PIETRO da Pisa
Vito Sivo
PIETRO da Pisa (Petrus Pisanus diaconus). – Su di lui abbiamo scarsissime e incerte notizie, oltre a quelle fornite da Eginardo e Alcuino di York. Non sono note né la data della [...] , a cura di M. De Nonno - P. De Paolis - L. Holtz, I, Cassino 2000, pp. 289-326; A. Luhtala, «Excerpta» da Prisciano, Diomede e Pompeo compilati da P. da P. nel codice Bruxell. II 2572, ibid., pp. 327-350; P. Mastandrea, Classicismo e cristianesimo ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] a.C.) per il greco classico e, derivata da questa, quelle redatta da Apollonio Discolo (II sec. d.C.) e Prisciano (V sec. d.C.) per il latino, entrambe fondate sulle proprietà morfologiche delle parole. Assunta dai grammatici medievali, la partizione ...
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sodomiti
Giorgio Varanini
A designarli, D. non usa esplicitamente il termine, sibbene, a mo' di collettivo, il nome di Sodoma, città della Pentapoli tristamente famosa, con la vicina Gomorra, per il [...] cherci / e litterati grandi e di gran fama, / d'un peccato medesmo al mondo lerci, vv. 106-108), sono Brunetto Latini, Prisciano, Francesco d'Accursio, Andrea de' Mozzi (v. le voci relative).
L'episodio, che ha come protagonista il primo dei nominati ...
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Benedettino (Magonza 784 circa - ivi 856). Enciclopedista, organizzatore e divulgatore di cultura tra i più importanti dell'alto Medioevo, operando alle frontiere della cristianità, R. portò avanti, con [...] civilizzazione e cristianizzazione della Germania, è detto praeceptor Germaniae. Fu autore anche di una Grammatica, fondata su Prisciano e Beda. Così come sostanzialmente da Beda dipende il De computo, che rispondendo a domande del monaco irlandese ...
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GAI SABER (Companhia del Gai Saber o Consistori de la gaia Sciensa)
Alfred Jeanroy
Così s'intitolava da sé stessa una brigata di sette cittadini di Tolosa, poeti o dilettanti di poesia, che, nei primi [...] , da Brunetto Latini e Albertano di Brescia, per la parte grammaticale e rettorica, dai trattati di Isidoro di Siviglia, Prisciano, Donato, e soprattutto dal Dottrinale di Alessandro di Villedieu (v.) e dal Grecismo di Eberardo di Béthune (v.). Le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il secolo XII inaugura un nuovo periodo della storia medievale, in cui gli autori vivono in modo diverso [...] materia che vi si tratta, altre volte dipende dalla longevità di un testo: l’accesso agli antichi trattati di Donato e Prisciano, su cui si basa da Alcuino in poi l’insegnamento della grammatica, sarebbe stato arduo senza la mediazione del maestro ...
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Galeno Claudio (Galieno)
Enzo Volpini
Nato a Pergamo nel 129-130 d.C. e morto nel 200 circa, G. è considerato, dopo Ippocrate, il medico più illustre dell'antichità.
Accurato anatomista e fisiologo di [...] a Glaucone mediante l'aggiunta di vari capitoli (il cosiddetto Liber tertius) e poi integrata con estratti da Teodoro Prisciano (Euporiston, 1. II), col Liber Aurelii e col Liber Esculapii, trovò invece larga accoglienza nei secoli IX-X (A ...
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Visse, secondo la testimonianza di S. Gerolamo (Chron., ad a. 353), verso la metà del sec. IV a Roma. Nei manoscritti delle Artes (grammatiche) egli è detto grammaticus urbis Romae e vir clarissimus, orator [...] . Brummer, Vitae Vergilianae, Lipsia 1922. Si hanno parecchi frammenti citati da Servio nel suo Commento a Virgilio, da Prisciano, dagli Scholia Bernensia.
A un trattato perduto De structuris et pedibus oratoriis accenna Rufino nel De compositione et ...
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SOLINO, Caio Giulio (C. Iulius Solinus)
Vittorio De Falco
Sono ignote la patria e l'età in cui visse. Probabilmente nacque e dimorò a Roma, e fiorì verso la metà del sec. III d. C. Col suo nome è giunta [...] quale, testo scolastico già nel sec. VI, fu usata o ricordata da molti scrittori, per es., Agostino, Marziano Capella, Prisciano, Isidoro.
Edizione critica curata da T. Mommsen (2ª ed., Berlino 1895), di cui è fondamentale anche la prefazione.
Bibl ...
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POLENTON, Sicco
Paolo Viti
POLENTON, Sicco. – Figlio di Bartolomeo Ricci, detto Polenton, nacque a Levico, in Valsugana, nel 1375 o più probabilmente nel 1376. La famiglia era originaria di Padova e [...] accetta per autentici scritti apocrifi (ad esempio per Virgilio o Cicerone, le lettere di Seneca a s. Paolo, scambia Prisciano con Lattanzio Placido, ritiene autentiche le lettere di Lucano e Persio). Non manca però una capacità di lettura unita a ...
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prisco
agg. [dal lat. priscus, affine a prior e primus (v. priore e primo)] (pl. m. -chi), poet. – Che appartiene a età antichissima, che risale a tempi remoti: le p. genti; la p. nobiltà, la nobiltà degli antichi, o dei progenitori; un mio...
ogamico
ogàmico agg. [der. dell’irland. ógham, medio irland. ogom o ogum, che è il nome della scrittura] (pl. m. -ci). – Denominazione dell’alfabeto (e quindi della scrittura) usato in Irlanda nei primi secoli dell’era cristiana e successivamente...