Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] niente altro adopera, se non che si dà con quella voce principio e nascimento alle parole che seguono; come diede il Boccaccio: Egli Roma - Bari, Laterza.
Palermo, Massimo (1997), L’espressione del pronome personale soggetto nella storia dell’italiano ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] Maddieson 1984: 126). È probabile che il principio della (massima) distanza (articolatoria, acustica, percettiva) giochi un sul lessico basico: /a e o i u ɛ ɔ/. Sulla base del corpus romano del LIP, Chiari (2002) elabora il seguente ordine: /a e o i ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] filosofia (abito, o la coppia ragione «principio esplicativo generale» / cagione «causa effettiva») massima comicità del poema; ma ancora nel XXVII del Paradiso S. Pietro inveisce contro il suo successore che «fatt’ha del cimitero mio cloaca / del ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] e raffinatissima, il cui artificio punta a manifestare il massimo della naturalezza e della necessità di dire così e non nel primo modo, certa cosa è che ’l peccato del primo uomo, che fu principio e cagione d’ogni peccato, fu superbia; avvegna ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] selezione lessicale e linguistica del Canzoniere petrarchesco può essere riferita a un principio normativo teso ad 1996), Milano, Istituto Lombardo di Scienze e Lettere.
Palermo, Massimo (1995), I manuali redazionali e la norma dell’italiano ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] parlato, evidenziando le qualità del fiorentino vivo e vanificando allo stesso tempo l’austero rigore delle Prose. L’Ercolano, pur tributando a Bembo il massimo elogio, ne tradì abilmente l’insegnamento, sancendo il principio dell’autorità ‘popolare ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] G. D.): vi è qui il principio della "riprova interna", l'esaltazione del metodo combinatorio, magistralmente da lui applicato: funzioni, di una lingua storica questo latino sarebbe al massimo una faccia, importante e storicamente eccezionale, ma una ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] un insieme di costrutti che violano sistematicamente il principio prevalente in italiano, senza nessun vincolo contestuale il fuoco» e «gli conferisce un rilievo massimo, e al tempo stesso proietta il resto del messaggio su uno sfondo piatto, privo di ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] . 312)
(17) Vi informiamo di aver raggiunto il numero massimo di partecipanti (www.anai.org/regioni/piemonte/home.htm)
(b ) Non sarebbe equo tacere che una frequentazione piú assidua delPrincipe aveva avuto un certo effetto anche su Sedàra (Giuseppe ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] perfette, Cesarotti stabilisce il moderno principio della variazione per cui ogni 2002: 263 segg.). Interprete massimo di questa concezione della lombi ordine il sangue
purissimo celeste, o in te del sangue
emendino il difetto i compri onori
e le ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...