De vulgari eloquentia
Pier Giorgio Ricci
Pier Vincenzo Mengaldo
Tradizione Manoscritta. - Comprende solo cinque testi (Berlino, Staatsbibliothek, lat. folio 437 [B], ora conservato a Tübingen; Grenoble, [...] fondamento delle nozioni grammaticali del trattato (v. in ispecie II VII), peraltro comuni, saranno sempre le Institutiones di Prisciano (di cui l'apertura del De vulg. Eloq. ricalca quasi certamente l'analogo attacco dell'epistola dedicatoria: " Cum ...
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Scienza greco-romana. Geografia
Germaine Aujac
Geografia
Probabilmente fu Eratostene di Cirene (276/272-196/192), terzo direttore della Biblioteca di Alessandria, a coniare il termine 'geografia' per [...] dei secoli. Anche la Descrizione di Dionisio conobbe una straordinaria fortuna: tradotta in latino da Avenio nel IV sec., da Prisciano di Cesarea nel VI sec., commentata in greco nel XII sec. dall'arcivescovo Eustazio di Tessalonica, quest'opera ha ...
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Scienza greco-romana. Scienza e istituzioni nella Tarda Antichita
Ilsetraut Hadot
Scienza e istituzioni
La matematica
Le quattro scienze matematiche ‒ aritmetica, geometria, astronomia e musica, riunite [...] scritti latini ebbero anch'essi la loro importanza nell'ambito della trasmissione del pensiero greco. Il suo allievo Teodoro Prisciano redasse in greco gli Euporista, basati soprattutto sulla farmacologia di Galeno, e in seguito li tradusse in latino ...
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Clemente VII, antipapa
Mark Dykmans
Roberto di Ginevra, di illustre famiglia feudale che faceva risalire la sua affermazione politica all'epoca carolingia, nacque nel castello di Annecy nell'anno 1342, [...] , Fr. 5227), un Messale (ivi, Lat. 848), un Tito Livio, donato a Jean Muret nel 1393 (ivi, Lat. 5740), il Prisciano di Londra, donato al Berry nel 1387 (London, British Library, Burney 275). Possedeva case a Villeneuve-lès-Avignon, e alcuni castelli ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] li aveva consegnati a Leonardo da Pesaro; Matteo de Ursariis da Salerno, che testa nel 1411, aveva prestato il suo Prisciano alla priora di S. Maria Celeste), sono dati in garanzia di mutui, sono comperati e venduti per cifre non trascurabili ...
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Le fonti per la ricerca archeologica
Mario Liverani
Domenico Musti
Maria Letizia Lazzarini
Francesca Romana Stasolla
Maria Isabella Marchetti
Paolo Delogu
Maria Adelaide Lala Comneno
Anna Filigenzi
Pia [...] dell'XI secolo al British Museum; la cosiddetta Carta Anglosassone del Codex Cottonianus, allegata ad un testo della Periegesis di Prisciano, e la carta di Matteo Parigi, entrambe al British Museum). A partire dall'VIII secolo, comunque, in Occidente ...
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prisco
agg. [dal lat. priscus, affine a prior e primus (v. priore e primo)] (pl. m. -chi), poet. – Che appartiene a età antichissima, che risale a tempi remoti: le p. genti; la p. nobiltà, la nobiltà degli antichi, o dei progenitori; un mio...
ogamico
ogàmico agg. [der. dell’irland. ógham, medio irland. ogom o ogum, che è il nome della scrittura] (pl. m. -ci). – Denominazione dell’alfabeto (e quindi della scrittura) usato in Irlanda nei primi secoli dell’era cristiana e successivamente...