Filosofo tedesco (Ronsdorf, Wuppertal, 1891 - Santa Mon ica, California, 1970). Dal 1909 al 1914 studiò matematica e fisica a Friburgo e Jena, dove seguì le lezioni di logica di G. Frege. Nel 1921 conseguì [...] una convenzione libera (principiodi tolleranza). Trasferitosi negli Stati Uniti nel 1936, insegnò dapprima all'Università di Chicago (fino non riducibili integralmente ad asserti osservativi. Notevoli i suoi studî sulla probabilità e sull'induzione. ...
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. Assumendo la parola "epistemologia" nel senso di "riflessione critica generale intorno alla conoscenza scientifica", il presente tentativo di sintesi problematica delle acquisizioni epistemologiche post-ottocentesche [...] senza alcun significato esplicito) attraverso la formulazione di opportune equivalenze fra determinati suoi assiomi e principî osservativi concernenti oggetti o superfici materiali.
Induzione e probabilità. - La sempre più organica consapevolezza ...
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Metodo
GGerard Radnitzky
di Gerard Radnitzky
Metodo
sommario: 1. Introduzione. 2. Concetto e definizione di procedimento metodico, metodo e metodologia. a) Distinzione tra i vari livelli. b) Definizione [...] in modo da rendere logicamente possibile questo tipo di giustificazione. Si pone allora il problema di come possa essere a sua volta giustificato un siffatto principio d'induzione. Ora, il principio dev'essere una proposizione sintetica e generale; l ...
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Scienza greco-romana. Scienza e forme di sapere in Platone
Luc Brisson
Scienza e forme di sapere in Platone
L'atteggiamento di Platone nei confronti del sapere relativo al mondo sensibile è oggetto [...] c-246 a) sul carattere ingenerato di ogni principio, e specialmente di quel principiodi movimento ordinato che è l'anima; all'induzione ‒ l'esistenza geometrica di segmenti incommensurabili con l'unità, corrispondenti alle radici quadrate di numeri ...
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Illuminismo
Paolo Casini
L'età dei Lumi
Definizione e periodizzazione
Il termine 'illuminismo' (franc. Lumières, ingl. Enlightenment, ted. Aufklärung, sp. Ilustración) coincide all'incirca, nelle periodizzazioni [...] Montesquieu crede al metodo dell'induzione: "Ho cominciato con lo studiare gli uomini e, in mezzo a quella infinita diversità di leggi e di costumi, mi è parso che non fossero solo le loro fantasie a guidarli. Ho posto i principî, e ho visto i casi ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le scuole di filosofia della matematica
Solomon Feferman
Le scuole di filosofia della matematica
I più importanti programmi di fondazione della [...] che il sistema dei numeri naturali fosse direttamente comprensibile e che il principiodi dimostrazione per induzione fosse sanzionato dall'intuizione e non richiedesse una riduzione a qualcosa di più basilare. A partire dal 1905, avviò un attacco ...
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Diritto
Attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato. In senso più ampio, tutta l’attività che si svolge dinanzi all’autorità giudiziaria per giungere [...] formazione delle prove avviene nel contraddittorio (➔ contraddittorio, principiodi) delle parti; il giudice che decide deve aristotelico, la cui teorizzazione dei tipi di conoscenza in deduzione e induzione tenne presente nel distinguere i g. in ...
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Filosofo tedesco (Amburgo 1891 - Los Angeles 1953), naturalizzato statunitense. Tra i maggiori esponenti del neopositivismo, nell'ambito dell'analisi critica dei metodi e dei risultati della conoscenza [...] della causalità come grado di frequenza della probabilità e alla riduzione dell'induzione scientifica a previsione probabilistica tuttavia in discussione l'originaria formulazione del principiodi verificazione. Tra i protagonisti più autorevoli del ...
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NEOPOSITIVISMO (App. III, 11, p. 235)
Paolo Filiasi Carcano
R. Carnap e l'eredità del positivismo logico. - Il n. nel senso stretto della parola (come, cioè, quel movimento di logica e filosofia della [...] del secondo Wittgenstein consiste in una specie di "principiodi giustizia naturale epistemologica: per lo scettico philosophers, Londra 1971; R. Carnap, Analiticità, significanza, induzione, a cura di A. Meotti e M. Mondadori, Bologna 1971; S. ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] maestro, insistendo sul valore delle tre leggi e del principiodi 'omogenità'. Nel 1566-1567, mentre era in corso che non gli impediva di riconoscere che ogni conoscenza nasce sempre "dall'osservazione dei sensi e dall'induzione delle cose", anche ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...
variazionale
agg. [der. di variazione]. – Nel linguaggio scient., relativo a una variazione o a variazioni. Per es., in fisica, induzione v., l’induzione elettromagnetica prodotta da variazioni di un campo magnetico (si contrappone a mozionale,...