LAZZERI, Gerolamo
Roberto Pertici
Nacque l'11 maggio 1894 a Bola di Tresana, in Lunigiana, da Antonio e da Elvira Pizzi, in una famiglia di possidenti segnata precocemente dal suicidio del padre e da [...] , ha almeno ridisegnato la carta politica europea sulla base del principiodinazionalità: affinché, tuttavia, queste nuove realtà non venissero infettate dal nazionalismo, sarebbe stato necessario il trionfo degli ideali del presidente degli ...
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PARENZO, Cesare
Gian Luca Fruci
– Nacque a Rovigo il 20 novembre 1842 da Moisé e Amalia Romanin.
Appartenente a una famiglia borghese di religione ebraica, dopo aver frequentato il ginnasio annesso [...] ultimi ministeri Depretis. Nel giugno 1882 si oppose all’annessione di Assab denunciando la violazione del principiodinazionalità e nel gennaio 1885 intervenne sul massacro di una spedizione commerciale avvenuto in Africa orientale, paventando le ...
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GIFUNI, Giambattista
Emilia Lamaro
Nacque a Lucera il 9 apr. 1891 da Gaetano, avvocato del foro di Lucera, e da Fortunata Consiglio. Seguendo la tradizione familiare, si dedicò agli studi giuridici, [...] dissensi esistenti nelle sfere militari circa la questione adriatica nonché all'utopia wilsoniana di giustizia assoluta in relazione all'applicazione del principiodinazionalità. In merito alla corrispondenza fra Salandra e G. Fortunato, il G. aveva ...
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MARCHETTI, Prospero
Fabio Zavalloni
Nacque ad Arco, presso Trento, il 13 apr. 1822 da Saverio, discendente da una facoltosa famiglia di Bolbeno stabilitasi ad Arco all'inizio del XIX secolo, e da Caterina [...] milanese volle avere una propria delegazione a Francoforte, capace di sostenere, presso i deputati tedeschi, il diritto dell'Italia di sottrarsi al giogo austriaco in nome del principiodinazionalità. Agli inviati G. Morelli e A. Porro si aggiunse ...
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PERNICE, Angelo
Giuseppe De Santis
PERNICE, Angelo. – Nacque a Catania il 21 novembre del 1873 da Francesco e Carmela Guerrera; sposò Laura Calosi, senza avere figli.
Compì gli studi nella sua città [...] sulle cause della guerra mondiale. Nelle diciotto pagine che compongono questo contributo se da un lato riconobbe che il principiodinazionalità fosse sacro per tutti i popoli, dall’altro argomentò che la nazione non era la semplice risultanza del ...
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CATINELLI, Carlo
Sergio Cella
Nacque a Gorizia il 30 marzo 1780,secondogenito di Carlo, agiato possidente d'origine modenese, e di una Elisabetta di cui si ignora il cognome.
Iniziò gli studi nel collegio [...] è solo un aspetto della tendenza generale europea a sostituire il principiodinazionalità alla sistemazione, conforme alla storia e alla geografia della penisola, data dal congresso di Vienna. Ma l'Europa ha ancora bisogno d'un'Austria forte ...
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DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primo di quattro figli, ebbe due [...] indire un plebiscito nel Trentino, osservava che quelle popolazioni attendevano "dal trattato di pace, il riconoscimento del principionazionale" e, se il plebiscito fosse stato indetto, esprimeva la convinzione "che la stragrande maggioranza della ...
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CAVOUR, Camillo Benso conte di
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque a Torino il 10 ag. 1810, secondogenito di Michele e Adele de Sellon, nell'avito palazzo nel quale convissero a lungo quattro famiglie [...] a Rattazzi, il 2 marzo '56, che installare il duca di Modena nei principati danubiani, per ottenere ch'egli cedesse al Regno sardo il suo territorio, era pur sempre "rendersi colpevoli di lesa nazionalità"(Cavour e l'Inghilterra, I, p. 241).
A Parigi ...
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CARLO ALBERTO, re di Sardegna
Giuseppe Talamo
Nato a Torino il 2 ott. 1798 da Carlo Emanuele, principedi Carignano, e da Maria Cristina Albertina, principessa di Sassonia Curlandia, venne tenuto a [...] assolvere.
Si andarono così raccogliendo attorno al principedi Carignano i fautori di un rinnovamento dello Stato sabaudo che guardavano nobili dinazionalità "estera" avrebbero dovuto essere riscattati in contanti, gli altri con cartelle di rendita ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] o interventi militari stranieri. Il G. s'inoltrò pertanto in una politica nazionale alquanto avventurosa, seppur coerente con il principio, carico di valore ideale ma povero di forza normativa e da lui ribadito in documenti ufficiali, per il quale ...
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nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...
nazionale
agg. [der. di nazione]. – 1. a. Che è proprio di una nazione, considerata come unità etnica: lingua, letteratura n.; i caratteri n. di un popolo; stato n., lo stato fondato sul principio di nazionalità. b. Della nazione, considerata...