Filosofia
Nella logica kantiana, giudizio a. è quello nel quale il concetto del predicato è implicitamente contenuto nel concetto del soggetto, e in cui quindi basta analizzare il soggetto per ricavarne [...] il predicato (per es. i corpi sono estesi). Il giudizio a., fondato sul principio d’identità e di non contraddizione, è a priori, cioè vero necessariamente e universalmente, ma è infruttuoso, perché non estende la conoscenza, ma la chiarisce soltanto ...
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omogeneità La condizione di ciò che è omogeneo, sia rispetto ad altri enti, sia rispetto alle sue parti, in quanto vi sia identità, similitudine o quanto meno armonia tra gli oggetti o le parti in questione.
economia [...] .), o anche quelle che hanno le medesime dimensioni fisiche (per es., il lavoro e il momento di una forza), dette più propriamente grandezze dimensionalmente omogenee. Principiodi o. Quello per cui se una relazione f(ξ1, ξ2, ..., ξn)=0, o un sistema ...
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Geometria
Ryoichi Kobayashi e Luigi Ambrosio
Giovanni Bellettini
(XVI, p. 623; App. III, i, p. 724; IV, ii, p. 39; V, ii, p. 391)
Numerose voci dell'Enciclopedia Italiana trattano i vari oggetti e [...] definito come gruppo di coomologia di M. Un elemento di un gruppo di coomologia è un funzionale lineare sullo spazio delle classi di omologia ed è rappresentato da forme differenziali.
Proprio come nel caso del principiodi Dirichlet nella teoria ...
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Lo scopo principale dell'a. c. consiste nello studio di raggruppamenti di elementi in insiemi. Di norma, si ha soltanto un numero finito di elementi e i raggruppamenti debbono soddisfare condizioni particolari [...] a. c. moderna si possono illustrare attraverso i seguenti esempi: il principiodi esclusione, il principiodi Dirichlet e il teorema di Ramsey, la teoria delle identità combinatorie, la teoria dei disegni combinatori con i suoi casi particolari: i ...
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STATISTICA
Pietro Muliere
Ester Capuzzo
(XXXII, p. 506; App. I, p. 1018; IV, III, p. 447)
''Statistica'' è un termine con un significato amplissimo sia per la varietà delle applicazioni sia per le [...] , oltre alla precedente restrizione, deve anche soddisfare al principiodi ''coerenza'' secondo il quale la scommessa non deve comunque, in forme tali che non se ne possa dedurre l'identità della persona, fisica o giuridica, che li ha forniti. Da ...
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Il termine complessità è oggi frequentemente usato, in campo scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione, corrisponde alla caratteristica quantitativa [...] separabile e inseparabile. Nello stesso tempo, si continua a utilizzare la logica classica così come i principidiidentità, di non-contraddizione, di deduzione e di induzione, ma si è consapevoli dei loro limiti e in alcuni casi è possibile, anzi è ...
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Sistemi dinamici
Franco Magri
Dmitrij Anosov
Il concetto di sistema è presente nel dibattito scientifico degli ultimi decenni nelle più diverse discipline: dall'idea di sistema fisico a quella di ecosistema, [...] di Hamilton-Jacobi. Si tratta di un'impostazione introdotta nello studio del moto per ricondurre la meccanica al principiodi fra di loro (ciò significa che la parentesi di Poisson di una qualsiasi coppia di funzioni Ik e Ij è identicamente nulla: ...
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Alla parola affidabilità vengono di norma attribuiti tre diversi significati. Il primo è quello di caratteristica di un'unità tecnologica (sistema o componente) di possedere e conservare nel tempo le qualità [...] n+1]=Pr[N(t)=n]+Pr[N(t)〈n] da cui, utilizzando la precedente identità, si ottiene la relazione cercata: Pr[N(t)=n]=Pr[N(t)〈n+1]− di una popolazione di esemplari che seguono una legge di mortalità esponenziale. Per le unità riparabili, il principiodi ...
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Il c. delle v. è quell'area della matematica definita dal seguente problema: determinare, in una famiglia assegnata di oggetti, quello che rende minima (oppure massima) una certa grandezza. Gli oggetti [...] il valore di E deve risolvere una ben precisa equazione differenziale, vale a dire che u verifica un'identità che coinvolge dell'ottica geometrica, il principiodi Fermat permette di predire la traiettoria di un raggio di luce non soltanto nel ...
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ZERO (fr. zéro; sp. cero; ted. Null; ingl. zero)
Michele Cipolla
Lo zero è da riguardarsi come numero nel senso cardinale (v. numero), quando risponde alla domanda "quanti sono gli oggetti (di una data [...] l'esistenza del successivo. Questa costituisce il cosiddetto principio dell'infinito (v. bibl.).
Nella definizione nominale di un numero secondo Russell ha fondamentale importanza la relazione d'identità (x = y). Orbene, M. Cipolla ha mostrato che ...
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identita
identità s. f. [dal lat. tardo identĭtas -atis, der. di idem «medesimo», calco del gr. ταὐτότης]. – 1. L’essere identico, perfetta uguaglianza: i. di due firme, di due concetti; i. piena, vera, totale, assoluta. Con accezioni partic.:...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...