Linguaggio e realtà
Massimo Dell'Utri
Il ruolo centrale assunto dal linguaggio nell'analisi filosofica del 20° sec. ha posto in primo piano la questione della sua relazione con la realtà: in che modo [...] che - contrariamente alla tradizione filosofica che sovrappone l'insieme degli enunciati necessari all'insieme degli enunciati a priori, intrecciando la nozione di necessità e quella di apriorità - un enunciato necessario può essere empirico, ossia a ...
Leggi Tutto
Questo termine che, fin dall'antichità, indica l'arte o la scienza dell'interpretazione di un testo (poetico, letterario, giuridico, religioso, ecc.), ha assunto particolare rilevanza filosofica nel Novecento [...] und Sprachwissenschaft, Berlino 1965) che cerca d'individuare nella storicità e intersoggettività dialogica del linguaggio il vero a priori dell'uomo e della ragione. Nella misura in cui il pensiero di Heidegger è andato poi evolvendo dalla ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. Scienza e forme di sapere in Platone
Luc Brisson
Scienza e forme di sapere in Platone
L'atteggiamento di Platone nei confronti del sapere relativo al mondo sensibile è oggetto [...] tre termini (A, B, C) sia il termine medio di questa progressione, ovvero B). La teoria delle 'medietà' s'inscrive a priori nel quadro dell'aritmetica e delle sue applicazioni alla musica: A, B e C designano allora dei numeri. Intercalare un medio B ...
Leggi Tutto
Autorita
Augusto Del Noce
di Augusto Del Noce
Autorità
sommario: 1. Eclissi dell'idea di autorità e crisi del mondo contemporaneo. 2. Autorità e potere. 3. Autorità e rivoluzione. 4. L'Occidente e il [...] 1951 (tr. it.: L'uomo e lo Stato, Milano 1953).
Mazzantini, C., Il problema delle verità necessarie e la sintesi a priori del Kant, Torino 1935.
Reich, W., Die Sexualität im Kulturkampf, Wien 1930, 19494 (tr. it.: La rivoluzione sessuale, Milano 1963 ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] che la mente possa indagare un Universo inanimato; a differenza della fisica, la scienza del vivente non ha alcun fondamento a priori. Allo stesso tempo, come aveva sostenuto Reimarus, vi è una 'armonia' o 'corrispondenza' fra esseri animati e Natura ...
Leggi Tutto
ANCESCHI, Luciano
Niva Lorenzini
Nacque a Milano il 20 febbraio 1911 da Giovanni, industriale, e Agar Zambonini, casalinga, secondo di quattro fratelli (Luigi, Mario, Anna Maria). Il 5 settembre 1938 [...] ogni assolutismo concettuale e perciò in contrapposizione all’idealismo crociano prevalente, che dava dell’arte definizioni a priori, relegandola ad atto intuitivo che ne condizionava l’autonomia.
L'apprendistato e le prime prove critiche
Nella ...
Leggi Tutto
COLORNI, Eugenio
Eugenio Garin
Nacque a Milano il 22 apr. 1909, secondogenito di Alberto, industriale, di famiglia ebraica mantovana, e di Clara Pontecorvo di origine pisana. Per indole incline all'introspezione, [...] del Croce fra la ricchezza delle analisi empiriche ("il suo spirito di sperimentatore indefesso") e una impalcatura imposta a priori. Naturalmente il Croce non solo respinse la critica, ma considerò positivamente la successiva svolta del C., che pure ...
Leggi Tutto
BURANA (Borana), Giovanni Francesco
Giorgio Stabile
Nacque a Verona negli ultimi decenni del sec. XV, con ogni probabilità intorno al1475-80.
Molto giovane, ancor prima di addottorarsi, prestava già [...] prese a raccogliere e a rielaborare il materiale d'insegnamento e di studio e a stendere un ampio commento agli Analytica priora di Aristotele, con l'intenzione di pubblicarlo. Prima che potesse dare l'opera alle stampe il B. moriva per un'epidemia ...
Leggi Tutto
Diritto
Attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato. In senso più ampio, tutta l’attività che si svolge dinanzi all’autorità giudiziaria per giungere [...] da cui mosse la sua indagine gnoseologica, concepita come ricerca della possibilità di g. sintetici che fossero però a priori come gli analitici. Diverso da questi g. era quello a cui nella Kritik der Urteilskraft Kant attribuiva l’interpretazione ...
Leggi Tutto
Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] un legislatore (argomento deontologico); c) prove relative al momento teoretico, tra cui il cosiddetto argomento ontologico o a priori, che afferma l’esistenza di D. essere implicita nell’idea di lui come perfezione suprema, la prova cosmologica ...
Leggi Tutto
priora
prïóra s. f. [femm. di priore]. – Titolo che spetta alla superiora di un monastero di diritto pontificio (ossia appartenente a un vero ordine), dato anche alle superiore di conventi dipendenti da autorità diocesane.
priorato
s. m. [der. di priore; cfr. lat. tardo prioratus -us «priorità»]. – 1. a. Titolo, dignità, ufficio di priore, sia come carica ecclesiastica (con questa accezione, talora riferito anche a una priora), sia come carica politica. b. Periodo...