MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] , un ambiente assai favorevole allo sviluppo del teatro drammatico nazionale. Si può forse affermare che Milano fu in quegli anni alla condizione di una provincia dell'impero. Tale è l'opera di Maria Teresa, di Giuseppe II e del principedi Kaunitz, ...
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NAVE (XXIV, p. 341; App. I, p. 883)
Leonardo FEA
Dante SOLIMBERGO
Leonardo FEA
Eugenio DE VITO
Sergio FERRARINI
La nave dal 1938 al 1948. - La navigazione marittima e fluviale, dopo l'avvento e il [...] luogo da principio a gravi inconvenienti, soprattutto a causa di difficoltà di circolazione e di corrosioni nei e segg.) si distinguono in: a) carte di bordo, che sono l'atto dinazionalità e il ruolo di equipaggio per le navi maggiori, e la licenza ...
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RESISTENZA
Mario Niccoli
. L'accezione specifica del termine si ricollega comunemente ai clandestini Cahiers de la résistance, ma in realtà ha precedenti sia in francese, sia in italiano. Con esso s'intendono [...] differenze date dall'unità etnica italiana di fronte al contrasto dinazionalità in Iugoslavia - la Resistenza iugoslava , se non negli atti ufficiali del CVL) si raccolsero da principio nelle montagne in piccoli gruppi autonomi, che solo più tardi - ...
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IUGOSLAVIA (XX, p. 15; App. I, p. 767; II, 11, p. 125; III, 1, p. 936)
Giorgio Valussi - Pio Nodari
Marco Dogo
Predrag Matvejevic
Sergio Rinaldi Tufi
Miodrag B. Protic
La Repubblica socialista federativa [...] dibattito in cui vennero a espressione le suggestioni dei nazionalismi latenti: prima avvisaglia, a livello culturale, del processo del sistema di pianificazione sociale. Vanno segnalati, ancora, l'estendersi del cosiddetto principiodi delegazione ...
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Rifugiati
Fiorella Rathaus
(App. II, ii, p. 711)
Nell'uso comune del termine, si tende ad appiattire le differenze tra coloro che sono stati costretti a lasciare del tutto il proprio paese e coloro [...] , sono obbligati a fare affidamento sulla protezione internazionale anziché nazionale. Essi beneficiano del principio del non refoulement (non respingimento), che fa divieto agli Stati di rimandarli in paesi in cui la loro sicurezza sarebbe in ...
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WILSON, Thomas Woodrow
Augusto Torre
Presidente degli Stati Uniti d'America dal 1913 al 1921. Nacque a Staunton (Virginia) il 28 dicembre 1856, da famiglia originaria scozzese. Questa circostanza, insieme [...] a causa della guerra mondiale.
Al principiodi questa W. proclamò la neutralità, e con questa decisione interpretò l'unanime volontà della nazione. Per lui la pace non era in antitesi con la grandezza nazionale: sentì profondamente la tragedia della ...
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. Le prime origini di una politica di c., da parte del potere sovietico, risalgono in effetti agli ultimi anni di Lenin, quando l'attesa della guerra rivoluzionaria venne meno dinanzi alla prospettiva [...] non esclude, anzi implica la lotta ideologica e l'appoggio ai movimenti di liberazione nazionale, essendo una forma della lotta di classe sull'arena mondiale. Come principiodi diritto internazionale, la c. è valida esclusivamente nelle relazioni Est ...
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Il comunismo si ripresenta col suo nome proprio e classico nel 1917, quando N. Lenin, nelle sue Tesi dî aprile, richiede di chiamare "comunista" il partito bolscevico (cioè improntato nella teoria e nella [...] politica e sociale; principio dello stato socialista (integrazione di Stato e Rivoluzione di Lenin), riaffermazione cioè dell'importanza dello stato (socialista) dal punto di vista nazionale (interno) e internazionale; principio della importanza del ...
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Decolonizzazione
Adolfo Miaja de la Muela
di Adolfo Miaja de la Muela
Decolonizzazione
Sommario: 1. Delimitazione storica del concetto; comparazione fra la decolonizzazione odierna e la conquista dell'indipendenza [...] e libertà; 6) qualsiasi tentativo diretto a distruggere totalmente o parzialmente l'unità nazionale e l'integrità territoriale di un paese è incompatibile con i fini e i principî delle Nazioni Unite; 7) tutti gli Stati debbono osservare fedelmente e ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] o interventi militari stranieri. Il G. s'inoltrò pertanto in una politica nazionale alquanto avventurosa, seppur coerente con il principio, carico di valore ideale ma povero di forza normativa e da lui ribadito in documenti ufficiali, per il quale ...
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nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...
nazionale
agg. [der. di nazione]. – 1. a. Che è proprio di una nazione, considerata come unità etnica: lingua, letteratura n.; i caratteri n. di un popolo; stato n., lo stato fondato sul principio di nazionalità. b. Della nazione, considerata...