L'Ottocento: matematica. Il rigore in analisi
Umberto Botta
Il rigore in analisi
L'eredità di Lagrange
All'epoca della Rivoluzione francese, l'esigenza di formare una classe di ingegneri civili e militari [...] di natura algebrica, che venivano liquidati come "induzioni" capaci occasionalmente di "far presentire la verità", ma poco in accordo "con l'esattezza tanto vantata delle scienze matematiche a≠b. Il principiodi Dirichlet portava "manifestamente ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Lo sviluppo della teoria della probabilita e della statistica
Oscar Sheynin
Lo sviluppo della teoria della probabilità e della statistica
I primi sviluppi del calcolo delle [...] il principiodi massima verosimiglianza per densità unimodali. Di fatto col metodo dell'induzione incompleta. Supponiamo ora che A possieda un numero di fiches pari ad tratte da dati quantitativi. La statistica matematica è nata nel XX sec. e il ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La sintesi newtoniana
Maurizio Mamiani
La sintesi newtoniana
Le opere maggiori di Newton
Isaac Newton rese pubbliche due sole opere, destinate [...] resistenti, come l'aria e i liquidi di diversa densità, e include uno studio matematico dei movimenti ondulatori e dei suoni. Newton si diinduzionedi Sanderson.
Lo Scholium generale dei Principia
Nel De gravitatione leggiamo un'affermazione di ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La tradizione araba del Libro X degli Elementi
Marouane Ben Miled
La tradizione araba del Libro X degli Elementi
La storia delle letture [...] omogenea a esse, distaccandosi così dal principiodi omogeneità a cui la matematica greca era sempre rimasta fedele. Adotta per induzione, accompagnata da una tavola triangolare che dà i coefficienti dello sviluppo del polinomio. Sulla base di questa ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le scuole di filosofia della matematica
Solomon Feferman
Le scuole di filosofia della matematica
I più importanti programmi di fondazione della [...] il principiodi dimostrazione per induzione fosse sanzionato dall'intuizione e non richiedesse una riduzione a qualcosa di più come il continuo. Inoltre, ci fu un gruppo dimatematici influenti, a cominciare da Kronecker, che erano estremamente ...
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L'Ottocento: matematica. Algebra della logica
Massimo Mugnai
Algebra della logica
Logica e matematica: pensare e calcolare
Sia nell'Antichità sia durante il Medioevo, la logica e la matematica si configurano [...] di questa concezione era il cosiddetto 'principiodi separazione dei simboli di operazione da quelli di quantità', già usato dal matematico mediante induzione non le espone al rischio di fallire e ne garantisce la necessità. Gli errori di ragionamento ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Lo sviluppo della matematicadi Apollonio: Desargues, Pascal¿
Paolo Freguglia
Lo sviluppo della matematicadi Apollonio: Desargues, Pascal e le [...] L'emergenza della probabilità. Ricerca filosofica sulle origini delle idee di probabilità, induzione e inferenza statistica, Milano, Il Saggiatore, 1987).
Loria 1950: Loria, Gino, Storia delle matematiche. Dall'alba della civiltà al secolo XIX, 2. ed ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La topologia degli insiemi di punti
Roger Cooke
Brian Griffith
La topologia degli insiemi di punti
La topologia generale o topologia degli insiemi [...] accumulazione, il cosiddetto derivato di P. L'introduzione stessa dell''insieme' (Punktmenge), rese il linguaggio matematico chiaro come non lo era mai stato in passato. Cantor mostrò che (P')' è contenuto in P'. Definì poi per induzione P(0)=P e P ...
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potenziale
potenziale [agg. e s.m. Der. del lat. potentialis, da potentia "potenza"] [LSF] (a) In contrapp. ad attuale, di ciò che ha la capacità di esplicarsi in qualcosa, ma non attuandosi ancora. [...] di campo per lo scopo (b). Tutto ciò costituisce quell'importante capitolo della fisica matematica il p. magnetico d'induzione, con le dimensioni dell'induzione magnetica per la lunghezza e principiodi indeterminazione, sia a causa delle proprietà di ...
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BELTRAMI, Eugenio
Nicola Virgopia
Nacque a Cremona il 16 nov. 1835. Compiuti gli studi secondari nel ginnasio liceo di Cremona, s'iscrisse nel 1853 alla scuola dimatematica dell'università di Pavia, [...] col secondo principio della termodinamica. Considerazioni sulla teoria matematica del magnetismo, in Mem. d. Acc. d. scienze di Bologna, al problema dell'induzione magnetica, lo stesso ufficio e carattere della funzione di Green in elettrostatica, ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...
variazionale
agg. [der. di variazione]. – Nel linguaggio scient., relativo a una variazione o a variazioni. Per es., in fisica, induzione v., l’induzione elettromagnetica prodotta da variazioni di un campo magnetico (si contrappone a mozionale,...