sintesi In generale, composizione, integrazione di parti o elementi che ha per scopo o per risultato di formare un tutto unitario (in contrapposizione ad analisi).
Chimica
Il complesso di reazioni mediante [...] reattivi siano dotati di elevata stereoselettività e punta, in linea diprincipio, alla realizzazione di s. nelle quali di riferimento, ottenendo quindi identitàdi frequenza fra tali segnali. Ciò garantisce per il segnale d’uscita requisiti di ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire [...] 1071, par. 1, n. 2), raccomanda di non celebrare, al di fuori di un caso di necessità, un matrimonio canonico che non possa essere ponendosi così il problema se dovesse cadere il principio tradizionale della c. come organizzazione integrata della ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] insieme finale dell’Universo), oppure dal punto di vista logico (quindi come principio supremo dell’ordine del mondo, della ragione antropomorfa di D., in sembianze mature o giovanili, spesso con il nimbo crociato, evidente richiamo all’identità ...
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Filosofia
La coscienza che l’io ha di sé stesso. Il termine ha trovato la più larga utilizzazione nel linguaggio idealistico, a partire da Kant in cui l’a. è la coscienza che ha di sé l’io puro quale condizione [...] posizione di maggiore rilievo l’a. assume nella storia dell’idealismo tedesco, una volta che l’io diviene principio creativo e , pseudo-mistiche, isteriche; c) il senso dell’identità: io sono quello di ieri, sono lo stesso nello scorrere del tempo; ...
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Filosofo francese (Montrouge 1845 - Parigi 1921); prof. dal 1888 di storia della filosofia moderna alla Sorbona, presidente dcll'Accademia di scienze morali e politiche, membro dell'Accademia di Francia; [...] di realtà possano venir spiegati sulla base di quelli inferiori, B. ha conseguentemente sostenuto l'irriducibilità delle leggi naturali al principio puramente formale d'identità dei fenomeni. Questi, dal punto di vista della religione, valgono per il ...
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Filosofo indiano (n. 788 - m. 820), nativo del Malabar, noto anche con l'appellativo Śaṅkarācārya ("Il maestro Śaṅkara"). Capo-scuola del sistema Vedānta, Ś. fu discepolo di Gauḍapāda e fu considerato [...] rigoroso monismo (advaita "non dualità"), fondato sull'assoluta identità tra il principio fondamentale dell'universo (brahman) e il sé individuale (ātman), Ś. fu autore di commentarî alle Upaniṣad, alla Bhagavadgītā e al Vedāntasūtra, ma la sua opera ...
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Nel linguaggio giuridico, il termine indica il trasferimento del diritto di proprietà su un determinato bene da un soggetto a un altro. In questo senso, l'a. può essere compiuta in vista di un corrispettivo, [...] lavoro e, più in generale, con quella sorta di perdita dell'identità che Rousseau vede realizzarsi nella società civile moderna, moderne più progredite: società che sono dominate dal principio dell'efficienza, cioè dello sviluppo sempre maggiore (e ...
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La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teorie del c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] la forza del riso carnevalesco si espande nel principio della carnevalizzazione, della dialogicità e della polifonia, impone una non identificazione dell'oggetto, la negazione di ogni identità con esso), e quello sotterraneo, che suggerisce invece ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] e moderni è che in India non fu operata in via diprincipio alcuna distinzione tra le scienze 'umane' e quelle 'naturali , per esempio sul presupposto della uguaglianza delle cose, dell'identità della stessa cosa in diversi punti del tempo; ma quella ...
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Fenomenologia
Herman L. Van Breda
di Herman L. Van Breda
Fenomenologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Itinerario fenomenologioo di Husserl. 3. La fenomenologia pura di Husserl. 4. La fenomenologia filosofica [...] percepite, nel variare del flusso temporale, come rigorosamente ‛identiche' (identisch). Dalla fine degli anni venti in poi, die letzten Erkenntnisquellen). Benché per questa dichiarazione diprincipio Jaspers sia stato in seguito considerato e ...
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identita
identità s. f. [dal lat. tardo identĭtas -atis, der. di idem «medesimo», calco del gr. ταὐτότης]. – 1. L’essere identico, perfetta uguaglianza: i. di due firme, di due concetti; i. piena, vera, totale, assoluta. Con accezioni partic.:...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...