CICALA, Andrea di
Norbert Kamp
Nacque da Paolo conte di Alife e di Golisano (od. Collesano) e da Sica Musca. La famiglia era originaria di Castelcicala in Campania, ma il C. passò la giovinezza nei [...] parte del concilio di Lione sembra aver susci, tato anche nel C. dubbi sulla legittimità del suo governo pp. 235s.; P. Colliva, Ricerche sul principiodi legalità nell'amministrazione del Regno di Sicilia al tempo di Federico II, Milano 1964, pp. 141, ...
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GIARDINA, Camillo
Marco Mantello
Nacque a Pavia il 29 marzo 1907 da Andrea e da Emma De Corradi, entrambi siciliani.
All'epoca il padre, personalità di spicco del movimento cattolico e fra i primi iscritti [...] gli stranieri "sub scuto potestatis" e senza figli legittimidi "thingare" ad altri o alienare a qualsiasi titolo 'editto di Rotari non sancirebbe a suo parere alcun principiodi diritto germanico di riconoscimento del lavoro come modo di acquisto ...
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FODERARO, Salvatore
Giulia Caravale
Nacque a Cortale (Catanzaro) il 26 febbr. 1908 da Giovambattista e Maria Teresa Cimino. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza dell'università di Roma, si laureò [...] della rivista, aveva sottolineato la perdurante validità del principio della divisione dei poteri - il F. sosteneva parziale".
Il nuovo indirizzo di studio appare confermato dal saggio Osservazioni sui limiti dilegittimità del decreto legge, apparso ...
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GUELI, Vincenzo
Giulia Caravale
Nacque a Catania il 10 dic. 1914 da Raffaele e Anna (Marianna) Mazzarino. Laureatosi in giurisprudenza nell'Università di Roma il 16 nov. 1935, il 10 nov. 1938 conseguì [...] il principiodi uguaglianza. Sempre nel 1957 uscì il saggio La Corte costituzionale, in Scritti giuridici in memoria di P della Corte costituzionale a controllare la legittimità costituzionale del procedimento di formazione delle leggi, in Rassegna ...
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MIGLIO, Gianfranco.
Alessandro Campi
– Nacque a Como l’11 genn. 1918, terzo di quattro figli, da Leonida, di professione pediatra, e da Maria Rosa Pagani.
In famiglia – di nobili origini per la parte [...] ordine politico «interno» (fondato sulla concordia civile, sul principiodi «esclusione» e sulla distinzione tra governanti e governati, modello costituzionale di stampo autoritario e plebiscitario, l’unico a suo giudizio in grado dilegittimare una ...
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GERMANI, Gino
Luciano Pellicani
Nacque a Roma il 4 febbr. 1911, di famiglia cattolica, da Luigi e Lina Catalini. Nel 1931 si iscrisse alla facoltà di economia, ma, arrestato a motivo delle sue frequentazioni [...] . Ciò rende legittimo dire che, con la modernità, si è affermato in modo prepotente il principio della crescente autonomia dei sottosistemi, il quale ha trovato la sua espressione più vistosa e significativa nella formazione di un'economia centrata ...
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MUSIO, Giuseppe
Italo Birocchi
MUSIO, Giuseppe. – Nacque a Bitti, ora in provincia di Nuoro, da Francesco Angelo e da Rosalia Carta Cordoña. Come data di nascita si indica di solito il 15 maggio 1797, [...] – affrontate con posizioni di fermo costituzionalismo. Facendo leva sul principio della divisione dei poteri, , avrebbe dovuto essere organo di merito, e precisamente di terza istanza, e non corte dilegittimità (Sulla Cassazione come unica suprema ...
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SERENA DI LAPIGIO, Ottavio
Ennio Corvaglia
– Nacque ad Altamura il 18 agosto 1837 da Gennaro, avvocato e noto studioso di diritto ed economia, appartenente a un casato patrizio risalente alla fine del [...] nei capoluoghi di ogni provincia, a disposizione degli studiosi, sancendo il principio della pubblicità dilegittimità abbinava la giurisdizione di merito. In occasione della sua inaugurazione (4 novembre 1907) pronunciò, sulla scia del pensiero di ...
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GRASSI, Carlo
Stefano Tabacchi
Nacque a Bologna nel 1519 o nel 1520, figlio di Giovanni Antonio, futuro senatore di Bologna, e di Diana di Carlo Grati. Apparteneva a una famiglia di notevole rilievo [...] , sulla base di un'ampia disamina della natura del sacramento, la legittimità dei matrimoni clandestini Bologna 1616, pp. 38 s.; Id., Li dottori bolognesi di legge canonica e civile dal principiodi essi per tutto l'anno 1616, Bologna 1620, p. ...
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GIOVANNI
Andrea Tilatti
Nulla sappiamo delle origini di G. né della sua vita prima dell'ascesa al patriarcato di Aquileia, che è da porre presumibilmente nel 984, giacché in un documento del 1015 G. [...] degli arcivescovi di Salisburgo. Il mancato stabilirsi, nel corso del IX e sul principio del X secolo, di un duraturo dilegittimità. La prima notazione stimola un collegamento con una lettera del 1010 di papa Sergio IV ad Andrea, vescovo di ...
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legittimita
legittimità s. f. [der. di legittimo]. – 1. L’essere legittimo, conforme cioè al diritto, alla legge, alle disposizioni dell’ordinamento giuridico: l. di un comportamento; l. di un ordine, di un divieto; l. di un atto amministrativo,...
legittimismo
s. m. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimisme]. – In senso storico, atteggiamento e dottrina politica (formulata al Congresso di Vienna dal ministro francese Ch.-M. de Talleyrand) che, in contrasto con i principî della...