GAZA (ebr. Azzah; arabo Ghazzah)
Donato BALDI
Giulio GIANNELLI
Città cananea abitata dagli Evei (Gen., X, 19; Deut., II, 23). Per la sua postura geografica, all'angolo SO. della Palestina a 3 km. [...] contro la Siria e le tavolette di Tell el-‛Amārnah menzionano in Hazzatu un principe vassallo d'Egitto.
Giosuè estese le elefanti arrestati e sbaragliati sulla linea di difesa apprestata da Tolomeo. I cavalieridi Demetrio, rimasti scoperti, volsero ...
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Nacque nel 1199. Figlio di Alfonso IX, re di León, e della sua seconda moglie Berenguela, figlia di Alfonso VIII re di Castiglia, ereditò successivamente l'uno e l'altro stato, sebbene il matrimonio dei [...] fu ampliamento del precedente accordo di Cazola del 1179. Nel 1231 il fratello di F., Alfonso, sconfisse sui campi di Xérez le forze dei Banū Hūd; dal 1232 al 1235 i cavalieri degli ordini di Alcántara e di Calatrava conquistarono Trujillo, Montiel ...
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Matematico, nato a Beaumont de Lomagne il 17 agosto 1601, morto a Castres il 12 gennaio 1665. Il F. è da considerarsi come uno dei più originali matematici di tutti i tempi. Fr. van Schooten lo cita tra [...] matenatica del 1644. Il Lalouvère dà notizie intorno a certi manoscritti del F. inviati ai suoi amici di Parigi, di una lettera trasmessa a B. Cavalieri per mezzo di Mersenne, dei lavori di F. intorno alle spirali e alle proposizioni sui Luoghi piani ...
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Pittrice. Nacque il 7 ottobre 1675 a Venezia e ivi morì il 15 aprile 1757. Secondo A. M. Zanetti, allieva di G.A. Lazzari, poi di Giuseppe Diamantini e infine di Antonio Balestra, dalla cui pittura delicata [...] Venier sul Canal Grande, era spesso frequentato dai principi che passavano per Venezia. Ella eseguì varî ritratti con la quale raffigurò in elette dame e in cavalieri eleganti le sue "idee di rara bellezza", e un accento personale nel suo stile ...
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. Nel 338 per poter usare dei Greci d'Europa come di uno strumento di conquista, Filippo di Macedonia, a somiglianza di quanto avevano tentato, con parte dei Greci, Atene e Sparta, tentò di creare una [...] di fronte ai loro alleati. Il principiodi singoli cittadini. Le città comunque sospette potevano essere vigilate, d'accordo col sinedrio, da ufficiali del re. All'inizio della vita della federazione fu stabilito in 200.000 fanti e 15.000 cavalieri ...
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Comune del Lazio settentrionale, nella provincia di Viterbo. La piccola città (423 m. s. m.) è pittorescamente situata sul margine del ripiano vulcanico che scende precipite, a nord, sulla valle della [...] la fine del sec. XIV e il principio del XV. Successivamente vi dominarono gli Sforza. di Santa Fiora. Ancora una manifestazione delle vecchie lotte tra la dominante Orvieto e la soggetta Acquapendente si ebbe nel 1533, in una sfida tra sei cavalieri ...
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MLADÁ BOLESLAV (ted. Jungbunzlau; A. T., 59-60)
Karel Stloukal
Città del nord-est della Boemia, situata pittorescamente a 230 m. s. m. su una collina sopra il fiume Jizera, all'incrocio delle ferrovie [...] dalla borgata chiamata Podolec nella quale, dopo che il castello fu abbandonato, sorse una commenda dei cavalieridi S. Giovanni Gerosolimitano (cavalieridi Malta) presso la chiesa di S. Vito. Nel 1318 la città passò all'antica famiglia dei signori ...
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A occidente di Fere (Velestino), non lontano dal golfo Pagaseo, si stendono i monti detti Karadaǧ o Mavrovouni, che raggiungono i 725 metri. A occidente li separa dal Dogangidaǧ una regione collinosa, [...] di 25.500 uomini di cui 2000 cavalieri. I Romani avevano una lieve superiorità numerica, fondata principalmente sui loro 2400 cavalieri, di da sud diede occasione alla battaglia. Sul principio il successo arrise ai Macedoni, che avevano impegnato ...
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Antica denominazione di una località sul fiume Kir (Kur), Oltre-Caucaso, sulle rive del Caspio, press'a poco nei confini dell'odierna repubblica sovietista dell'Azerbajdžan (Širvan e parte meridionale [...] Caucaso. Potevano armare fino a 60 mila soldati di fanteria e 20 mila cavalieri; ma, secondo Strabone, furono "non molto principio un proprio re. Ma all'epoca della nascita di Cristo, tutte le schiatte albanesi riconoscevano ormai il potere supremo di ...
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Con questo nome (bulla aurea) si suol chiamare, per antonomasia, la costituzione del 1356, con la quale l'imperatore Carlo IV (da lui si chiamò anche carolina), concludendo lo sviluppo già di fatto iniziato [...] , i rimanenti, e con maggiore solennità, alla presenza di un legato pontificio, dei principi tedeschi, del Delfino di Francia e di più che 3000 cavalieri, alla dieta di Norimberga, il giorno di Natale dello stesso anno. Per essa fu concluso a ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...
cavaliere
cavalière (ant. cavalièro e cavallière) s. m. [dal provenz. cavalier, fr. ant. chevalier, che risalgono al lat. tardo caballarius, der. di caballus «cavallo»]. – 1. a. Chi sta a cavallo, chi va abitualmente a cavallo: il cavallo...