola Tentori
Nacque a Bucine, in Toscana, nel 1448 da ser Baldassarre e monna Agnese. Studiò a Siena, dove ebbe per maestro Agostino Dati e rimase [...] attività. Sappiamo però che nel 1529, unitamente ad Antonio Francini, curò ancora l'edizione degli ultimi due libri di Prisciano, De syntaxi.
T. Accurti cita anche come opera dell'A. De complexu partium orationis e attribuisce l'edizione descritta ...
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mediastinus
Pier Vincenzo Mengaldo
In VE I XI 6 D. dichiara che, assieme ai dialetti più brutti d'Italia, come quelli di Friulani e Istriani, vanno ‛ gettate via ' tutte le parlate delle zone montagnose [...] con sto e teneo, accanto a quello di " in medio civitatis existens " (e si può aggiungere che già Prisciano (Inst. gramm. II 61) spiegava esclusivamente: " ‛ mediastinus '... a medio stando vel tenendo componi videtur ").
Non si tratterebbe di ...
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In ogni ricerca, l’interpretazione di fatti (o di personaggi ecc.) basata sull’esame di testi, documenti o su notizie storiche.
Definizioni
Il termine f., inteso nel mondo greco e latino come amore della [...] Figulo, Verrio Flacco, Aulo Gellio e, nei secoli della decadenza della filologia greca, Censorino, Nonio Marcello, Macrobio, Marziano Capella, Prisciano ecc. La raccolta e lo studio continuano (6°-14° sec. d.C.) nel mondo bizantino; ma già nel 6° sec ...
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SALERNITANA, SCUOLA
Pietro Capparoni
La scuola medica di Salerno dev'essere considerata la più antica istituzione medievale nell'Occidente europeo per l'esercizio e per l'insegnamento della medicina. [...] XI, scrisse un Passionarius o silloge delle malattie con un trattato sulle febbri (circa 1040), tratto dalle opere di Teodoro Prisciano, Alessandro di Tralles e Paolo d'Egina. Dal contesto chiaramente risulta che l'opera fu scritta a scopo didattico ...
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PANEGIRICO
Gino Funaioli
. I panegirici (πανηγυρικοὶ λόγοι, panegyrici [libri]) sono, nell'etimologia e nella storia del periodo più antico, discorsi tenuti in festive adunanze di popolo (πανήγυρις) [...] Costantino con Publilio Optaziano Porfirio, più tardi particolarmente con Claudiano (v.), con Flavio Merobaude, con Apollinare Sidonio, con Prisciano. Nobiltà d'idee non manca talora, per esempio in Claudiano, né luce di poesia, ma c'è quasi costante ...
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prisco
agg. [dal lat. priscus, affine a prior e primus (v. priore e primo)] (pl. m. -chi), poet. – Che appartiene a età antichissima, che risale a tempi remoti: le p. genti; la p. nobiltà, la nobiltà degli antichi, o dei progenitori; un mio...
ogamico
ogàmico agg. [der. dell’irland. ógham, medio irland. ogom o ogum, che è il nome della scrittura] (pl. m. -ci). – Denominazione dell’alfabeto (e quindi della scrittura) usato in Irlanda nei primi secoli dell’era cristiana e successivamente...