AMADEI, Luigi
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Nacque a Napoli, da famiglia comitale, il 26 marzo 1819. A Roma si laureò in filosofia e matematica ed entrò, nel 1839, con il grado di sottotenente nel Corpo del genio pontificio. [...] si basa sul postulato della guerra difensiva e su quello delmassimo di forza con la minima spesa.
Benché poco noti in titolo La nazione armata (Benevento 1894), - si basa sul principio opposto a quello sostenuto dall'A.: sulla necessità, cioè, di ...
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ANASTASIO, santo
Alessandro Pratesi
Ventiquattresimo (secondo alcuni autori, ma erroneamente, venticinquesimo) vescovo di Brescia, vissuto tra la fine del secolo VI e il principiodel VII. Nella lista [...] autorità di Massimo vescovo di Saragozza: ma è improbabile che fosse loro nota l'opera perduta di Massimo, mentre non 1873, p. 779; F. Lanzoni, Le diocesi d'Italia dalle origini al Principiodel secolo VII (an. 604), Faenza 1927, p. 969; F. Savio. Gli ...
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ASINARI, Folco (Folchetto)
Axel Goria
Vissuto negli ultimi decenni del secolo XIII e nei primi del XIV in Asti, apparteneva alla nota famiglia di banchieri. Nel febbraio dei 1276 era membro del Consiglio [...] I, già massimo protettore dei fuorusciti stessi. Persa ogni speranza nell'aiuto monferrino dopo l'arrivo del nuovo marchese Teodoro I Paleologo, l'A. fu per parecchi mesi del 1307 frequentatore assiduo di Filippo I di Savoia, principe d'Acaia ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] uomo politico non può far altro che tendere al massimo la sua capacità di resistenza. Questo momento non distintamente dell'imitazione tace: la regola, lì esposta, del "ridurre ai principi", del riportare le costruzioni storiche, come gli stati, alle ...
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Matematico italiano (Torino 1736 - Parigi 1813), di famiglia d'origine francese. Indirizzato dal padre verso gli studî legali, si iscrisse a quattordici anni all'univ. di Torino, iniziando anche [...] pubblicò il suo metodo per i massimi e per i minimi arricchito dall'applicazione ai principî della dinamica. Nel 1763 visitò all'Académie des sciences nel giugno 1787. L'inizio del soggiorno parigino fu caratterizzato da un certo affievolimento per la ...
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Pensatore e diplomatico (Chambéry 1753 - Torino 1821). Fu aspramente critico verso la Rivoluzione francese e l'Illuminismo. Rintracciò le radici della mentalità razionalistica e individualistica dei philosophes [...] fu magistrato e nel 1788 membro del senato sabaudo. Pensando di poter giungere Europa della Restaurazione de M. è massimo esponente, con L. de Bonald, la Rivoluzione francese ha calpestato. Tale principio deve realizzarsi in una struttura teocratica ...
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Costruzione di una certa grandezza e capacità (stazza lorda superiore a 50 t; per stazze inferiori si parla di imbarcazione), adibita al trasporto per acqua di persone, merci, o anche ad azioni belliche. [...] a in fig. 2): questa determina una spinta che (principio di Archimede) è rivolta verso l’alto e ha grandezza uguale ), realizzano rendimenti relativamente bassi: da meno del 50% salgono al massimo verso il 70%.
Dalla conoscenza della resistenza ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] Dissertatio spazio e tempo rappresentano gli unici due principîdel mondo sensibile, e vanno considerati non come dati progresso che abbia come sua caratteristica principale il massimo potenziamento della libertà individuale; una pedagogia (Über ...
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Generale romano, triunviro, dittatore (Roma 100/102 - ivi 44 a. C.). Nato da nobile famiglia romana, fu bandito da Silla; prestò servizio nelle province dell'Asia Minore tra l'81 e il 78, fu questore nel [...] , edile nel 65, pontefice massimo nel 63. Avverso all'oligarchia davanti alla statua di Pompeo alle idi di marzo del 44 a. C. Ma se molti dei disegni successore Ottaviano la via che lo condusse al principato. Il suo ritratto ci è noto sia dalle ...
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Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] degli scritti dello Pseudo-Dionigi, poi degli Ambigua di Massimo il Confessore e del De imagine id est de hominis conditione di Gregorio un punto di vista dinamico diventano i principî della derivazione del molteplice spazio-temporale, che in esse - ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...