SCUDO (dal lat. scutum e dal gr. σκῦτος, a lor volta derivati dal sanscrito sku- "coprire"; fr. bouclier; sp. escudo; ted. Schild; ingl. shield)
George MONTANDON
Gioacchino MANCINI
Ugo BADALUCCHI
Carlo [...] rotondo più facilmente maneggevole stando a cavallo. Ma i cavalieri del Medioevo europeo non avevano scudi rotondi e i Tuareg, per i quali dovrebbe valere lo stesso principio, possiedono immensi scudi di cuoio terminanti a punta in basso. Schebesta e ...
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MODA (dal lat. modus "maniera, foggia")
Giovanna Dompè
Usanza passeggiera, soprattutto con riferimento alle acconciature e agli ornamenti, specie femminili. Se tutti i popoli conoscono un costume, cioè [...] della maggiore età e, cavalieri o senatori, l'adornano delle insegne del grado, la striscia di porpora, angusticlavio o laticlavio. , fino dal 1758, Raimondo di Sangro principedi Sansevero aveva presentato al re di Napoli un panno impermeabile e ...
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Le notizie intorno alla sua vita sono poche e poco sicure. Nacque intorno al 450 a. C., in Atene, nel demo Cidatenèo. E ateniesi e liberi erano, sembra certo, tanto il padre Filippo, quanto la madre Zenodora. [...] , scalzava i principî grandi e solenni su cui s'era innalzata la grandezza d'Atene; e contro l'arte, maestra una volta di virtù, e ora di corruzione. Si leggano, p. es., la contesa fra il cuoiaio Paflagone e il salsicciaio Agoracrito nei Cavalieri; o ...
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L'antichità classica. - Col nome di banchetto o convito, s'intende, se ci si riferisce all'antichità classica, la forma più complessa e ricca del pasto comune; esso occupava una non piccola parte della [...] Annibale di Ceccano a Clemente VI. La sala era tutta adorna di arazzi e tappeti; il servizio fu fatto da 4 cavalieri e del duca d'Orléans: ricchezza di vivande, ma di grande finezza. Fu famoso poi il principedi Soubise, che si recò alla guerra ...
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Una delle più singolari figure dell'antica Roma. Nato a Tuscolo nel 234 a. C. da una famiglia di agricoltori di media agiatezza, trascorse la sua adolescenza semplice e attiva lavorando di sua mano i campi [...] portare da 1800 a 2200 cavalieri, egli tolse il cavallo all'Asiatico e ad altri cavalieri. Con inusitato rigore C. : mancanza di riguardo e di tatto, facilità a giustificare astutamente alcune azioni in contrasto con i principî professati, avarizia ...
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È un cerchietto di metallo, di solito prezioso, o anche di altra sostanza, che si porta nelle dita delle mani per motivo di ornamento od altro. È conosciuto ed usato dalla più lontana antichità; sembra [...] di riconoscimento; poi fu portato da tutti i senatori, come ricompensa di servizî resi e indizio di nobiltà; più tardi fu accordato a tutti i cavalieri inviano in dono a principi anelli contenenti un po' di limatura delle catene di San Pietro ed altre ...
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Costituisce con l'Elide uno dei nomoi dell'odierna Grecia, e comprende la parte nord-occidentale del Peloponneso. Confina con la Messenia, con l'Arcadia e con l'Argolide, ed è una regione prevalentemente [...] I, che investì del principato il suo quarto marito Ottone di Brunswick. Questi, a sua volta, lo cedette ai Cavalieridi Rodi per il canone annuo di 4000 ducati. La caduta di Giovanna I e di Ottone nel 1382, per opera di Carlo III, offrì a Giacomo ...
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PELLEGRINAGGIO (dal lat. peregrinatio "viaggio in terra straniera"; fr. pèlerinage; sp. peregrinación; ted. Pilgrimschaft, Wallfahrt; ingl. pilgrimage)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ferdinando NERI
Nicola [...] dei martiri furono fin da principio meta devota di pellegrinaggio. San Giovanni Crisostomo di Orlando, come quella di un martire, a edificazione dei cavalieri e dei pellegrini diretti verso Compostella.
Infine, la canzone di Gormond et Isembard, di ...
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La parola ἀμϕιϑέατρον è in una prima fase aggettivo di due desinenze, che viene poi usato al neutro come sostantivo. Perciò l'etimologia data da Isidoro di Siviglia, nella sua opera Etymologiae (VI sec.) [...] si comprende come in principio esso potesse essere applicato anche al circo; Dionigi di Alicarnasso, parlando del Circo Nel primo meniano, con 20 file di gradini, sedevano i cavalieri, ai quali dal tempo di Caligola in poi era concesso il privilegio ...
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SCACCHI, Giuoco degli (fr. échecs; sp. ajedrez; ted. Schachspiel; ingl. chess)
Luigia Maria TOSI
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Cenno storico. - L'origine orientale del giuoco degli scacchi è indubbia, ma assai meno sicura è l'esatta [...] andamento del giuoco e per l'uso dei singoli pezzi.
Uno di tali principî è, come già accennato, lo sviluppo rapido dei pezzi, ossia di Lewis presso la Scozia una serie di pezzi (6 re, 5 regine, 14 cavalieri, 10 fanti, ecc.) del sec. XII, certamente di ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...
cavaliere
cavalière (ant. cavalièro e cavallière) s. m. [dal provenz. cavalier, fr. ant. chevalier, che risalgono al lat. tardo caballarius, der. di caballus «cavallo»]. – 1. a. Chi sta a cavallo, chi va abitualmente a cavallo: il cavallo...