Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] interamente all’esperienza storica, il secondo crede ancora all’induzione e deduzione filosofica (Sull’origine, cit., p. alla «conoscenza del principio vitale» (p. 126).
Ma lo scopo principale di Villari era quello di incoraggiare un nuovo ...
Leggi Tutto
Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 99 (2020)
Mauro Moretti
– Nacque a Napoli il 3 ottobre 1827 da Matteo e da Luisa Ruggiero, secondo di sei figli.
Il padre, avvocato, scomparve durante l’epidemia di colera del 1837. Di buona condizione sociale era anche la famiglia materna, oltre che ben inserita negli ambienti napoletani: uno zio, Francesco ... ...
Leggi Tutto
Mauro Moretti
Storico e uomo politico, nato a Napoli nel 1827 e morto a Firenze nel 1917. Allievo di Francesco De Sanctis, partecipò ai moti del 1848; si trasferì poi a Firenze, portando con sé l’abbozzo di un volume su Girolamo Savonarola. Nel 1854, in un saggio che si chiudeva con una breve analisi ... ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pasquale Villari
Luigi Mascilli Migliorini
Il rinnovamento storiografico operato da Pasquale Villari nel nome del ‘metodo positivo’ nelle scienze sociali deve ritenersi lo sforzo di maggiore profondità e coerenza compiuto dalla cultura storica italiana per allinearsi, dopo l’Unità, alle correnti ... ...
Leggi Tutto
Storico e politico (Napoli 1826-Firenze 1917). Esule a Firenze dopo aver partecipato al moto napoletano del 1848, fu docente universitario (1870-76; 1880-82), deputato, senatore (dal 1884) e ministro della Pubblica istruzione (1891-92). Allievo di F. De Sanctis, partecipò al dibattito storiografico ... ...
Leggi Tutto
Storico e uomo politico (Napoli 1826 - Firenze 1917). Nella sua formazione culturale e spirituale furono decisivi l’esempio e l’insegnamento di Francesco De Sanctis, con il quale partecipò alla rivoluzione napoletana del 1848. Vittima della reazione borbonica, fu costretto all’esilio e si stabilì a ... ...
Leggi Tutto
Storico e uomo politico (Napoli 1826 - Firenze 1917), fratello di Emilio. Esule a Firenze dopo aver partecipato al moto napoletano del 1848, insegnò storia all'univ. di Pisa (1859) e all'Istituto di studi superiori di Firenze (1865-1913). Socio nazionale dei Lincei (1878), deputato (1870-76; 1880-82), ... ...
Leggi Tutto
Franco Lanza
Storico (Napoli 1826 - Firenze 1917); occupò dapprima la cattedra di filosofia della storia nell'università di Pisa (1859-1865), poi quella di storia moderna a Firenze (1865-1913). Discepolo di F. De Sanctis, tenne lunga corrispondenza col maestro; dal 1896 al 1903 fu anche presidente ... ...
Leggi Tutto
Francesco Ercole
Storico e uomo politico italiano, nato a Napoli il 3 ottobre 1826, morto a Firenze il 17 dicembre 1917. Dal 1859 al 1865 insegnante di storia nell'univeesità di Pisa; dal 1865 al 1913, insegnante, prima di storia moderna, poi di propedeutica storica, nel R. Istituto di studî superiori ... ...
Leggi Tutto
empirismo
Anna Lisa Schino
L'esperienza come unica fonte della conoscenza
L'empirismo è un un indirizzo di pensiero che riconduce tutte le nostre conoscenze all'esperienza esterna (le sensazioni relative [...] di tutte le nostre conoscenze, l'empirismo si oppone all'innatismo e al razionalismo, che fanno derivare la conoscenza o dalle idee innate o per deduzione da principi metodo dell'empirismo è quindi l'induzione.
L'empirismo non riconosce alcuna ...
