POMBA, Giuseppe
Maria Iolanda Palazzolo
POMBA, Giuseppe. – Nacque a Torino il 4 febbraio 1795 da Giovanni e da Carlotta Boma, unico maschio sopravvissuto di quattro figli.
Il padre possedeva una modesta [...] figli. Stampatori e librai in principio della contrada di Po».
L’ Alessandro Manzoni e l’Ettore Fieramosca di Massimo D’Azeglio, editi tutti con il consenso gli altri governi della penisola, a eccezione del Regno borbonico dove si concentrava il più ...
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DE SANCTIS, Alfredo
Roberta Ascarelli
Nacque a Brindisi il 7 ott. 1866 da una famiglia di comici girovaghi. Il padre Pio, un mediocre attore che sosteneva ruoli da caratterista ed era particolarmente [...] D. venne salutato dalla critica come il massimo interprete del dramma moderno e come esponente di quei riformatori nuovi personaggi tratti sia dal teatro moderno (il ministro Prina in Principio di secolo di Rovetta, Corrado ne La morte civile di P. ...
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AVELLINO, Francesco Maria
Piero Treves
Nacque in Napoli il 14 ag. 1788, dall'architetto e ingegnere Gioacchino e da Rosalba Barba.
Educato alla scuola dei classici da Onofrio Gargiulli, cui doveva succedere [...] ventenne, del soggiorno romano non era più,tuttavia, un principiante. Fatto il proprio tirocinio d'avvocato nello studio del conte de tecnica e accademica operosità dell'A., consapevole - massime dopo la restaurazione borbonica - delle difficoltà fra ...
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CHIARUGI, Giulio
Arnaldo Cantani
Nacque a Castelletto di Chiusdino (Siena) il 28 genn. 1859 da Pietro, modesto artigiano, e da Elisa del Puglia. A Siena compì gli studi propedeutici e frequentò i primi [...] XIV [1943], pp. 225-391).
Con gli studi sull'automatismo del cuore, iniziati nel 1885 e pubblicati due anni dopo (Delle condizioni anatomiche del cuore al principio della sua funzione e contributo alla istogenesi delle cellule muscolari cardiache, in ...
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MALATESTA (de Malatestis), Laura detta Parisina
Roberta Iotti
Figlia di Andrea detto Malatesta, signore di Cesena, e della seconda consorte di questo, Lucrezia di Francesco Ordelaffi, nacque a Cesena [...] dove Niccolò d'Este l'aveva raggiunta per condurla entro i confini del suo Stato.
La capitale, Ferrara, era una città pacifica e in favorire al massimo le sorti degli altri suoi maschi, benché naturali. Tra questi eccelleva Ugo, il principe già ...
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BOMBACCI, Nicolò
Enzo Santarelli
Nacque a Civitella di Romagna (Forlì) il 24 ott. 1879, da Antonio e Paola Gaudenzi. Insegnante elementare, all'inizio dell'età giolittiana esordì nel campo sindacale [...] Giacinto Menotti Serrati, uno dei massimi promotori del convegno clandestino di Firenze del novembre 1917, in cui emerse accontentò di vincere il congresso su una posizione di principio che ribadiva la subordinazione dei deputati alle delibere della ...
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ANDREONI, Giovanni Antonio
Alberto Merola
Nacque a Lucca l'8 febbr. 1649.
Studiò per tre anni giurisprudenza all'università di Perugia e, a diciotto anni, entrò, a Roma, nel noviziato della Compagnia [...] vita, quella di segretario e socio dei provinciali, di direttore del collegio massimo di Bahia in due tempi (1698-1702 e 1709-13) questa fondamentale decisione venne definitivamente stabilito il principio della illiceità dello schiavismo esercitato a ...
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BOCCHI, Amedeo
Valerio Terraroli
Figlio del pittore Federico e di Cielia Cacciani, nacque a Parma il 24 ag. 1883. Dopo aver appreso dal padre i primi rudimenti dell'arte entrò all'Accademia di belle [...] totale adesione al principio modernista della progettazione globale e l'equiparazione tra pittura e arti applicate. Del 1916 è (ora non più reperibili) in villa Wnorowska, in via di Villa Massimo a Roma (Tassi, 1974, p. 94); e nel 1932 progettò una ...
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BIANCANI, Giuseppe
Enzo Grillo
Nacque a Bologna l'8 marzo 1566. Entrato nel noviziato della Compagnia di Gesù il 4 ott. 1592, studiò matematica con padre C. Clavio al Collegio Romano, passando poi ad [...] monti in quel giro, lo dimostra l'osservazione, massimo quando la Luna è sì vicina al plenilunio che del Biancano nel libro dei Luoghi Matematici d'Aristotele". Il B. infatti, a p. 177della sua opera, seguendo Aristotele, riduceva al principio della ...
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AZEGLIO, Vittorio Emanuele Taparelli marchese d'
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Torino il 17 sett. 1816 da Roberto e Costanza Alfieri di Sostegno. A 5 anni seguì il padre, coinvolto nei moti piemontesi [...] il fondamentale appoggio dato al principio della accettazione del fatto compiuto e del non-intervento, il trionfo : 1861-1870,Roma 1952 e ss., v. Indici;A. M. Ghisalberti, Massimo d'A., un moderato realizzatore, Roma 1953, v. Indice; Le relaz. diplom ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...