In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] , verso ciò che è stato chiamato proposizione. L’interesse di logici e filosofi del linguaggio deriva dal fatto che in esse non vale il principio della sostitutività dell’identità o legge di Leibniz (per es., da «A crede che Cicerone denunciò ...
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Filosofo e teologo (Breslavia 1768 - Berlino 1834); formatosi in ambiente pietistico, attraversò una fase illuministica quando nel 1787 s'iscrisse all'univ. di Halle per studiarvi teologia. Dopo essere [...] "doveri", deve mostrare il concreto attuarsi dell'identitàdi natura e di ragione in costruzioni organiche e simboliche insieme, tipo di lettura storica che sappia intendere il testo come l'autore e meglio dell'autore, S. enuncia il principio ...
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La prima fase di un’azione, di un fatto o, anche, la parte in cui una cosa comincia, oppure ciò che costituisce l’origine, la causa di un fatto o di una serie di fatti, o il costituente fondamentale di [...] occidentale. La scuola ionica designa con il nome di ἀρχή («principio», «inizio») la sostanza primordiale da cui logici, riassunti essenzialmente da Aristotele nel p. di contraddizione (➔ contraddizione; identità). Nell’età moderna, G.W. von ...
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Filosofo (Elizavetgrad, od. Kirovograd, 1837 - Ginevra 1890). Visse dal 1867 in Germania, dove studiò a Lipsia e a Heidelberg, e dal 1882 in Svizzera, dove scrisse le sue principali opere in tedesco e [...] kantiano, da cui peraltro si distacca nella direzione di soluzioni metafisico-religiose, nega la validità della fatti al mondo della norma. Norma ritrovata nel principio, sintetico a priori, d'identità logica, cui si commisura ogni realtà vera, ...
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Filosofo (n. Reichenberg, ora Liberec, 1902 - m. 1988). Membro del Circolo di Vienna si trasferì negli USA, dove ha insegnato (1931-40) alla Jowa Univ. e poi (dal 1940) alla Minnesota University. Nel 1950 [...] il criterio verificazionistico di significato con quello della "controllabilità in linea diprincipio", ha abbracciato una del problema mente-corpo, secondo la quale esiste un'identità fattuale e contingente tra la denotazione dei termini mentali e ...
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Pensatore e letterato italiano (Palermo 1895 - Milano 1937). Fondò e diresse a Palermo La tradizione, battagliera rivista di filosofia e letteratura, che aveva intenti fondamentalmente cattolici e riconduceva [...] a quello della poesia, a un principio religioso. La sua copiosa produzione comprende opere di filosofia (Critica dell'identità, 1926; Conoscenza e trascendenza, 1927; Ragione e rivelazione, 1930; ecc.), di critica letteraria (L'eredità dell'Ottocento ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] cura le molte aporie dell'abusato concetto d'identità) e con quant'altri mutamenti potrebbero avere R.D. McKenzie, La città, Milano 1967 (A. Pizzorno); H. Spencer, Principidi sociologia, 2 voll., Torino 1967 (F. Ferrarotti); R. Cloward, F. Olin, ...
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IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia [...] storico, condannato da Boureau, che consiste nel ricorrere alla nozione di mentalità come principio generale di causalità e, inoltre, contro il rischio "di perdere la propria identità per voler moltiplicare all'eccesso gli oggetti e le relative vie ...
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Il Rinascimento. La scienza e le arti
Samuel Y. Edgerton
Paolo Gozza
Scott L. Montgomery
La scienza e le arti
La matematizzazione della pittura, della scultura e dell'architettura
di Samuel Y. Edgerton
All'inizio [...] 'architettura fittizia della cornice dipinta è quasi identica alla decorazione della facciata dell'Ospedale degli l medesimo Sintono di Tolomeo", non per questo Vincenzo Galilei è un musicista pratico privo diprincipî, un 'nipote di Rameau'; se la ...
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Storicismo
Eugenio Garin
di Eugenio Garin
Storicismo
sommario: 1. Storicismo e storicismi: ambiguità di un termine. 2. La nascita contestata di una parola. 3. Origini e significato dei dibattiti sullo [...] realtà divisa in soprastoria e storia, in un mondo d'idee e di valori, e in un basso mondo che li riflette, o li ha storia', un fine raggiunto o da raggiungere, ma il suo principio motore e perciò identico con lei"; in cui ‟il fine dello spirito non è ...
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identita
identità s. f. [dal lat. tardo identĭtas -atis, der. di idem «medesimo», calco del gr. ταὐτότης]. – 1. L’essere identico, perfetta uguaglianza: i. di due firme, di due concetti; i. piena, vera, totale, assoluta. Con accezioni partic.:...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...