Leggi Tutto
Hauptsatz di Gentzen
Silvio Bozzi
Con questo nome (che significa teorema fondamentale) nella letteratura logica si indica una classe di teoremi il cui prototipo è dato dal risultato ottenuto da Gerhald [...] elementari e a teorie più potenti dell’aritmetica utilizzando principi metateorici – in particolare principi d’induzione o di recursione – che trascendono il punto di vista finitista ma conservano un qualche carattere costruttivo. Ricerche importanti ...
Leggi Tutto
Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni del Novecento.
C.S. Peirce: dal pragmatismo al pragmaticismo
Il termine [...] lato, con la volontà di credere, con il migliorismo, per cui la stessa divinità è intesa come principio attivo, ancora aperto, Contro l’empirismo, il p. nega la riduzione del pensiero a induzione o a convenzione e afferma che nulla ci è mai dato in ...
Leggi Tutto
Economista e filosofo (Liverpool 1835 - Galley Hill, Kent, 1882). Pienamente aderente all'etica utilitaristica, il suo pensiero esercitò profondi influssi, soprattutto in Inghilterra. La sua teoria economica, [...] grado finale di utilità - il principio dell'utilità di logica e filosofia morale nell'univ. di Manchester (1863-75) e di economia politica in quella di Londra (1876-81). Particolarmente notevoli, nei suoi scritti di logica, le teorie dell'induzione ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Daniel Garber
Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Il XVII sec. fu [...] naturale, si è pronti per il passaggio successivo, l'induzione, che Bacon chiama la 'prima vendemmia'. A questo punto quanto tali, vale a dire internamente dotati dei principîdi moto e quiete. Di conseguenza, era importante osservare il modo in ...
Leggi Tutto
Idealismo
VVittorio Mathieu
di Vittorio Mathieu
Idealismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il trascendentalismo. 3. Lo ‛gnoseologismo'. 4. L'apporto romantico. 5. L'idealismo rovesciato. 6. Il ‛significato [...] , filtrato attraverso il fenomenismo di C. B. Renouvier (1815-1903) e lo studio sul fondamento dell'induzionedi J. Lachelier (1834-1918 sui ‛maggiori', dato che tra essi, in linea diprincipio non riconosce nessuna differenza: ‟Dell'universale è da ...
Leggi Tutto
Ideologia
Kurt Lenk
Introduzione
Il termine 'ideologia' è usato oggi in una varietà di accezioni: da quella di autoillusione collettiva e di espressione di determinati interessi a quella di organizzazione [...] metodo conoscitivo specifico, quello dell'induzione fondata sull'esperienza. Bacone distingue quattro specie di idoli: gli idola tribus, benché generato dalla cieca 'volontà di vita', può in linea diprincipio liberarsi dalla condanna della sua ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia
Thérèse-Anne Druart
Scienza e filosofia
Nella cultura islamica medievale manca una netta distinzione tanto tra filosofia [...] come nel campo della poesia, in cui i piedi sono le unità di base dei metri. Quanto alle cause finali, per esse non vi è scoperta dei principî fondamentali della musica, attraverso l'esperienza (taǧriba), che si distingue dall'induzione (istiqrā᾽), ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. L'intuizionismo di Brouwer
Anne L. Troelstra
L'intuizionismo di Brouwer
Nella dissertazione Over de Grondslagen der Wiskunde (I fondamenti della [...] numerici. La definizione è per induzione sul numero di simboli logici di un enunciato (formule senza variabili realizzabile la seguente versione della tesi di Church:
CT0 ∀n∃mA(n,m)→∃k∀nA(n,k•m),
un principio chiaramente incompatibile con la logica ...
Leggi Tutto
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...
variazionale
agg. [der. di variazione]. – Nel linguaggio scient., relativo a una variazione o a variazioni. Per es., in fisica, induzione v., l’induzione elettromagnetica prodotta da variazioni di un campo magnetico (si contrappone a mozionale,...