La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Dalla Geometrie al calcolo: il problema delle tangenti...
Enrico Giusti
Dalla Géométrie al calcolo: il problema delle tangenti e le origini del [...] pubblicazione della Geometria, il metodo degli indivisibili, e in particolare il principiodiCavalieri, era diventato uno strumento chiave per il progresso dei metodi di quadratura.
In Italia, in particolar modo nell'ambito della 'scuola galileiana ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Le innovazioni di Luca Valerio e di Bonaventura Cavalieri
Pier Daniele Napolitani
Le innovazioni di Luca Valerio e di Bonaventura Cavalieri
L'eredità [...] infatti (e in altri autori del primo Seicento come Bartolomeo Sovero, 1576-1629) si trova l'uso di quello che sarà poi chiamato il 'principiodiCavalieri': se due figure piane sono poste tra due rette parallele, e se condotte due rette qualunque si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Algebra, geometria, indivisibili
Enrico Giusti
Primi progressi nell’algebra
Dopo un periodo di gestazione lungo tre secoli, l’algebra è la prima disciplina in cui nel Cinquecento si registrano sostanziali [...] ABCD e il profilo il triangolo VEF, si ha la piramide VABCD a base quadrata (fig. 4).
Il principiodiCavalieri consente di calcolare facilmente il rapporto tra due solidi similari con lo stesso profilo. Consideriamo due solidi similari P e S con ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La nascita della matematica moderna: 1600-1700
Enrico Giusti
La nascita della matematica moderna: 1600-1700
Costringere un movimento storico nell'ambito [...] le cui sezioni hanno sempre la stessa area hanno i centri di gravità ugualmente posti e Cavalieri proverà che, in questo caso, anche i loro volumi sono uguali. È il principiodiCavalieri, risultato che egli riteneva valesse addirittura per tutte le ...
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Fisico e matematico (Faenza o Modigliana 1608 - Firenze 1647). Succeduto a G. Galilei nell'incarico di matematico e filosofo del granduca di Toscana (1641), dimostrò la possibilità del vuoto in natura, [...] di matematica col metodo degli indivisibili di B. Cavalieri. La chiarezza dell'esposizione, insufficiente nella trattazione diCavalieri , con un accenno a ciò che sarà il principiodi Pascal. Esse si diffusero rapidamente in Europa e dettero ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] allievo diCavalieri, P. Mengoli, nella sua Geometria speciosa (1659), introduce il concetto di limite e per mezzo di esso finita, si può trascurare. E di questo principio non danno giustificazione rigorosa. Di fronte al rigore logico tradizionale, la ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] di numerosi solidi, intuendo quei procedimenti geometrici di tipo infinitesimale che saranno più di un secolo dopo scoperti da B. Cavalieri del più pesante. L. stabilì altresì il principiodi reciprocità aerodinamica, secondo il quale le mutue azioni ...
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Matematico e fisico siracusano (Siracusa 287 - ivi 212 a. C.). È stato uno dei più grandi matematici dell'antichità. Probabilmente allievo di Euclide, compì forse un viaggio in Egitto, studiando ad Alessandria; [...] , in tutto simile al metodo degl'indivisibili di Bonaventura Cavalieri. In A. il metodo aveva aspetto meccanico di A.). ▭ Principiodi Archimede: un corpo immerso in un fluido in quiete è soggetto a una forza diretta verso l'alto (spinta di Archimede ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] (B. Cavalieri, con la teoria degli indivisibili, ed E. Torricelli), in Fermat, in I. Barrow, maestro di Newton. I in esso, in accordo con i principi dell’empirismo, la possibilità di non ammettere altri tipi di conoscenza oltre a quella empirica e a ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...
cavaliere
cavalière (ant. cavalièro e cavallière) s. m. [dal provenz. cavalier, fr. ant. chevalier, che risalgono al lat. tardo caballarius, der. di caballus «cavallo»]. – 1. a. Chi sta a cavallo, chi va abitualmente a cavallo: il cavallo...