La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] di Marziano, invece, a mano a mano furono sostituiti grazie al recupero di opere antiche; la grammatica da Donato e Prisciano (quest'ultimo rimesso in circolazione dall'VIII sec., e stabilmente dall'XI), l'aritmetica e la musica dalla traduzione ...
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Le Origini: Testi latini, italiani, provenzali e franco-italiani – Introduzione
Antonio Viscardi
Il presente volume vuole offrire un quadro quanto più possibile preciso della cultura letteraria italiana [...] e storici-; e usa gli stessi manuali e strumenti di studio (Valerio Massimo e Macrobio e Marciano Capella; Donato e Prisciano e la Rhetorica ad Herennium). L'avvento del cristianesimo non tocca né sovverte l'ordine degli studi che si inizia dalle ...
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mente
Alfonso Maierù
Nell'uso dantesco il termine designa la somma delle capacità più alte dell'uomo e, di volta in volta, l'intelletto, la ragione, la memoria; è usato anche a designare l'intelletto [...] 737a 9-10) l'intelletto agente nell'uomo è " divino " per la sua origine. Per l'uso di amente e demente, cfr. Prisciano Inst. gramm. XVII 152 (a proposito dei " nomina derivativa " che non conservano lo stesso genere del nome originario): " haec mens ...
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La retorica è, assieme alla grammatica, la più longeva disciplina che studi il linguaggio e il suo uso. Proprio per questa ragione, ogni tentativo di ricostruirne le vicende storiche, oltre che essere [...] nozioni di base della retorica). Ne scriveranno Boezio (480-524), Cassiodoro (480-575), Fortunaziano (V sec. circa), il grammatico Prisciano (VI sec. circa), fino al vescovo Isidoro di Siviglia (570-636). Caratteristica di questi trattati è la forma ...
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COLOCCI, Angelo
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Nacque a Iesi (prov. di Ancona) da Niccolò, che apparteneva ad antica famiglia cittadina, e da una sorella di Floriano Santoni. Fortunata era il nome che il Lancellotti attribuiva [...] , pure interessato a questi problemi, tuttavia, non pare ne sia stato l'autore. Grammatici, come Donato e Prisciano, e linguisti dell'età classica sono largamente rappresentati nella biblioteca dei C., che possedeva però anche trattati contemporanei ...
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Epistolografia e retorica
Giuseppina Brunetti
"I seni fecondi della retorica nutrono gli ingegni raccolti nella corte sveva" (Huillard-Bréholles, 1895, p. 372): così Pier della Vigna stigmatizza il [...] appaiono gli auctores citati: l'Ars poetica di Orazio, il De senectute di Cicerone, Virgilio, Giovenale, Ovidio, il Prisciano minore (addotto solo da Tommaso di Capua nella definizione di dictamen), il Barbarismo di Donato, "che, a questa altezza ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Muovendo dalla controversia sull’uso dell’aristotelismo come base per l’insegnamento [...] ), nell’ambito dell’insegnamento grammaticale dove, in polemica con la precedente tradizione dei commenti alle Institutiones grammaticae di Prisciano, i modisti assumono l’ideale della scienza aristotelica (universale e a priori) come fulcro per una ...
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COSMICO, Niccolò Lelio
Roberto Ricciardi
Nacque a Padova non più tardi del 1420. Il suo vero nome era forse quello con il quale lo chiama l'autore dei sonetti maledici contro di lui, attribuiti al Pistoia [...] " (Percopo, I sonetti..., p. 109) e gli rivolse sonetti scherzosi, come quello contro un grammatico pedante accusato di aver "mangiato Prisciano" (ibid., p. 350), o l'altro serio, anteriore al 1496, in cui il Pistoia si lamenta di esser stato ...
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DEL VIRGILIO, Giovanni
Emilio Pasquini
Nacque a Bologna, secondo l'accessus del codice XIII. G. 33 della Biblioteca naz. di Napoli ("natione Bononiensis, habitans in Porta Nova ante ecclesiam Sancti [...] dei "modisti" (Boezio di Dacia, Roberto Kilwardby, Simone di Dacia ecc.), nonché della tradizionale grammatica normativa (Prisciano, Donato, Pietro Elia ecc.), per l'abbondanza di citazioni classiche accanto all'impiego saltuario di citazioni in ...
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GUGLIELMO da Pastrengo
Monica Cerroni
Nacque intorno al 1290 da Iacopo e Armelina, quasi certamente a Verona: l'appellativo, che sempre accompagna il suo nome, indica, più che il luogo di nascita, l'origine [...] opera, oltre all'uso simultaneo di più fonti, è il ricorso a una documentazione fino ad allora inesplorata: da Prisciano, per esempio, derivano le notizie su Accio e, soprattutto, su Nevio, cui è dedicato il primo ritratto filologicamente attendibile ...
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prisco
agg. [dal lat. priscus, affine a prior e primus (v. priore e primo)] (pl. m. -chi), poet. – Che appartiene a età antichissima, che risale a tempi remoti: le p. genti; la p. nobiltà, la nobiltà degli antichi, o dei progenitori; un mio...
ogamico
ogàmico agg. [der. dell’irland. ógham, medio irland. ogom o ogum, che è il nome della scrittura] (pl. m. -ci). – Denominazione dell’alfabeto (e quindi della scrittura) usato in Irlanda nei primi secoli dell’era cristiana e successivamente...