Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Chiovenda
Massimo Meccarelli
La vicenda intellettuale di Chiovenda ha offerto solide fondazioni metodologiche alla scienza processual-civilistica italiana; soprattutto a lui si deve il passaggio [...] del pensiero» (Riforma del processo civile [1911], in Saggi di diritto processuale civile, 3° vol., 1993, p. 296). Ci sono poi altri principi connessi come quello della identità del giudice per tutto il procedimento e quello della concentrazione ...
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FEDOZZI, Prospero
Carlo Bersani
Nato a Matelica (Macerata) il 12 luglio 1872, da Carlo ed Emilia Ranucci, nel 1894 si laureò a Padova, dove prese la libera docenza nel 1896. Fino al 1899 fu nell'amministrazione [...] F. fonda l'identità nazionale sulla coscienza di essere nazione, come coronamento di un insieme di presupposti, storici e letto altro che "una forma particolarmente energica di affermare un principiodi legittimità nella costituzione degli Stati" (p. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Avvocato, professore, uomo politico e magistrato, Luigi Borsari è una delle voci più rappresentative della cosiddetta paleocivilistica italiana. Giurista di vasti interessi e di solida preparazione tecnica, [...] civilistico, ma coerente con l’obiettivo di definizione di un’identità giuridica nazionale, è infine il volume matière criminelle (1837) di Jean-Henri-Claude Mangin. La conclusione di Borsari è inequivocabile: il principiodi cui all’art. 68 ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] considerati identici, trascurando differenze di struttura quali età, dimensione, sesso, differenze di alla competizione riprende il principio logistico esposto nel modello di Verhulst, applicandolo al caso di due specie biologiche che vivono ...
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Tutto ciò a cui viene attribuito valore, pregio, dignità qualsiasi. In tal senso può essere inteso come b. tanto un oggetto materiale quanto uno spirituale. In etica, più specificamente, il b. si riferisce [...] dei diritti e per l’applicazione del principio ‘possesso vale titolo’ (➔ possesso), nonché b. specifici, dotati di una specifica identità (per es., una bottiglia di vino pregiato).
B. immateriali
Si tratta di b. incorporei che assurgono ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire [...] 1071, par. 1, n. 2), raccomanda di non celebrare, al di fuori di un caso di necessità, un matrimonio canonico che non possa essere ponendosi così il problema se dovesse cadere il principio tradizionale della c. come organizzazione integrata della ...
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Diritto
Funzione amministrativa dichiarativa volta a conferire certezza a fatti giuridicamente rilevanti. In relazione all’oggetto di tale funzione, è possibile distinguere tra certezze di fatti e certezze [...] adempimenti amministrativi hanno indotto il legislatore a introdurre il principio generale dell’autocertificazione. In virtù di tale principio, la pubblica amministrazione, senza perdere la titolarità di tale funzione, solleva il cittadino dall’onere ...
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Il Codice civile dedica alla disciplina dei beni il titolo I del libro terzo (art. 810-831), dove vengono definiti come le «cose che possono formare oggetto di diritti» (art. 810). Dalla norma si ricava [...] per il trasferimento dei diritti e per l’applicazione del principio ‘possesso vale titolo’ (v. Possesso), nonché nel da tavola), dai beni specifici, dotati di una specifica identità (per es., una bottiglia di vino pregiato).
Sui beni immateriali, v. ...
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Diritto privato (p. 51). - A differenza del cod. civ. italiano del 1865, il codice 1942 ha dato alle associazioni (il termine "corporazione" è rimasto solo per indicare gli organismi dell'ordinamento sindacale [...] , però, per l'esistenza dell'ente, la costante identità delle persone: essa è indipendente dal mutamento dei suoi libertà di riunione; più correttamente, si era introdotto, nella pratica della costituzione liberale, un principio istituzionale ...
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GRAN BRETAGNA (A. T., 47-48, 49-50)
Herbert John FLEURE
Mario SARFATTI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Anna Maria RATTI
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È il nome generico dato alla maggiore [...] che, limitato sino al 1707 all'Inghilterra e al Principatodi Galles (incorporato a questa sin dal 1535), si estese massima parte d'origine romana; se ciò esclude l'assoluta identità del diritto della Gran Bretagna col diritto inglese, non impedisce ...
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identita
identità s. f. [dal lat. tardo identĭtas -atis, der. di idem «medesimo», calco del gr. ταὐτότης]. – 1. L’essere identico, perfetta uguaglianza: i. di due firme, di due concetti; i. piena, vera, totale, assoluta. Con accezioni partic.:...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...