Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Vezio Crisafulli
Mario Sirimarco
Crisafulli, con Carlo Esposito e Costantino Mortati, è stato tra i più grandi costituzionalisti, e ha offerto a tutta la cultura giuridica del nostro Paese (non solo, [...] applicazione, che presuppone, a dispetto della massima in claris non fit interpretatio, l’ pp. 665-703.
Per la determinazione del concetto dei principi generali del diritto, «Rivista internazionale di filosofia del diritto», 1941, pp. 41-63, 157 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Tiberio Deciani
Michele Pifferi
Tiberio Deciani è figura di passaggio dalla criminalistica di diritto comune a quella dell’età moderna. Fu docente a Padova, erudito sensibile alle proposte metodologiche [...] Consiglio dei Dieci consultore in iure della Serenissima, massimo riconoscimento per i giuristi più fedeli alle politiche uno spazio teorico in cui definire regole, principi, caratteri del reato in abstracto sive imaginatione segna certamente una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Chiovenda
Massimo Meccarelli
La vicenda intellettuale di Chiovenda ha offerto solide fondazioni metodologiche alla scienza processual-civilistica italiana; soprattutto a lui si deve il passaggio [...] ], in Saggi di diritto processuale civile, 3° vol., 1993, p. 296). Ci sono poi altri principi connessi come quello della identità del giudice per tutto il procedimento e quello della concentrazione delle diverse fasi processuali.
Rinunciando alle ...
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GALANTE GARRONE, Alessandro
Paolo Borgna
Gli anni della formazione, la famiglia, l'interventismo democratico
Nacque a Vercelli il 1° ottobre 1909, secondogenito di Luigi Galante e di Margherita Garrone.
Insieme [...] che avevano resistito alle invadenze del regime mussoliniano, ancorandosi al principio di stretta legalità e studioso deve nutrire per il tema prescelto, si compendia nella massima salveminiana «non si può comprendere senza amare». Se nutrito ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Alfredo Rocco
Giuseppe Speciale
Esponente del nazionalismo italiano e suo principale teorico, Alfredo Rocco fu ministro della Giustizia dal 1925 al 1932, periodo durante il quale organizzò la complessa [...] del secondo decennio del secolo, alla concezione liberale del processo civile, al cui centro colloca il principio dispositivo intensificare la produzione interna, e portarla fino al massimo possibile, per prepararci bene alla seconda fase della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Avvocato, professore, uomo politico e magistrato, Luigi Borsari è una delle voci più rappresentative della cosiddetta paleocivilistica italiana. Giurista di vasti interessi e di solida preparazione tecnica, [...] punti di riferimento per la riflessione civilistica del tempo. Nel 1859 declina l’offerta di Massimo d’Azeglio (allora Commissario regio per le il richiamo storicistico alla continuità dei principidel diritto romano (comune) finisce per trasformarsi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Personalità di straordinaria forza, Giuseppe Bettiol è stato un protagonista per tutta la sua esistenza, senza però che l’influenza del suo pensiero si sia protratta oltre la sua vita; egli fu, insomma, [...] pericoli di inumana degenerazione della pena retributiva. Dell’art. 27, 3° co., egli valorizzò al massimo il principio di umanità della pena, sulla base del quale anche la pena capitale – seppure non rifiutata in linea assoluta – non può trovare che ...
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PETRUCCI, Pier Matteo
Sabrina Stroppa
PETRUCCI, Pier Matteo. – Nacque a Jesi il 20 maggio 1636 da Giambattista Petrucci, d’antica nobiltà senese, e da Aurelia Stella.
Dopo la morte del padre intraprese [...] dello stesso anno. Un decreto del S. Uffizio del 5 febbraio 1688 mise all’Indice G. Gasparini, Origine e principio della Congregazione dell’Oratorio di in L’uomo e la storia. Studi in onore di Massimo Petrocchi, a cura di R. Chiacchella - G.F. Rossi ...
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Nacque e fu battezzato il 18 aprile 1929 a Ozieri (Sassari), da Giuseppa Pompedda e da padre ignoto e solo nel 1946 fu riconosciuto come figlio naturale da Salvatore, un contadino che simpatizzava per [...] la libertà volitiva richiesta dal sacramento del matrimonio: il principio sancito in tribunale si scontrava dunque il più possibile atipico, e cioè nello sforzarsi di far coincidere al massimo il typos (la costanza, la conformità) con il kayros (il ...
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Diritto
S. del contribuente Legge ordinaria (l. 212/2000) le cui disposizioni esprimono i principi generali dell’ordinamento tributario, riconducibili agli art. 3, 23, 53 e 97 Cost., che dovrebbero essere [...] superare un termine massimo (art. 12). Infine, è istituito il garante del contribuente, per accogliere s. regionale si intende quel tipo di fonte del diritto che, in virtù delprincipio di autonomia, disciplina l’organizzazione interna delle Regioni ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...