DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] a ribadire le proprie interpretazioni o i propri principî metodologici nei confronti di altri studiosi (oltre al citato Emout, V. il senso di ciò che una lingua è nella pienezza delle sue forme comunicative ed espressive e nella sua identità stessa" ( ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] essere più o meno marcate in funzione dell’identità del parlante, del tipo di testo, ecc.; e dall’altra l’entità dello 1984: 55).
Questo gioco di forze per certi versi opposte è controllato dal principio dell’appropriatezza: in funzione degli ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] 1675) si ispiravano al criterio pre-illuministico di creare simmetria, almeno in linea diprincipio, tra chi scrive le leggi e chi Bruni, Francesco (a cura di) (1992), L’italiano nelle regioni. Lingua nazionale e identità regionali, Torino, UTET.
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] è l’istinto umano a stabilire e conservare l’identità sociale»).
Riconosciuta da sempre, in particolare sotto l’ non sempre ben definibili, anche se in linea diprincipio la seconda dimensione di variazione a intervenire è quella diastratica, e sulla ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] di Mozart (Marazzini 20023: 341-344), il quale a sua volta si dilettava a usare l’italiano nella corrispondenza (Folena 1983: 432-469) (➔ melodramma, lingua del; ➔ italiano in Europa). E nel confronto europeo matura una riflessione sull’identità ...
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Il testo narrativo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macroatto (➔ pragmatica) di narrazione, che [...] centralità del tempo come criterio di organizzazione del contenuto e principio strutturante del testo (➔ L’isola di Arturo di Elsa Morante il narratore che racconta gli eventi in prima persona è un ragazzo, con una identità dunque espressamente ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] than mine [minepron. = myagg. house]
A causa di tale identità formale, nella letteratura specialistica è stato proposto che aggettivi e può osservare, tale principio ha tuttavia alcune eccezioni, costituite dal possessivo di terza persona plurale, ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...]
Il disegno di un’autarchia linguistica, e più generalmente l’idea che l’interesse nazionale dovesse essere il principio basilare dell il ventennio furono ritenuti lesivi dell’identità e del prestigio nazionali. Contro di essi si esercitò una fitta ...
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Malgrado l’enorme diffusione mondiale di singoli tipi di giochi, in particolare del cruciverba, solo in Italia l’assieme dei giochi enigmistici ha dato vita a una tradizione continuativa, e solo in Italia [...] all’aplologia linguistica, in cui si registra l’identità del tratto terminale di una parola e del tratto iniziale di una seconda parola e, lasciando uno solo dei due tratti identici e leggendo consecutivamente, si ottiene una seconda parola ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte [...] nome proprio è ripreso da un sintagma nominale che definisce l’identità, la funzione, la collocazione, ecc. del referente in tutti definito il pavido reverendo). Al di fuori di questi due casi, vale il seguente principio interpretativo (Korzen: 2001; ...
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identita
identità s. f. [dal lat. tardo identĭtas -atis, der. di idem «medesimo», calco del gr. ταὐτότης]. – 1. L’essere identico, perfetta uguaglianza: i. di due firme, di due concetti; i. piena, vera, totale, assoluta. Con accezioni partic.:...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...