Il circo era presso i Romani l'edificio destinato alle corse dei carri; talvolta vi si davano anche le lotte dei gladiatori e le cacce (venationes), specie prima che si costruissero a questo scopo gli [...] mete. Nerone colma l'euripo di Cesare, per avere maggiore posto destinato ai cavalieri, e per proteggere gli spettatori durante Domenico Fontana nel centro della piazza di S. Pietro. L'edificio dovette essere distrutto al principio del sec. IV d. C., ...
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Città antica posta sul litorale occidentale della Campania, lungo la via Domitiana che staccandosi da Sinuessa (oggi Mondragone) e passando per Liternum e Cumae, giungeva a Puteoli (Pozzuoli). Per la posizione [...] cavalieri: cifre evidentemente esagerate. I Cumani invece, sotto il comando di Aristodemo, detto il Malaco, sarebbero stati forti solo di per aiuto a Gerone, potente principedi Siracusa. La flotta siracusana apparve nelle acque di Cuma e qui, nel 474 ...
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Uno degli Stati Uniti dell'America del Nord, che faceva parte della Luisiana venduta dalla Francia nel 1803; fu costituito in territorio separato nel 1819 e divenne stato dell'Unione nel 1836. L'Arkansas [...] da N. a S. e da E. a O., per 400 km., con una superficie di 136.000 chilometri quadrati. Lo stato è diviso in 75 contee e queste in distretti, che al principio del 1920 erano 1443; sono inclusi in esso anche 349 municipî (1920), che vanno da piccoli ...
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GIUGURTA (Iugurtha, 'Ιογόρϑας)
Gaetano De Sanctis.
Principe numidico, figlio di Mastanabale, figlio alla sua volta di Masinissa. Nacque circa il 160 a. C. Masinissa, re dei Numidi, morendo nel 148, lasciò [...] ebbe più tardi dal tribunale partigiano dei cavalieri non è argomento contro di lui. Scoppiò per altro presto la guerra tra i due principi numidi; Aderbale fu vinto, assediato in Cirta e messo a morte dalle truppe di G. Che dopo ciò il Senato romano ...
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. La voce "barbareschi" e le frasi "stati barbareschi, pirati barbareschi" ecc., sebbene etimologicamente possano riferirsi alle popolazioni in genere della Barberia e alle varie epoche della loro storia, [...] da Carlo V all'ordine dei Cavalieridi San Giovanni, perché ne facessero loro di dey fu privata di ogni effettivo potere fondandosi, per opera di Ḥusain ben Alī un principatodi fatto autonomo sebbene nominalmente vassallo della Porta. Tale principato ...
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Città e porto della Penisola Balcanica, sul Mare Adriatico, a 41° 19′ lat. N. e 19°27′ long. E.; oggi fa parte del regno di Albania. È situata all'estremità meridionale della dorsale lunga circa 10 km., [...] risorta: divenuta capitale dell'Albania durante l'effimero regno del principedi Wied, contava allora 2500 ab.; oggi ne conta 5200, 1000 fanti, 200 cavalieri, 32 insegne. E fu costretto a togliere il blocco.
Dopo la vittoria di Azio, Augusto dedusse ...
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GELA (A. T., 27-28-29)
Vincenzo EPIFANIO
Filippo DI PIETRO
Luigi PARETI
Città della provincia di Caltanissetta, che si stende in bell'aspetto sopra una collina, a 45 m. s. m., ed è quasi al centro [...] di Dexippo e i suoi; ma invece di rimanere a Gela tornò a Siracusa, dove fu eletto stratego autocrate. Al principio sue forze in tre colonne: la prima, dei Sicelioti e dei cavalieri doveva vincere i nemici del campo piccolo, passando a nord della ...
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Era figlia di Germanico e di Agrippina maggiore (v.): aveva tre fratelli (Nerone, Druso e Gaio Cesare) nati prima di lei, e due sorelle nate dopo (Drusilla e Giulia, detta anche Livilla). Era nata in Germania [...] parte del primo. Egli ebbe il consolato nel 32, ma al principio del 37 si trovò coinvolto in una grave accusa (v. domizio enobarbo) dalla quale non scampò se non per la sopravvenuta morte di Tiberio, a cui seguì nell'impero Gaio Cesare (Caligola) suo ...
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Discendeva dalla casa di Limburgo, che nel 1101 era stata investita del ducato della Bassa Lorena. Il padre, conte Enrico III, cadde nel 1288 nella battaglia di Worringen, che risolse la questione per [...] difficoltà, lasciata libertà d'azione ai grandi principi tedeschi nelle questioni di Germania, il 23 ottobre 1310 egli, mancanza di rifornimenti, e, nonostante il valore dei suoi cavalieri, ad abbandonare (gennaio 1313) anche l'accampamento di S. ...
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WALLENSTEIN, Albrecht von
Romolo Quazza
Nacque in Boemia nel 1583 da famiglia di origine forse germanica, cui la rovina della vecchia nobiltà boema dopo la repressione del 1620-21 offrì modo di accrescere [...] Friuli o di Gradisca tra Venezia e la casa d'Austria (1615-17), assoldò a sue spese 300 cavalieri e li Mansfeld nella Slesia e poi in Moravia nell'intento di congiungersi con Gabriele Bethlen, principedi Transilvania, il W. lo inseguì e, sebbene ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...
cavaliere
cavalière (ant. cavalièro e cavallière) s. m. [dal provenz. cavalier, fr. ant. chevalier, che risalgono al lat. tardo caballarius, der. di caballus «cavallo»]. – 1. a. Chi sta a cavallo, chi va abitualmente a cavallo: il cavallo...