Abitudine
Lucia Genovese e Gianni Carchia
Il termine è dal latino habitudo (da habitus, "qualità, caratteristica, aspetto", a sua volta derivato da habere, "avere, possedere"). Il nesso che lega l'abito [...] in maniera relativamente identica. Il processo di formazione delle abitudini principio; si tratta dello sviluppo di una spontaneità irriflessa che penetra e si stabilisce sempre di più entro la passività dell'organizzazione, al di fuori e al di ...
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(o eguaglianza) Condizione di cose o persone che siano tra loro identiche, o abbiano le stesse qualità, gli stessi attributi in ordine a determinate relazioni. In particolare, condizione per cui più persone [...] nel senso che vi possono essere violazioni del principiodi u. anche di fuori di quei casi. Un’applicazione diretta dell’art. gli stessi valori (in questo caso il termine è sinonimo diidentità; in un contesto algebrico, il simbolo = è usato anche ...
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Diritto
Denominazione genericamente usata nelle leggi e nelle discipline giuridiche per indicare organismi e istituti caratterizzati dalla presenza di interessi e finalità più o meno superindividuali, [...] venne sempre più assumendo quei caratteri diidentità, stabilità e inalterabile costanza, che non erano più incompatibili, in linea diprincipio, con l’ammissione di una molteplicità di e., forniti appunto di questi caratteri. E infatti il pluralismo ...
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Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] troverà integrale applicazione da parte di D. Hume. Presupposto dell'indagine è il principio, di derivazione cartesiana, che avere della metafisica (spazio, tempo, movimento, causa, identità, sostanza, individuo, persona) vengono allora esaminati, ...
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Diritto
In un rapporto giuridico, chi è estraneo o privo di interessi in comune con una delle due o più parti in causa.
Terzietà del giudice
Elementi essenziali del «giusto processo», costituzionalmente [...] del t. è con ciò un corollario del principiodi contraddizione (➔), dal quale è distinguibile solo quando lo stesso principiodi contraddizione venga fuso con quello diidentità (➔).
numismatica
In numismatica, la parola t. seguita dal nome della ...
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Nell’accezione comune, inclinazione esclusiva verso un oggetto, sentimento intenso e violento (di attrazione o repulsione) che può turbare l’equilibrio psichico e la capacità di discernimento e di controllo.
Filosofia
Nel [...] più specifici di affezione, emozione e pulsione (erotica e aggressiva); in effetti esso va inteso quale principiodi attivazione di un’emotività che investe con forza l’intera personalità dell’individuo al quale conferisce una specifica identità. ...
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Filosofo e teologo (n. Autrecourt 1300 circa - m. Metz dopo 1350), studiò e insegnò a Parigi. Occamista conseguente, critica a fondo l'aristotelismo, negandone i principî fondamentali: le idee di sostanza [...] Muovendo dall'affermazione che certi si può essere soltanto di ciò che si riduce al principio d'identità o si manifesta evidente alla diretta esperienza, N. ritiene che la conoscenza non può superare gli accidenti per attingere una presunta sostanza ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] portano alla formulazione di alcuni principi generali: a) le categorie del pensiero (spazio, tempo, principiodi contraddizione, ecc termine. Questa mentalità parte da impressioni sensibili, che sono identiche per i primitivi e per noi, ma, dopo tale ...
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Solidarietà
Rainer Zoll
La nozione di solidarietà ha assunto oggi una tale varietà di significati e di usi che si rende necessario operare una distinzione tra un'accezione ristretta e una ampliata del [...] 1995), per lo meno il suo carattere di fondamento dell'identità e di fonte di solidarietà. Peraltro, l'inasprirsi della concorrenza . Il riconoscimento reciproco delle persone e dei principidi giustizia e l'obbligo alla correttezza sono strettamente ...
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Verità
Massimo Dell'Utri
(XXXV, p. 164)
In sintonia o in contrasto con la tradizione, buona parte della riflessione novecentesca sul concetto di v. può essere vista come un tentativo di esplicitare [...] voce,
la quale ci permette di sostituire identità con identità nel nostro esempio della formula di Leśniewski, ottenendo:
k è conoscitive): sostenendo la validità di un principio cardine della logica classica, il 'principiodi bivalenza', per il quale ...
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identita
identità s. f. [dal lat. tardo identĭtas -atis, der. di idem «medesimo», calco del gr. ταὐτότης]. – 1. L’essere identico, perfetta uguaglianza: i. di due firme, di due concetti; i. piena, vera, totale, assoluta. Con accezioni partic.:...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...