Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] anni scriveva: «Coi princìpi generali che sono nel Vangelo, staccati qua e là e riuniti in un insieme del tutto nuovo, si è l’annuncio del Vangelo e l’impegno di testimoniarlo, nella vita e nei pronunciamenti, col massimo della fedeltà, senza ...
Leggi Tutto
Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] concepita in termini mercantilistici in base ai principi della logica e del minimo rischio, e guidata dall'osservanza delle scorte. In questo modo si riuscì ad elevare al livello massimo di 12 once, mai più superato nel secolo, il quantitativo di ...
Leggi Tutto
Eusebio biografo
I bioi di Eusebio nel quadro del discorso agiografico tardoantico
Adele Monaci Castagno
Se si pensa a Eusebio di Cesarea, viene in mente certamente l’Eusebio storico, l’Eusebio apologista, [...] costoro mancavano del necessario per il sostentamento, offriva largamente ciò che poteva. Dava con la massima sollecitudine anche la propria opera in modo da fornire sia il principio ordinatore del suo racconto, sia i suoi ‘precedenti’ letterari. A ...
Leggi Tutto
Sorelle d’Italia: presenze e immagini femminili
Cecilia Dau Novelli
Sommario: Angeli del focolare o suffragette fra Otto e Novecento. Il primo femminismo - Le cattoliche ▭ L’emergere delle donne nella [...] con la sua fede e i suoi principi, fu garanzia di ortodossia agli occhi del papa, ma al tempo stesso il sul piano regionale: si andava da un massimo dell’86% in Puglia e 80% in Lombardia a un minimo del 33% in Liguria. Il numero assoluto delle ...
Leggi Tutto
Le riviste del secondo dopoguerra
Daniela Saresella
Gli anni della ricostruzione
Il Novecento è stato definito il secolo delle riviste1, e ciò trova conferma nel secondo dopoguerra quando sulle pagine [...] , Lucio Brunelli, Massimo Camisasca, Tommaso Ricci e Gianni Varani. Nell’editoriale del primo numero il periodico che tutta la realtà era governata dal caso e non da un principio di causa-effetto e di conseguenza non esisteva più necessità di parlare ...
Leggi Tutto
Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] penetrò di fatto, oltre ogni distinzione di principio [...], nella profondità del sentire collettivo, lasciando durevoli tracce sul espiatorio, la guerra assumeva le vesti della massima occasione storica di rigenerazione cristiana e integrale dell ...
Leggi Tutto
Bibbia: la diffusione
Mario Cignoni
La situazione religiosa
La diffusione della Bibbia in Italia risente della situazione religiosa e culturale del Paese, situazione che si è formata nel corso dei secoli, [...] di tutte le eresie». I due massimi esponenti del pensiero laico del tempo, Benedetto Croce e Giovanni Gentile, linguaggio umano in tutti i punti, eccetto l’errore»: è un principio ermeneutico espresso al più alto livello e di grande importanza. È ...
Leggi Tutto
Scuole cattoliche e formazione di base
Angelo Gaudio
Sommario: L’educazione cattolica in forma di scuole: geografie e tipologie. Una geografia storica delle scuole cattoliche - Una tipologia delle scuole [...] con l’importante affermazione di principio secondo cui le scuole paritarie divengono parte del sistema nazionale d’istruzione, la sostanza ma, in linea di massima, presupponiamo che la sopravvivenza nel tempo del nome sia indizio anche di un certo ...
Leggi Tutto
«Dio da Dio»
Costantino e la patristica greca nei conflitti infraecclesiali del IV secolo
Davide Dainese
Costantino è il primo imperatore romano il cui operato ha, per i Padri di lingua greca, una consistente [...] Essere una gradazione, a partire dal Primo principio, identificato con Dio Padre, del quale il Figlio è ἀπόρροια21, effluvio. di Neronia, Eusebio di Cesarea, Patrofilo di Scitopoli, Massimo di Gerusalemme, Valente di Mursia, Ursacio di Singinduno). ...
Leggi Tutto
Il 'partito romano'
Andrea Riccardi
Papato e Roma dopo il 1870
Roma rappresenta un riferimento decisivo non solo nell’esercizio del ministero del papa e del servizio della sua Curia, ma anche nell’immaginario [...] spodestato e prigioniero dell’Italia.
Questo fenomeno raggiunge il massimo della sua espressione nell’Ottocento proprio con Pio IX, Baldelli, monsignor Pietro Palazzini e il principe Pacelli, nipote del papa40. Intanto, peggioravano i rapporti con ...
Leggi Tutto
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...