Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] anche di carattere ideologico. Pio XII valutò fin da principio il nazismo come un utile bastione contro il comunismo e i colloqui in Vaticano delmassimo teorico e leader del sionismo, Theodor Herzl, con il Segretario di Stato Merry del Val e con papa ...
Leggi Tutto
DOLFIN, Zaccaria
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 30 maggio 1527, da Andrea (morto nel 1548) di Zaccaria di Andrea e Deia di Alvise Mocenigo, "nella ... pueritia" frequentò la "scola et casa" del dottissimo [...] la concessione del calice, quasi garantendo la mitigazione di fatto del rigido principiodel celibato ecclesiastico. essendogli stata chiesta quando le sorti dell'assise tridentina esigevano il massimo d'accordo con l'Impero - è stata così grande e ...
Leggi Tutto
Papato e comuni italiani
Laura Baietto
Il mutamento dei rapporti fra papato e Impero durante il regno di Federico II, che dalla collaborazione procedettero verso il conflitto aperto, interferì in maniera [...] i comuni restarono in secondo piano: furono i vescovi e al massimo le loro relazioni con le città a costituire il vero oggetto stesso principiodel trasferimento dei vantaggi derivanti dalle risorse della Chiesa dai sostenitori del deposto ...
Leggi Tutto
GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia del popolo ebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] e tipologica delle decorazioni. I manoscritti giudaici per committenza ed esecuzione iniziarono a Roma al principiodel Duecento, con un periodo di massima fioritura fra il 1280 e il 1330 (Nicosia, 1994). Essi sono stati studiati da Mortara ...
Leggi Tutto
PIO VIII, papa
Giuseppe Monsagrati
PIO VIII, papa. – Terzo di otto figli, e secondo maschio, Francesco Saverio Maria Felice Castiglioni nacque a Cingoli (Macerata) il 20 novembre 1761 dal conte Carlo [...] nepotistiche. Non avendo la figura austera di Leone XII (Massimo d’Azeglio parlerà di un Pio VIII «grasso grasso, colle del nuovo sovrano, affermando così un principio giuridico per nulla familiare alla Chiesa: il principiodel «riconoscimento del ...
Leggi Tutto
Felice V, antipapa
Francesco Cognasso
Amedeo VIII, duca di Savoia, figlio primogenito di Amedeo VII conte di Savoia e di Bona di Berry, nacque nel castello di Chambéry il 4 settembre 1383. Successe [...] intorno ai domini sabaudi vi erano ancora al principiodel sec. XV delle Signorie indipendenti che occorreva salvare come quella di Auxerre nel 1412 e quella di Arras del 1415. Massima prudenza adottò poi dopo il fatto di Montereau, quando era ...
Leggi Tutto
CAETANI (Gaetano), Camillo
Georg Lutz
Figlio terzogenito di Bonifacio (I) e di Caterina Pio di Savoia, nacque nel 1552. Destinato alla carriera ecclesiastica, ottenne la tonsura già nel 1562 e nel 1573 [...] le istruzioni di Roma egli doveva mostrare il massimo riserbo di fronte alla pretesa spagnola di a XVIL vĕku (La politica papale e la curia imperiale a Praga alla fine del '500 ed al principiodel '600), Praha 1925, pp. 84, 95, 156, 160-165, 167, ...
Leggi Tutto
COSTANZO
Gabriella Braga
Gli anni della vita di C. che vanno dal 593 al 600 - periodo in cui ricoprì la carica di metropolita della provincia milanese - sono quelli di cui siamo meglio informati grazie [...] eletto dal popolo e dal clero e approvato da Gregorio, Massimo, alla cui nomina si era opposto il pontefice per indegnità pp. 251-266; F. Lanzoni, Le diocesi d'Italia dalle origini al principiodel secolo VII (an. 604), XXXV, Faenza 1927, pp. 1029 s.; ...
Leggi Tutto
GESSI, Berlingero
Simona Feci
Nacque a Bologna il 14 ott. 1564, figlio di Giulio e di Valeria di Francesco Segni.
La famiglia paterna vantava l'importante legame con Gregorio XIII Boncompagni, cugino [...] del 1627, la notizia del prossimo arrivo del suo successore.
Nel maggio 1627, egli lasciò il Ducato e tornò a Roma: qui si ritrovò al massimo e passim (Relatione della corte di Roma nel principiodel pontificato di papa Urbano VIII, data al ...
Leggi Tutto
FARNESE, Ferrante (Ferdinando)
Stefano Andretta
Figlio primogenito di Bertoldo, duca di Latera e Farnese, del ramo farnesiano di Latera, e di Giulia Acquaviva, nacque il 3 dic. 1543 a Latera (Viterbo). [...] usuraria, fissando al 7,50% l'interesse massimo che si potesse operare sopra i censi: un aXVII veku (La politica papale e la Curia imperiale a Praga alla fine del Cinquecento ed al principiodel Seicento), Praha 1925, pp. 62, 87 ss., 97 ss., 117, ...
Leggi Tutto
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...