Linguistica
L’a. è il rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto ad altre della stessa parola (a. di parola), della stessa [...] nella parola, l’a. si distingue in vari tipi: a. fisso, nelle lingue in cui la posizione dell’a. è stabilita a priori su una certa sillaba in tutte le parole (sulla radicale, per es., in tedesco, sulla finale in francese, sull’iniziale in ceco ...
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Filosofo e filologo (Parigi 1801 - ivi 1881). Interruppe gli studî di medicina per dedicarsi all'insegnamento e approfondire la conoscenza delle lingue classiche e orientali. Partecipò alla vita politica [...] fu da Comte stesso sconfessato (1852). Si attenne rigorosamente al metodo positivo, inteso come rifiuto di ogni speculazione a priori, sostenendo che le uniche scienze degne del nome erano quelle basate sull'osservazione e l'esperimento. Veniva così ...
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Per lingua inventata si intende una lingua artificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingue artificiali per motivi [...] XIX secolo si caratterizza piuttosto per l’inversione della direzione, che non ha più puntato verso una lingua a priori quanto, più pragmaticamente, verso una lingua a posteriori, in grado di semplificare e sintetizzare le lingue esistenti ed essere ...
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Supposizione di fatti (o situazioni, sviluppi di un’azione ecc.) ancora non realizzati ma che si prevedono come possibili o si ammettono come eventuali, oppure spiegazione, fondata su indizi e intuizioni, [...] hanno la stessa probabilità 1/6 di presentarsi? Il problema si presenta più agevole se sappiamo quali caratteristiche può presentare a priori il dado, quali sono cioè le i. alternative che si possono presentare oltre a quella che il dado sia buono ...
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KRIPKE, Saul Aaron
Antonio Rainone
Logico e filosofo statunitense, nato a Bayshore (New York) il 13 novembre 1940. Laureato alla Harvard University, è stato assistente alla Princeton University (1964-66) [...] nomi propri risultano necessariamente vere, tali cioè da valere in ogni mondo possibile, benché ciò non significhi che siano vere a priori (un risultato, questo, in contrasto con la tradizione filosofica che identifica verità necessaria con verità a ...
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Linguistica
Si definisce vocale a., in contrapposizione a vocale chiusa, quella nella cui pronunzia è maggiore la distanza tra la superficie superiore della lingua e il palato, calcolata nel luogo diaframmatico; [...] , una struttura topologica in un insieme sì da renderlo uno spazio topologico, è proprio quello di assegnare a priori i suoi insiemi a., soddisfacenti naturalmente a opportuni assiomi (➔ spazio).
In araldica a. è attributo di una figura ...
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Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] romanza, strenua applicazione pionieristica di logica formale, non collima con l'eloquente esemplificatore ancora faurieliano dell'a priori romantico nell'Histoire poétique de Charlemagne (1865), anche se un'erudizione poi divenuta norma si studia di ...
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Linguistica
AAndré Martinet
di André Martinet
Linguistica
sommario: 1. Il linguaggio e le lingue. 2. Profilo storico. 3. La descrizione delle lingue. 4. Lo stile. 5. L'acquisizione del linguaggio e [...] del presente e di tutte le lingue future, non sia possibile stabilire degli universali se non a partire da a priori inverificabili, e che i linguisti abbiano interesse a definire il genere di oggetto che desiderano sottoporre a esame e a considerare ...
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Semantica
Giulio Lepschy
(XXXI, p. 334; App. III, ii, p. 692; IV, iii, p. 298)
Ciò che caratterizza gli studi di s. negli ultimi decenni del 20° secolo è la convergenza di due filoni di ricerca precedentemente [...] sostenevano che il significato delle frasi dipende dalla loro verificabilità. A parte le proposizioni analitiche a priori della logica e della matematica, le proposizioni sintetiche delle scienze devono essere verificabili ricorrendo ai fatti ...
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priora
prïóra s. f. [femm. di priore]. – Titolo che spetta alla superiora di un monastero di diritto pontificio (ossia appartenente a un vero ordine), dato anche alle superiore di conventi dipendenti da autorità diocesane.
priorato
s. m. [der. di priore; cfr. lat. tardo prioratus -us «priorità»]. – 1. a. Titolo, dignità, ufficio di priore, sia come carica ecclesiastica (con questa accezione, talora riferito anche a una priora), sia come carica politica. b. Periodo...