Parlato in una vasta porzione delle valli del Piemonte occidentale (nelle province di Cuneo e Torino, dalla Val Vermenagna, a sud, all’Alta Valle di Susa, a nord; fig. 1) e a Guardia Piemontese (Cosenza), [...] di Pinerolo). Tale forte discrepanza è un effetto del principiodi autocertificazione previsto dalla legge 482/99, che ha consentito di pra] «prato» (piem. [pra], fr. [pre]);
(c) la conservazione del dittongo latino au: raucu(m) > [rawʧ] «rauco», ...
Leggi Tutto
(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] con un fondo d’indiscutibile autenticità; i più antichi documenti risalgono al principio del 6° sec. d.C., e la sua fioritura dura di musica araba, tenutosi al Cairo nel 1932, si sono moltiplicate le iniziative volte, da un lato, alla conservazione ...
Leggi Tutto
Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] tenuta e la conservazione (presso la cancelleria del tribunale di ogni capoluogo di provincia) di un pubblico registro tale principio ha assunto un valore più ampio, includendo anche il più generale diritto per i cittadini europei di soggiorno ...
Leggi Tutto
Biologia
Sintesi enzimatica di RNA su uno stampo di DNA. Nelle cellule di tutti gli organismi viventi, la t. dell’RNA è una tappa obbligatoria per la sintesi delle proteine e consiste in una reazione di [...] la risoluzione dei conflitti suddetti si traduce nel principio secondo cui la t. è la condizione per gli atti da presentare al conservatore dei registri immobiliari (la cosiddetta nota di trascrizione e la conservazione dei titoli), sono regolate ...
Leggi Tutto
VENETI (lat. Veneti; gr. Οὐένετοι, ‛Ενετοί, 'Ενετοί)
Giacomo DEVOTO
Francesco RIBEZZO
Il nome di Veneti indica le popolazioni indoeuropee diverse dalle italiche e dalle celtiche, stabilite nella pianura [...] o distrutti: infatti, di fronte alle necropoli "venete" di incinerati si conservano per un certo tempo i fin dal principio esclusivamente veneta o non piuttosto umbra (v. umbri), perché data la comune origine e la possibilità che il cammino di Umbri ...
Leggi Tutto
La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] sposi, sia nella riflessione linguistica manzoniana, ispirata al principio che «l’Uso è il signore delle lingue». di città (➔ pronomi; ➔ personali, pronomi), dall’accentazione dei monosillabi forti limitata ai casi di omonimia alla conservazione ...
Leggi Tutto
Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...]
Da una tale sinossi risulta evidente un principio fondamentale della linguistica storica: la regolarità del , unghia < ŭng(u)lam, ecc.), mentre innanzi a -nc- di regola si è conservata (giunco < iŭncum; però spelonca < spelŭncam, tronco < ...
Leggi Tutto
Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] , infatti, da uno stesso termine latino possono essersi formate due parole, una vicina alla forma originaria, più conservativa, e una di tipo popolare, più innovativa. Gli esiti fonico e grafico delle due parole risultano, così, leggermente diversi ...
Leggi Tutto
Graziadio Isaia Ascoli, nato a Gorizia nel 1829 da ricca famiglia ebraica e formatosi nell’ambiente plurilingue della città, si dedicò da autodidatta allo studio delle lingue e della linguistica, pubblicando [...] di uso ormai meno corrente: la -j finale nei plurali da -io atono (studj, avversarj, dizionarj, operaj), e -j- tra vocali (ajuola, ajuti, operajo, pajono); la conservazione binomi disgiuntivi o avversativi («un principio o un’innovazione»; «la scienza ...
Leggi Tutto
Il termine sandhi indica i processi fonetici che intervengono tra segmenti contigui al confine di morfema o di parola: nel primo caso, si tratta di sandhi interno (alla parola) o sandhi morfologico (per [...] lo consente.
Un fenomeno di semplificazione vocalica, rispondente al principio del minimo sforzo articolatorio, sonorante (ad es. militar-mente, abil-mente);
b) la conservazione della forma di partenza se l’aggettivo termina in -e (veloc-e-mente, ...
Leggi Tutto
conservazione
conservazióne s. f. [dal lat. conservatio -onis]. – 1. a. Il conservare: commissione preposta alla c. dei monumenti; metodi di c. degli alimenti (essiccazione, affumicatura, salatura); c. sott’aceto, sott’olio; in senso fig.:...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...