DELLA LAMA, Giovanni Maria
Valerio Marchetti
Medico napoletano, esule intorno al 1550 per causa di religione, passò gran parte della sua vita tra Vienna e Praga seguendo per professione la persona e [...] anche se non esclude - in linea di principio (sia "per ignorantia" o sia "per simile genere". Ecco perché chiede, al massimo, l'imposizione d'una semplice "penitentia onorevole compromesso che serva ai bisogni del tribunale del S. Offizio è legittimo e ...
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GIROLAMI, Giuseppe
Massimo Aliverti
Nato a Foligno da Bartolomeo e da Orsola Innamorati, il 9 ott. 1809, dopo aver completato nella sua città gli studi filosofici e letterari s'iscrisse alla facoltà [...] di anima).
Il G. fu uno dei massimi esponenti del pre-positivismo italiano, di quella corrente spiritualista egli sosteneva che la trasmissione nervosa avvenisse grazie a un principio imponderabile o etereo e che il cervello, attraverso un'azione ...
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COLAMARINO, Giulio
Silvio Lanaro
Nato a Torre de' Passeri in provincia di Pescara da Giovanni e da Chiara Tonnani il 12 nov. 1883, intraprese la carriera giornalistica come redattore del Messaggero [...] - sulla Rassegna scrivevano anche personaggi come Massimo Fovel, ai quali l'ostilità verso Giolitti fiancheggiatori" e ripeteva i preambula fidei sui compiti del partito come strumento-principe di educazione dell'aristocrazia di domani: tanto più ...
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ASCOLI, Guido
Nicola Virgopia
Nato a Livorno il 12 dic. 1887, studiò a Pisa e ivi si laureò a soli 20 anni (1907) svolgendo con L. Bianchi una tesi di laurea sulle singolarità delle funzioni analitiche. [...] da Bôcher, Picard, Picone sull'argomento, facendo uso del lemma: "Se in un insieme A le funzioni segno costante, U/V non ha in A punti di massimo o minimo"; Sull'unicità della soluzione nel problema di Dirichlet introduce un principio generale atto ...
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FINELLA (Finelli), Filippo
Antonella Pagano
Nacque a Napoli nel 1584, come si deduce dalla didascalia del suo ritratto presente in alcune sue opere, datato 1632, e in cui gli è attribuita l'età di quarantotto [...] e del loro impiego terapeutico. Con il termine sale la tradizione paracelsiana indicava non un elemento ma un "principio" dotato opera in cui il F. sicuramente dovette investire il massimo di prestigio come trattatista di fisiognomica è il De ...
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MALVASIA, Innocenzo
Renato Sansa
Nacque a Bologna nel 1552 dal conte Cornelio, esponente del patriziato cittadino e membro del Senato bolognese (i "Quaranta Senatori"), e da Faustina, figlia del giureconsulto [...] Monte papale, al tasso di interesse del 4 o al massimodel 5%. I risparmi realizzati pagando interessi G.N. Pasquali Alidosi, Li dottori bolognesi di legge canonica e civile, dal principio di essi per tutto l'anno 1619, Bologna 1620, p. 181; P.S ...
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DE CORNÈ, Raffaele
Andrea Giuntini
Mario Barsali
Nacque a Capua (prov. di Caserta) il 9 apr. 1852 da Michele, generale borbonico che firmerà la resa della città di Capua nel 1860, e da Amalia Carrelli.
Diplomatosi [...] della sua direzione aveva energicamente rivendicato il principio dell'autonomia dell'amministrazione delle ferrovie, per obiettivi militari); l'azienda ferroviaria spinse al massimo l'utilizzazione del parco veicoli (che fu accresciuto nel numero, ...
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MAIONE, Italo
Maria Paola Arena
Nacque a Buenos Aires l'8 giugno 1891 da Arturo, farmacista, e da Clorinda Rocca. Nel 1910 si trasferì a Roma per iscriversi all'Università, dedicandosi agli studi di [...] materie letterarie nel liceo-ginnasio statale Massimo d'Azeglio di Torino. Nel 'artista per cercare la riprova di un principio che è base di un sistema filosofico. centro" di un'opera d'arte.
Il lavoro del critico, quindi, è per il M. più conseguenza ...
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FODERARO, Salvatore
Giulia Caravale
Nacque a Cortale (Catanzaro) il 26 febbr. 1908 da Giovambattista e Maria Teresa Cimino. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza dell'università di Roma, si laureò [...] con il massimo dei voti il 7 luglio 1930 e subito dopo conseguì il diploma della Scuola d'applicazione giuridico-criminale numero della rivista, aveva sottolineato la perdurante validità delprincipio della divisione dei poteri - il F. sosteneva ...
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PACCES, Federico Maria
Adriana Castagnoli
PACCES, Federico Maria. – Nacque a Napoli il 15 ottobre 1903 da Adolfo, militare di carriera, e da Camilla Borbonese.
A sedici anni aderì ai Fasci italiani [...] di gestione e amministrazione dell’azienda. Aderiva ai principidel taylorismo e dello scientific management con una visione alla facoltà (in via Ventimiglia), l’istituto raggiunse il massimo sviluppo nell’anno accademico 1968-69. Ma i fermenti della ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...