GIULIANI, Giuseppe
Mario Sbriccoli
Nacque il 16 luglio 1794 a Bereguardo, vicino Pavia, da Francesco e da Giuseppa Rusca. Compiuti i primi studi a Mortara, si laureò in giurisprudenza, nel 1813, nell'ateneo [...] che continuerebbero a essergli riconosciute in astratto: sono l'unicità del soggetto di diritto, il principiodi legalità con i connessi divieti di retroattività e dianalogia, il diritto alla difesa e all'appello, la pubblicità dei processi, l ...
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GIACCHI, Orio
Giulia Caravale
Nacque a Castiglione della Pescaia (Grosseto) il 3 dic. 1909 da Giuseppe e Bice Borri. Nel 1931 si laureò in giurisprudenza nell'Università cattolica del Sacro Cuore di [...] canonistici del principio "Nullum crimen sine proevia lege poenali", in Studi in onore di Francesco Scaduto, I, Firenze, pp. 433-451, in cui venivano trattati il tema della riserva di legge penale e quello del divieto dianalogia in materia ...
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DELLA SETA, Ugo
Bruno Di Porto
Nacque a Roma, il 18 luglio 1879, da genitori ebrei, Mosè e Palmira Piazza. Si laureò in giurisprudenza, nel 1901, a Napoli, dove fu allievo di Giovanni Bovio. Del maestro [...] dell'essere e sul principiodi causalità, che si integra e si approfondisce col principiodi finalità. In una logica, è posta in analogia col cardine del giusto mezzo nell'etica aristotelica. Questo studio, di impostazione specialistica, rimase fuori ...
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BONCOMPAGNI, Cataldino
Roberto Abbondanza
Dall'anno del suo dottorato bolognese (1397) si può inferire che nacque intorno al 1370. Secondo la generalità degli autori, era figlio di Apollonio da Visso, [...] 150).
Non si conosce la data di morte del B., che, dovette raggiungere gli 86 anni, se si prende alla lettera l'analogia che egli fa della sua tarda . XVII e passim; U. Nicolini, Il principiodi legalità nelle democr.italiane. Legisl. e dottrina ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Girolamo Fracastoro
Francesca Maria Crasta
Girolamo Fracastoro, nella cui visione si fondono tradizione aristotelica, suggestioni lucreziane e neoplatoniche, si colloca al centro della scena intellettuale [...] platonica che il cosmo possegga una vitalità regolata da principi elementari tra loro interagenti, in obbedienza a un più . Essenziale è, anche in questo caso, il concetto dianalogia o affinità che deve necessariamente esserci tra i seminaria e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuliano Vassalli
Francesco Palazzo
La vita quasi centenaria di Giuliano Vassalli rispecchia bene il significato assunto dalla sua personalità nella penalistica italiana della seconda metà del 20° secolo. [...] E anche il tanto esaltato principiodi offensività è da Vassalli circondato di cautela. Ma questa dinamica 1939.
La potestà punitiva, Torino 1942.
Limiti al divieto dianalogia in materia penale, Milano 1942.
La collaborazione col tedesco invasore ...
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BONFIGLIO (Bonusfilius, Bonifilius)
Guiscardo Moschetti
Giurista pavese, fiorì nella prima metà del secolo XI. Il suo nome figura tra i sette maggiori giuristi della scuola di Pavia, di cui la Expositio [...] ablatis", e similmente il passo delle Istituzioni si riferisce al furto di animali da cortile. Guglielmo e Ugo, contestando il principio dell'analogia, di cui cercava di avvantaggiarsi B. e giovandosi, invece, del criterio già diffuso dalla dottrina ...
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CONTI, Carlo
Roberto Ferola
Nacque a Legnago (Verona) da Bartolorneo e Teresa Grotto nel 1802, il 9 febbraio secondo alcuni, ottobre secondo altri. Compiuti gli studi ginnasiali nella cittadina natale, [...] , I (1831); Dello sviluppo delle funzioni in serie, ibid.; Dell'analogia del calcolo, ibid., II (1832); Sopra la nuova cometa, ibid.; Sopra un principiodi generale applicazione nel calcolo differenziale, ibid., III (1833); Sopra la integrazione ...
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Piaget, Jean
Emilio Lastrucci
Lo psicologo che ha spiegato lo sviluppo mentale del bambino
Jean Piaget è stato uno dei più importanti studiosi della psicologia infantile. Ha elaborato una teoria sistematica [...] Verso i 12 anni il bambino è in grado di compiere ragionamenti astratti. Può usare, per esempio, il principiodi transitività («se A è maggiore di B e B è maggiore di C, allora A è maggiore anche di C»).
La teoria degli stadi ha una grande importanza ...
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Linguista (Ginevra 1857 - Vufflens 1913). Nipote di Nicolas-Théodore, pronipote di Horace-Benedict, in un ambiente di fine e antica cultura S. sviluppò un'intelligenza precoce, spesso applicata a fatti [...] lingua, secondo la vulgata, sarebbe fondata sul principio dell'arbitrarietà del segno, che unisce appunto lingua (di fronte a essa, dice S., siamo abbandonati da ogni altra analogia del cielo e della terra) non è oggetto di apprendimento ...
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analogista
s. m. e f. [der. di analogia] (pl. m. -i). – In linguistica, con riferimento alle lingue classiche, scrittore o grammatico sostenitore del principio dell’analogia. Non com., poeta che si serve del procedimento dell’analogia.
analogia
analogìa s. f. [dal lat. analogĭa, gr. ἀναλογία, «relazione di somiglianza, uguaglianza di rapporti, proporzione matematica», der. di ἀνάλογος «analogo»]. – 1. Rapporto di somiglianza tra due oggetti, tale che dall’eguaglianza o somiglianza...